Cose che nessuno sa
- Anno 2013
- Collana NumeriPrimi°
- Pagine 332
- Formato 14x21,5 cm
- Legatura Brossura
- Prezzo € 13,00
- ISBN 9788866210306
Margherita ha quattordici anni e sta per varcare una soglia magica e spaventosa: l’inizio del liceo. I corridoi della nuova scuola sono pieni di fascino ma anche di minacce, nel primo intervallo dell’anno scolastico si stringono alleanze e si emettono sentenze capaci di segnare il futuro. Chiusa nella sua stanza, con il tepore del sole estivo ancora sulla pelle, Margherita si sente come ogni adolescente: un’equilibrista su un filo sospeso nel vuoto. Solo l’amore dei genitori, della straordinaria nonna Teresa, del fratellino le consentono di lanciarsi, di camminare su quel filo, di mostrarsi al mondo e provare a diventare grande con le sue forze.
Ma un giorno Margherita ascolta un messaggio in segreteria telefonica. È suo padre: annuncia che non tornerà più a casa. Per Margherita si spalanca il vuoto sotto i piedi. Ancora non sa che sarà proprio attraversando questo doloroso smarrimento che a poco a poco si trasformerà in una donna, proprio come una splendida perla fiorisce nell’ostrica in seguito all’attacco di un predatore marino. Perché questo è il segreto del dolore: sa dove si nasconde la vita e se ne nutre per farle crescere le ali.
Questa volta però la saggezza sorridente di nonna Teresa non basterà a Margherita, e sarà dal suo nuovo mondo, quello scolastico, che giungeranno nuove voci in grado di aiutarla: quella di Marta, la compagna di banco capace di contagiarla con il suo entusiasmo, quella profonda di Giulio, il ragazzo più misterioso della scuola, e anche quella di un professore, un giovane uomo alla ricerca di sé eppure capace di ascoltare le pulsazioni della vita nelle pagine dei libri. Proprio in un libro, l’Odissea, Margherita legge la storia di Telemaco e trova le energie per partire in un viaggio alla ricerca del padre che cambierà radicalmente il suo destino.
Dopo il grande successo del romanzo d’esordio Bianca come il latte, rossa come il sangue, Alessandro D’Avenia torna a raccontarci con tenerezza, coraggio e vibrante partecipazione l’adolescenza – i suoi tormenti, i suoi enigmi e insieme la sua spensieratezza e vitalità; ma questa volta ai suoi giovani protagonisti affianca personaggi adulti còlti nel passaggio stretto di una crisi: quello che prima o poi capita a tutti, rivelando fragilità e desideri che ci portiamo dentro e appartengono ai ragazzi che siamo stati.
Cose che nessuno sa ha il passo lungo di una grande storia: quella di tutti coloro che sanno guardare in faccia i propri fantasmi e compiere il viaggio avventuroso che li riporterà a casa.
BOOKTRAILER:
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VIDEO:
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Puntate di Nautilus (su Raiscuola):
Puntata sulla Filosofia:
http://www.raiscuola.rai.it/articoli/nautilus-filosofia-alessandro-davenia/19405/default.aspx
Puntata sull’Arte:
http://www.raiscuola.rai.it/articoli/nautilus-arte-alesandro-davenia/19406/default.aspx
Puntata sui Media:
http://www.raiscuola.rai.it/articoli/nautilus-media-alessandro-davenia/19407/default.aspx
Puntata sulla Letteratura:
http://www.raiscuola.rai.it/articoli/nautilus-letteratura-alessandro-davenia/19402/default.aspx
Puntata sullo Spettacolo:
http://www.raiscuola.rai.it/articoli/nautilus-spettacolo-alessandro-davenia/19409/default.aspx
RASSEGNA STAMPA:
M.Brambilla su La Stampa – 1 novembre 2011
A.Arslan su Avvenire – 1 novembre 2011
A. Falsone su La Repubblica- 4 novembre 2011
I.Mazzitelli su Vanity Fair – 23 novembre 2011
A.Rivali su Libero – 10 novembre 2011
V.Sansonetti su Oggi – 10 novembre 2011
A.Gnocchi su Il Giornale – 5 novembre 2011
NOTIZIE:
Intervista su cinema, letteratura e scuola Wuz.it
Sono entrata nel blog e ho visto questa meravigliosa notizia insieme alla mia migliore amica.
Dato che entrambe abbiamo adorato la storia di Leo, sono sicura che anche questa nuova storia saprà coinvolgerci in un’entusiasmante lettura!
Abbiamo già concordato di trovarci in centro dopo la scuola per andare a comprare il libro!
Da due stundentesse del primo anno di liceo, un salutone e tanti complimenti!
Lei è capace di comunicare con noi, anche se non ci conosce, è come se sapesse delle risposte alle domande che ci poniamo ogni tanto.
Ciao da Monica e Arianna!
Ps. La nostra professoressa ci ha fatto amare l’Odissea, ci affiscina 🙂
Quando il mio prof di diritto mi ha raccontato la trama del libro bianca come illatte rossa come il sangue lo sono andata a comporare subito. Una storia cosi bella nel quale in quanto studentessa diciasettenne mi rivedo molto. Oggi ho comprato cose che nessuno sa sempre consigliato dal prof di diritto :-)certa che mi piacerà la saluto….
Ho adorato fin dalla prima pagina la storia di Leo, Silvia e Beatrice, così come tutte le mie emiche. Siemo anche noi delle adolescenti e adoriamo il tuo libro. Personalmente non vedo l’ora che esca questo nuovo tuo capolavoro. Mi ha comunicato molte emozioni indescrivibili. Spero tanto di diventare una scrittrice un giorno, magari proprio come lei. Vorre anche io avere un gran sogno come quello del professor Sognatore. Grazie di avermi comunicato tutto ciò con un libro.
Bianca come il latte rossa come il sangue l’ho scoperto grazie alla mia professoressa di lettere al liceo. L’ho subito amato, io e Leo abbiamo un sacco di cose i comune:D
Non vedo l’ora di entrare nel mondo di Margherita!!!
E’ la prima volta che entro in questo FANTASTICO sito sotto il consiglio di mia mamma, ma l’ho dovuto fare dopo che ho letto tutto il primo libro con il fiato sospeso e le lacrime agli occhi… So già che questo nuovo libro sarà all’altezza del precedente e spero che mi aiuterà ad affrontare meglio l’anno prossimo, quando andrò al liceo artistico! A proposito del liceo, la mia prof. dice che dovrei andare al classico perchè sono molto brava a scrivere ma io il classico non lo voglio fare. Mi piace moltissimo leggere e scrivere ma vorrei fare l’artistico e non so che cosa fare… Tu cosa mi consiglieresti di fare???
P.S. Correrò a comprare il libro appena posso… 😉 !
Non lo so, cara Chiara. Non ti conosco e direi una fesseria. Hai vicino a te chi può consigliarti meglio. Tu però scegli ciò che può metterti veramente alla prova!
GRAZIE PER AVERMI RISPOSTO!!! 😀 Non ho fatto in tempo a scrivere che mi hai risposto!! 😀 Andrei al liceo classico solo per avere te come professore!!!
Io ho cominciato il classico benchè volessi andare all’artistico, poi forse per mia pigrizia o perchè mi interessavano di piu le materie sono passato allo scientifico dove mi trovo bene. La mia passione è sempre l’arte e frequento un corso di disegno e pittura e mi informo molto su artisti. Se quella è la tua passione puoi poi proseguire su quella strada all’università, qualsiasi sia stata la tua preparazione precedente.
Non me la sento di darti un consiglio ma fai quello che ti piace tenendo conto che il liceo classico e quello scientifico sono quelli che ti aprono più porte e che ti permettono di scegliere quello che poi veramente vorrai fare ad un’età piu consona.
P.s. io voglio ancora fare arte e sono in quarta 🙂
Caro Alessandro,
innanzitutto grazie per la tua simpatia (come testimonianza di passione vissuta e condivisa).
Sono qui davanti al tuo blog con mia figlia Gloria di 9 mesi ed ho appena visto il video dell’incontro con Calabresi al meeting di rimini.
insegno in una scuola professionale dove ho fatto leggere il tuo primo romanzo ai miei alunni i quali, con trepidazione, stanno aspettando l’uscita del secondo.
Vorrei tanto che potessero incontrarti…
Morena
Grazie Morena, un caro saluto a te e ai tuoi ragazzi!
Non vedo l’ora di avere tra le mani questo tuo secondo libro, sono sicura che sia emozionante almeno quanto il primo.
Probabilmente lo sentirò ancora di più dato che una situazione del genere la vivo in prima persona.
I miei si sono separati quasi 4 anni fa e mio padre, nonostante fosse assente anche quando viveva in casa, è letteralmente sparito.
Non si è mai occupato di nulla, siamo sempre stati due estranei, due persone costrette a stare insieme solo per il cosiddetto ‘dovere’.
La mancanza che si sente è grande e ti svuota e ti priva di una parte, ma non è la mancanza di quella persona che non ti vuole e ti rifiuta, ma la mancanza di una figura paterna. Una figura che si comporti come dovrebbe, che sia in grado di amare e incoraggiare la propria figlia. Che le dia fiducia e la faccia sentire importante.
Arianna.
Domani penso di riuscire ad acquistare il libro 🙂
E’ la prima volta che navigo su questo blog.
Dopo aver letto il primo libro per la terza volta, sono felice che finalmente ne uscirà uno tutto nuovo,pieno di emozioni come quest’ultimo. Spero di riuscire ad averlo tra le mie mani al più presto. Non vedo l’ora. Girerò tutte le librerie della città per ottenerlo! 😉
Grazie Alessandro perchè ci doni emozioni sempre nuove con i tuoi libri (anche se è solo il secondo .. verso una lunga catena!).
P.S: piango piango piango piango!! :’)
Cate, ridi, ridi, ridi!
Ho letto il primo libro tutto d’un fiato. Ho imparato a seguire i miei sogni,a sperare nel domani in modo accanito perchè è certo che ne esiste uno. Non mi fa più paura come prima anche se quando penso al futuro mi viene sempre un brivido che sale per tutta la schiena. E’ incredibile quanto un libro ti possa cambiare la vita in un certo senso. Grazie al tuo libro è davvero tutto diverso. Ora non vedo l’ora di leggere ‘le cose che nessuno sa’. Sono certa che sarà bello ed emozionante come il primo!
Ciao,Dream.
Buona lettura, Dream!
Alessandro, non ti piace proprio la puglia?! Ti aspetto a Bari, mi raccomando!
Ci ho passato tre estati di fila… AMo quella terra!
anche io ti aspetto a Bari con le mie prof. e la mia amica a cui ho consigliato il libro!! Spero che verrai un giorno!!! 🙂
Ale, ti ho mandato una strana mail ieri sera e avevo appena finito di leggere la prima parte 😉
Oggi ho finito il libro… Grazie per aver stuzzicato nuovamente tante domande. Tra l’altro, non ci crederai, ma mi sono immedesimato molto in Giulio (e, paradossalmente, anche in Filippo: faccio l’educatore!)…anch’io solitario, anch’io amo Into The Wild…e anch’io sto finendo giurisprudenza! Ah ah ah, come Margherita penso che “la letteratura parli di me!” 😉
Grazie ancora… Prossima lettura? L’Odissea, ovviamente!
Che bello sapere che un libro strappa il sonno, fa trovare parole, compagnia e nuove strade… Grazie Rob!
Salve prof!
Sto leggendo il suo nuovo libro “Cose che nessuno sa”, sono solo all’inizio ma mi vedo tantissimo nel personaggio di Margherita. I miei genitori sono separati. A differenza della protagonista, non sono molto legata a mio padre. Ha sempre anteposto il lavoro alla famiglia, lavorando anche nei giorni festivi, e privandomi della sua compagnia. Sono davvero pochi i momenti che ricordo con nostalgia. Ora che mio padre vive in un’altra casa sento ancora più il distacco che c’è tra noi. Le chiamate non sono altri che gesti forzati, dovuti più al dovere che alla voglia.
Volevo ringraziarla perché leggendo il libro, riesco a percepire il distacco tra padre/figlia, e la sofferenza di Margherita fa scattare anche qualcosa in me, e dire qui qualcosa che non ho mai detto a nessuno. Non posso fare a meno di commuovermi leggendo i suoi libri. Davvero un bellissimo libro. Grazie.
Cara Stella, grazie per quello che mi hai scritto. Sono contento che in qualche modo il libro dia voce al tuo dolore e parole al tuo silenzio.
E’ bello aspettare con la propria figlia di 14 anni l’uscita del libro e una volta comprato litigare su chi può leggerlo per prima. Si, noi parliamo molto attraverso i tuoi libri e leggere le stesse storie con cuori diversi ci fa sentire ancora più unite.
Di questo ti ringrazio, i tuoi personaggi, ci emozionano, ci fanno riflettere e ci fanno crescere.
Negli occhi di mia figlia a volte rivedo le emozioni che descrivi con parole che amo leggere e rileggere.
Grazie di cuore. una mamma
Per me è una gioia grande sapere che un libro crei uno “spazio” in cui le generazioni si parlano. Grazie, Srefania.
Margherita, come il nome di mia figlia.
Lei adora il tuo primo libro, quando ha saputo che la protagonista del secondo aveva il suo nome, le si sono illuminati gli occhi.
Mi ha praticamente ordinato di andarlo a comprare insieme, ma è un ordine gradevole!
La sera leggevo una pagina di libro, prima di crollare, ma non perchè fosse noioso, ma perchè ero davvero stanca…
Un saluto da parte mia e di mia figlia Margherita!
Il sonno più bello è quello che ci coglie leggendo una bella pagina… Grazie, Laura, a te e a Margherita!
Grazie a lei.
Grazie di regalarci tante emozioni
I look forward to being able to buy in Portuguese (Brazilian)!
una curiosità 🙂
premettendo che non ho letto il nuovo libro leggendo la trama mi è venuta una curiosità a cui potrebbe, a ragione, non rispondere… anche in bianca come il latte rossa come il sangue ha inserito la figura di un giovane professore particolare, per curiosità, si riferisce, in un qualche modo a lei?
baci e buona fortuna per il nuovo romanzo!
Cose che nessuno sa…
ho finito pochi minuti fa il nuovo libro e ho una sola parola : bellissimo
… Sono entrata in questo blog, curiosissima di sapere la trama del suo nuovo libro … dato che il primo è stato stupendo, l’ho riletto minimo 10 volte, una domanda : ma perchè il libro bianca come il latte rossa come il sangue va a finire da una parte male e dal’altre bene??… ho adorato il suo primo libro, e sono sicura che il secondo sarà ancora più bello … buona fortuna per il libro
P.S. adoro l’odissea
… =) =)
Forse perché la vita è fatta un po’ così: dolceamara…
….non vedo l’ora di iniziare a leggerlo!
Sono in piena fase di letture di “Cose che nessuno sa”: non so come andrà a finire (cose che nessuno sa…ma che si sapranno)ma ciò che mi piace dei tuoi testi è questo ritorno al verismo (del resto anche Verga era siculo). La vicenda di Margherita, la famiglia di Marta, la casa-famiglia di Giulio le posso immaginare tutte facilmente, semplicemente perchè da qualche parte le ho viste, da qualche parte esistono per davvero. Quanto è bello, attraverso un libro, ritornare alla realtà, ricordare persone e storie analoghe! Fraternamente…
Ho appena iniziato a leggere questo tuo secondo libro, sono già convinta che sia emozionante almeno quanto il primo.
Probabilmente lo sentirò ancora di più dato che una situazione del genere la vivo in prima persona.
I miei si sono separati quasi 4 anni fa e mio padre, nonostante fosse assente anche quando viveva in casa, è letteralmente sparito.
Non si è mai occupato di nulla, siamo sempre stati due estranei, due persone costrette a stare insieme solo per il cosiddetto ‘dovere’.
La mancanza che si sente è grande e ti svuota e ti priva di una parte, ma non è la mancanza di quella persona che non ti vuole e ti rifiuta, ma la mancanza di una figura paterna. Una figura che si comporti come dovrebbe, che sia in grado di amare e incoraggiare la propria figlia. Che le dia fiducia e la faccia sentire importante. Non mi manca mio padre in quanto lui, mi manca il padre che non ho mai avuto.
Arianna.
Salve Prof,
sono quasi a metà del nuovo libro e sono rimasta forse un po’ preplessa perchè sentivo la mancanza del vecchio libro. Fatto sta mi sono divorata le prime 200 pagine in due giorni, avevo una domanda: Giulio cosa dice a Margherita durante l’intervallo?Perchè poi passa direttamente a Margherita e i pezzetti del puzzle…
complimenti ancora di tutti e due i libri sono splendidi e non vedo l’ora di vedere il film del primo libro.
Grazie ancora per essere venuto nella nostra classe lo scorso mese
Grazie mille
Cara Camilla, non ho capito per cosa sei rimasta perplessa. Spiegami. Giulio le dice quello che preferisci, questo è il bello delle pagine che non raccontano…
Salve Prof
ho finito da pochi minuti il suo ultimo splendido libro e mi è venuta una grandissima voglia di leggere in versione integrale l’Odissea, un’opera che non sono riuscita ad amare in cinque anni di liceo classico ma che ora voglio riscoprire grazie a lei!
Sono riuscita ad immedesimarmi nella protagonista (e non solo perchè si chiama come me) soprattutto perchè mi ha fatto sentire la nostalgia dei 14 anni, l’età in cui si scopre un mondo nuovo e in cui tutti i sogni sembrano possibili.
Grazie per aver regalato a tutti noi queste pagine di speranza!
Questa la copio e la appendo in sala professori! Grazie a te, Margherita!
…oggi sono entrata il libreria per caso…e cosa ho trovato? il suo nuovo libro…ed ero troppo felice…così l’ ho subito comprato con i miei ultimi risparmai…non potevo rinunciarci!!! e adesso inizio la lettura…sono sicura che sarà fantastico!!!grazie prof!
“Capisci di aver letto un buon libro quando giri l’ultima pagina e ti senti come se avessi perso un amico.” E proprio quello che mi è capitato quando ho finito Cose che nessuno sa. Il suo libro mi ha tramandato tante emozioni e mi ha dato voglia di leggere l’Odissea perché al liceo ne ho solo studiato un brano. Anche se non lo conosco e no l’ho mai incontrarto si vede dal suo libro che Lei fa il suo mestiere di professore con passione e che se ne ispira per scrivere i suoi libri. Il suo libro mi avrà rubato qualche ora di sonno, ma il suo romanzo era un vero piacere da leggere, graziiiiiie mille d’aver scritto questo stupendo libro! !!! 🙂
Con molta stima
Salve prof, sto leggendo il suo nuovo libro e lo trovo fantastico. Il suo primo libro mi ha colpita davvero tanto, mi ha fatto capire molte cose e mi ha insegnato a guardare la vita da diversi punti di vista. Insomma, mi è piaciuto moltissimo. Se invece dovessi descrivere quello che provo leggendo il nuovo, probabilmente non ci riuscirei. Lo preferisco rispetto a Bianca come il latte rossa come il sangue perchè mi rispecchio di più in Margherita, avendo la sua stessa età, vivendo quasi la sua stessa situazione familiare, e provando le stesse cose che prova lei. Non sarò la prima a dirle queste cose ma sentivo il bisogno di farlo. Lei, con i suoi libri, riesce a dire cose che io non so dire perchè non trovo le parole giuste oppure non trovo il coraggio di dirle agli altri e forse anche a me stessa. In più le dico che tutte le scuole dovrebbero avere almeno un professore come quello di Leo, o come quello di Margherita, che capisca i ragazzi, che veda in loro non solo degli adolescenti difficili ma anche qualcosa di più, perchè io penso che in questo periodo della vita una delle cose di cui abbiamo maggiormente bisogno è avere qualcuno che ci capisca e che creda in noi,che ci dia coraggio, e se non lo troviamo in famiglia lo cerchiamo altrove, magari nel posto che frequentiamo di più dopo casa nostra: la scuola. Concludo dicendole grazie, grazie per aver capito me e tutti gli adolescenti che hanno letto i suoi libri (sicuramente tantissimi) o che hanno avuto la fortuna di incontrarla, e grazie di credere in noi.
ciao…. e la prima volta che entro in questa pagina… e la trovo interessante… sono daccordo e condivido quello che hai scritto!
Salve prof, ma lo sa che adoro i suoi libri?! Penso che di professori come lei non ce ne siano molti.. Invidio moltissimo i suoi alunni..! Volevo però chiederle una cosa riguardo ad alcuni dubbio ai quali non riesco a trovare risposte.. Lei cosa pensa ci sia dopo la morte? Io sono molto cattolica ma mi è abbastanza difficile credere nel paradiso…
P.s. se non gliel’ho ancora detto adoro i suoi libri!
Anche per me non è facile, io ti consiglio di leggere i passi del Vangelo che ne parlano e farti aiutare da qualcuno competente nella comprensione. Io però posso dirti che non posso credere che Madre Teresa e Hitler avranno la stessa sorte nell’aldilà….
Qualcuno che mi conosce bene mi ha consigliato la lettura di “cose che nessuno sa” ed essendo una “tossica” di libri l’ho subito comprato per immergermi in una nuova storia. Non immaginavo però che sarei arrivata a fare i conti con me stessa e con il mio passato, che presenta comunque qualche differenza rispetto a ciò che vive Margherita. Frequentavo il liceo (sono passati parecchi anni) quando mio padre se n’è andato, non per sua volontà ma per il volere di Atropo che, con un taglio netto, ha stabilito il momento del distacco definitivo fra lui e me. Per molto tempo non ho voluto capire, non ho voluto accettare che non sarebbe più tornato, spesso mi raccontavo una favola: mi ripetevo che era partito per un lungo viaggio e che un giorno sarebbe tornato. Forse era anche un modo per riversare su di lui (che non aveva e non può avere nessuna colpa) la rabbia, la frustrazione, la paura, il vuoto e il gelo che sentivo dentro. Dopo, per difendermi, ho iniziato ad indossare una maschera; il cinismo e l’apatia hanno funzionato per un po’: nessuno si avvicinava troppo a me e a me non interessava avvicinarmi a nessun altro, e neanche avevo voglia di ritrovare un rapporto profondo con il resto della mia famiglia. Da qualche tempo sono in terapia perchè quando ho toccato il fondo, ho capito quanta voglia di vivere avevo ancora. Nonostante le cose siano notevolmente migliorate ho compreso solo leggendo questo libro che, fino a quando non riuscirò a rimettere a posto tutti i pezzi del puzzle, non sarò in grado di vivere pienamente e non riuscirò a godermi ogni momento trascorso in questo strambo mondo.
Un Grazie immenso per aver aggiunto un altro “pezzo” al mio cammino verso la soluzione dei problemi e verso la riscoperta della vita vera…
Grazie per quello che mi hai scritto, Eli. Per diventare perle, come Margherita, occorre passare per selve oscure che ci eviteremmo volentieri, ma se le cose sono andate così non le possiamo cambiare. Occorre abbracciare il dolore e trasformarlo in qualcosa di grande.
…e ora che ho finito di leggere il libro, rido e piango nello stesso tempo. La tristezza, mia, e la gioia di Margherita si uniscono e si confondono. E’ proprio vero che le gioie più grandi nascono da profonde ferite e che “dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”. E, allora, guardo alle mie ferite con spirito nuovo, voglio curarle e vedere che succede, voglio stupirmi delle cose più banali e scoprire cosa o chi potrò trovare sulla mia strada da domani in poi…
…Grazie ancora…
posso solo dire che dopo aver lette questo libro sono sempre più contenta di avere scelto lettere all’università. Spero di diventare un’insegnante sognatrice.
Benvenuta nel grande manicomio dei Sognatori…
carissimo alessandro, ho comprato da due giorni il tuo secondo libro ma, essendo una vecchia prof. alle prese con pacchi di compiti fino a notte tarda, non sono ancora riuscita ad iniziarlo. La presentazione mi spinge, però, a scriverti subito. La settimana scorsa ho portato i miei alunni di prima media al Bi di Cormano ad assistere ad uno stupendo spettacolo (“Aspettando Ulisse” della Compagnia del Buratto) che riprende proprio il tema del tuo libro. Consiglio da collega: devi andare a vederlo!!
Grazie di tutto quello che fai e che sei
Marika
Grazie per il suggerimento, Marika! Spero di riuscire ad andare.
Dopo avere letteralmente divorato il suo primo libro ” Bianca come il latte rossa come il sangue” i miei genitori mi hanno regalato “Cose che nessuno sa”.
Sfogliando quelle pagine mi sono sentita come Margherita che deve affrontare la nuova e sconosciuta realtà delle superiori e essendo una sua coetanea ho trovato dentro di me le stesse paura e gli stessi desideri.
Ho passato ore sul letto a leggere e contemporaneamente piangere per tutto ciò che provavo scorrendo quelle righe.
E’ un libro coinvolgente che ti travolge con tutte le emozioni che ti fa provare.
Grazie a lei per questo fantastico romanzo attraverso il quale ha scaturito in me un amore profondo per quel latino che prima sentivo tanto distante.
Grazie perchè questo libro mi ha arricchito e ,come ha detto lei alla fine del libro nei sui ringraziamenti,mi ha fatto provare un pò più di amore per la vita.
Se un libro fa innamorare del latino… fa miracoli! Grazie a te, Elisa!
ho letto il libro “cose che nessuno sa” in due giorni! appena rientravo da scuola mi fiondavo a leggerlo! bellissimo anche questo! ..anche se il mio preferito resta “bianca come il latte rossa come il sangue”(..l’ho letto circa 7 volte):)ora sto aspettando che esca il film:non vedo l’ora!!
complimenti!! vorrei incontarla veramente una volta prof!! peccato che frequento il liceo classico a genova al colombo e non a milano!:)
arrivederci! Battina
Finito! Ieri sera alle 00.30 è finito il mio viaggio con Margherita e Giulio. Viaggio notturno, perchè quando hai tre figli e tanti alunni, le ore del giorno non ti appartengono più. Quante le cose che vorrei dirti, Alessandro! Quante orecchie in questo libro per frasi che avrei voluto scrivere io, perchè rubano pensieri ed emozioni che credevo solo mie. Ma specialmente una cosa non posso trattenere: come sono belle le tue donne, professore! Com’è bella Stella ed Eleonora e Marina e Margherita e Marta e Teresa. Come sono belle…e come sono vere!E com’è bella, profumata e saporita la tua Sicilia…che è anche un po’ mia.
Grazie per avermi regalato le ore del tuo prezioso sonno! Buon lavoro, cara collega!
Grazie, grazie, grazie, grazie per aver scritto due capolavori, per aver commosso tanti giovani (tra cui me) e per aver spalancato gli occhi ad altrettanti!
Sono una ragazza di primo liceo di un paese sperduto della Basilicata e faccio parte di Gs. Qui la mentalità è così chiusa, nessuno ama trovare nuovi libri e divorarli e reperire una persona che sta sveglia la notte (come me) per leggere è un impresa ardua! Dopo il successo di “Bianca come il latte,rossa come il sangue” questo è un altro mito per me, una colonna portante per la mia crescita! Sicuaramente ho pianto mooolto di più sul primo ma anche questo è davvero fantastico! Sono stata molto ripetitiva e,probabilmente ho scritto le stesse cose delle altre tue fans me tengo a precisare che il mio è davvero un grazie di cuore, per aver fatto capire a molte ragazze confuse, sole che una vita abbiamo e che di motivi per viverla come si deve ce ne sono tanti!
Nonostante abbia perso 4 copie del libro precedente prestandole a tutti quelli che me lo chiedevano, non mi arrendo e farò lo stesso per questo nuovo successo!!!Continua così,tutto il mio liceo è con te!
P.S. Grazie ancora e ancora anche per l’autografo di Rimini!
CAra Letizia, grazie davvero per le tue parole. Continua a rimanere sveglia di notte per leggere bei libri. Anche io lo faccio… anche se poi ne pago le conseguenze la mattina dopo… Un saluto caro a tutti i tuoi amici di scuola.
Da studentessa al 2° anno di lice classico le chiedo: Ma i prof come quello del libro esistono? Personalmente sono un po’ scettica, non ho mai trovato qualcuno capace di farmi amare quello che studio.
Lo scorso anno abbiamo studiato epica e leggendo il suo libro mi sono chiesta: Ma sono le stesse cose che un anno fa ho tanto odiato?
Omero nel suo libro è un mito, Telemaco un eroe. Durante le ore di epica erano soltanto favolette che il prof si limitava a leggere.
Grazie davvero, il suo libro mi ha cambiata
Angelica
Esistono Angelica, io li ho incontrato e li incontro. Forse non sono la maggioranza, ma ci sono. Cercali, se non hai la fortuna di incontrarli nel tuo percorso. Costruiscitene uno tuo…
Proprio quando pensavo che la vita non avesse nulla per cui stupirmi, ho incontrato questo libro…
In altri momenti, avrei rifuggito anche solo l’idea di sfogliare parole, intrise dall’ombra del dolore, immagini di carta, capaci, anche solo per una frazione di secondo, di rubarmi quel sorriso, conquistato ogni giorno, con tanta fatica.
Chiunque morda la vita quotidianamente, chiunque indossi ogni giorno un’armatura per sentire meno le ferite e nascondere bene le cicatrici, sa perfettamente che l’ultima sensazione di cui si è alla ricerca, è lo spettacolo delle sofferenze altrui.
Ma come rapita da un canto di sirena, ho sorvolato il sunto in copertina e mi sono fatta ammaliare dal cuore di Margherita, dalle mani di Giulio, dai colori di Andrea, dalla saggezza di nonna Teresa: in alcune pagine, ho ritrovato la bambina che sono stata, eternamente innamorata di un padre, che non è più tornato, in altre, più dolorose, ho rivissuto quei giorni, fatti di grembiuli sterili e di quell’odore indimenticabile, che solo la terapia intensiva sprigiona, un odore che non si toglie più dalla memoria.
Un viaggio nella vita che ha rispolverato quelle emozioni che ti strattonano e ti fanno sentir dannatamente vivo, una storia che porterò con me per sempre, come si fa con le cose che ci hanno insegnato qualcosa o con i regali casuali, che ci cadono fra le mani inavvertitamente, e per cui si vorrebbe semplicemente dire “Grazie!”
Sono io che ringrazio te, Claudia, per avermi raccontato questo pezzo di vita dolorosa, che in te ha generato la Perla.
Se il tuo primo romanzo l’ho letto in un soffio, questo secondo lavoro ha richiesto un tempo lungo e lento, perchè potesse scivolare dentro.Mi è piaciuta la maturità, la profondità e la bellezza dei personaggi, la saggezza di una nonna che,per molti versi, mi ricordava la mia. Si sentiva il profumo del mare, dei dolci e della vita che, attraverso le ferite, ci rende imperfetti e, finalmente, umani. Le parole erano vive sulla carta e facevano sentire gli odori, ad uno ad uno. I miei complimenti, prof!!! E che la gioia di vivere ti accompagni nel tuo viaggio….:-)
Ho letto Bianca come il latte,rossa come il sangue e vorrei tanto leggere Cose che nessuno sa,spero di trovarlo,volevo chiedere una piccola cosa (se è possibile) la versione economica quando uscirà?Perchè io c’è l’ho di bianca come il latte e quindi vorrei sapere se uscirà anche di questo libro…a presto 🙂
Cara Michela, ci vorrà un po’ di tempo per la edizione economica, ma uscirà.
Sei riuscito a farmi piangere , come ? Sono cose che nessuno sa’ . Una cosa e’ certa : Aspetto il tuo terzo romanzo , ho voglia di piangere , non di dolore …ma di quel pianto che ha bisogno di uscire perche’ sei troppo piena . Grazie
E io continuerò a scrivere per quelli come te!
Penso che i più bei libri siano quelli che ci regalano emozioni, che ci fanno crescere. Quei libri che arrivi alla fine e piangi, con un po’ di gioia e un po’ di tristezza (insomma, è già finito?). Leggendo il suo romanzo sono cresciuta con Margherita, ho imparato ad amare come Giulio, ho riso con nonna Teresa, ho condiviso il dolore della protagonista e le incertezze del professore. Grazie per tutto questo!!!
… Spero vivamente in un terzo libro!
Sono a lavoro, Mari…
“Leggevo molto,ma dalla lettura ottieni qualcosa solo quando sei capace di mettere qualcosa di tuo in ciò che stai leggendo. Voglio dire che leggi un libro veramente solo quando è lui che ti legge,solo quando ti avvicini alle parole con l’animo disposto a ferire e a essere ferito dal dolore della lettura, a convincere ed essere convinto, e dopo, arricchito dal tesoro che hai scoperto,a impiegarlo per costruire qualcosa nella tua vita e nel tuo cuore.[..]” Grazie di cuore per quello che riesce a darmi.. mi lascia troppo con i suoi libri,non riesco neanche a scrivere tutto quello che mi dà. Voglio dirle solo che per me i suoi due libri sono un Tesoro e mi arricchiscono profondamente. Grazie!
Grazie, Gio! Ne sono felice.
caro Sognatore,
da anni non respiravo più il profumo invecchiato di liceo e grazie a Leonardo ho ricordato che voleva dire varcare la soglia di quella scuola, la stessa soglia varcata da grandi come Capuana. leggendo questo tuo libro ho capito che avevo perso attimi “bianchi come il latte e rossi come il sangue” che non torneranno mai più, e questo perchè non li ho vissuti davvero per paura o per una brutta malattia chiamata noia. nel buio del mio bianco però ricordo anch’io uno squarcio di luce il mio prof Sognatore, si perchè esiste davvero e non solo sui libri questa razza protetta. lui con la tavolozza dei suoi colori dipingeva un’ esistenza che sconfinava dall’aula sita in via “miglio verde” (cosi chiamato da noi ragazzi un corridoio, tutto dire) per invadere il mondo di ognuno di noi. lui spiegando Michelangelo, Leonardo, Tiziano (che tanto lo faceva arrossire) ci faceva capire che in base alla prospettiva con cui guardiamo tutto cambia, il bello è che tutte le prospettive sono giuste! in quel mondo di matti per cui ognuno era un numero lui ci faceva sentire inspiegabilmente speciali e unici. ci spronava domandandoci non cosa farai DA grande ma cosa farai DI grande. lui ci faceva sognare!!!
ma i sogni come per Leo presto svaniscono o meglio si trasformano cosi a fine anno il mio prof Sognatore viene trasferito, ma ci fa uno strano dono: un foglio con “il Pupazzo” di Gabriel Garcia Marquez. da li mi si è aperto un mondo… grazie a lui dopo che mi è stato consegnato quel tanto sospirato pezzo di carta (il diploma) ho fatto quello che lui due anni prima ci aveva suggerito. “Guardati attorno, pensa ai tuoi compagni, ascolta l’eco dei corridoi. Pensa ai muri, ai banchi. Ricorda i pianti, i litigi, le risate. Il semplice sorriso della tua bidella, i problemi dei tuoi amici, i consigli dati. Ricorda i momenti in cui hai pensato a qualcuno che amavi, e hai scritto il suo nome sul muro. Ricorda le finestre bagnate dalla pioggia, la gioia del primo fiocco di neve, il tempo che non passa mai, la voglia di scappare, di mollare tutto. Ruba tutto quello che i ricordi possono contenere e i tuoi occhi possono guardare. La rabbia, l’amore l’impegno sono tutte cose che ti hanno portato a crescere, ricordane ogni piccola sfumatura e vedrai che la porterai con te. Per sempre.”
Grazie prof. Sognatore perchè con questo tuo libro hai riacceso in me la fiamma della passione alla quale tanto tempo fa qualcuno aveva dato per primo fuoco. ho solo una domanda: ma non è che a fare il prof Sognatore si rischia di far innamorare (o forse data l’età adolescenziale meglio dire invaghire) le alunne non solo della Filo o dell’Arte ma anche dell’uomo Sognatore????? chissà forse resterà solo un sogno immaginario scritto magari tra le pagine di qualche Petronio!!
Cosa farai “di grande” mi piace molto! Grazie Azzurra, questa te la rubo! Evviva i Sognatori.
Prof voglio il copyright per la frase 🙂 🙂
P.S. mio caro Sognatore però non hai risp alla mia domanda…. troppo provocatoria?!?!?!? 🙂 🙂 forse!
Certo che corre il rischio che le ragazze si “infatuino”. E’ un rischio che un insegnante, soprattutto di filosofia, di psicologia o di lettere, deve mettere in conto. Anche gli psicologi e i direttori spirituali lo mettono in conto, se non sono persone sprovvedute. Ti pare che Alessandro sia uno sprovveduto? Non dobbiamo aver paura dei sentimenti; dobbiamo saperli gestire. (In psicanalisi lo chiamano transfert e contro-transfert: sai quanti analisti non sanno gestire il contro-transfert…)
Prof. ho sbagliato sezione il mio era un commento ovviamente a “bianca come il latte e rossa come il sangue” Sorry
scusi per il casino!!!!:(
😉
Prof. leggendo i suoi libri e ascoltando le sue interviste ho potuto comprendere che lei ama davvero il suo lavoro. Lei è come il sognatore che non impartisce semplici lezioni di italiano o latino ma che insegna a vivere mediante anche l’utilizzo della cultura.. Mi chiedo in un mondo scolastico che personalmente non mi valorizza, non mi apprezza ma anzi mi rende insoddisfatta nonostante la mia voglia di acculturarmi e di apprendere come posso andare avanti e non gettare la spugna? Sembrerò stupida eppure mai come quest’anno mi sto demoralizzando nonostante per 4 anni ho dato il meglio di me e ho ottenuti buoni risultati.. Vorrei un suo consiglio.. per non cadere nell’oblio per non gettare la spugna proprio adesso..
Non ti fare strappare i tuoi sogni da chi ha perso i suoi. Tu continua a coltivare il tuo con impegno e pazienza. Prima ancora che agli altri devi rendere conto a te stessa! E ricordati che “nonostante” vuole il congiuntivo. Un abbraccio.
Grazie mille prof.
mi scuso per l’errore di distrazione 😛
Quando uscirà la versione economica?
Ci vorrà un po’, Michela. Su internet lo puoi acquistare con un bello sconto. Oppure partecipa al concorso fotografico sulla pagina FB di Cose che nessuno sa…
salve Alessandro sono una suora che insieme agli alunni siamo quì nella’aula computer per crivere i complimenti per i suoi due libri ho letto alcuni passi per importanti e poi vorremo dirle che anche noi della classe IV della scuola Primaria di San Benedetto del Tronto (AP) nelle marche siamo appassionati del personaggio di Ulisse infatti leggiamo a scuola un testo adatto per le scuole elemntari che bello!!! Sono felice di saper che ci sono giovani come te, per me è una speranza e per i miei piccoli come per tanti giovani un modello di bene Grazie. AUGURI per il tuo cammino e la tua professione.
Suor Concettina Sessa e la classe IV primaria CIao
Grazie cara Concettina, continua a prenderti cura dei tuoi bambini come stai già facendo. Questo è il successo di una vita: servire.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo libro…
“cose che nessuno sa” lei è un grande 🙂
non vedo l’ora di leggere questo libro…. lei è un grande 😀
Bello,bellissimo! Entrambi i libri mi hanno conquistata complimenti <3
P.s pagherei oro per un professore come lei 🙂
Bello!!!!!!!!!
e’ un libro intenso. grande guida per “fare anima”. scioglie emozioni, dà parole al cuore, apre al perdono e alla “misericordia”
grazie alessandro.
Grazie.
Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l’autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira. (cit J.D. Salinger)
Ecco con te è successo, grazie Ale, emozioni fantastiche.
I tuoi libri sono fantastici. Esprimono tanto e fanno emozionare. Non smetterei mai di leggerli. Il libro “Bianca come il latte, rossa come il sangue” l’ho letto in mezzo pomeriggio! L’ho divorato e mi ha fatto riflettere tanto. Non smettere mai di scrivere! Ciao!
Leggendo il libro, mi sono riconosciuta in Margherita, nelle sue paure e incertezze. Mi piace come dipinge la scuola nei suoi libri, l’ ho visto come un organismo vitale dove sono raccolti i sogni e i progetti degli studenti. Vorrei che molti prof fossero come lei perchè tanti insegnano a noi ragazzi con la mente, pochi con il cuore! La figura di Giulio mi ha affascinato; sono sempre stata attratta dai “Tersite” della storia, da quelle persone che dicono quello che pensano anche se è sbagliato, che cantano stonati nel coro della chiesa!:) Ciao!
Cara Caterina, anche io la penso come te. Il paragone con Tersite mi è piaciuto, non ci avevo mai pensato!
Oggi ho finito di leggere il libro”cose che nessuno sa”, ho voluto comprare questo libro perchè ho letto anche l’altro e speravo che questo avesse lo scopo di farmi vedere la vita da un altro punto di vista. Ho 14 anni e ho conosciuto il suo primo libro grazie alla scuola e mi sono innamoata… questo secondo libro è stato ugualmente fantastico, pieno di tutto cioè che serve per far innamorare alla lettura un’adolescente. Spero di leggere presto il prossimo libro. Devo dire che questo libro mi ha fatto capire che ci sono cose peggiori di un brutto voto a scuola o di un ragazzo che non ti viene dietro. Grazie al libro o capito che Margherita ha fatto di tutto per rivedere il padre e non di prendere un voto a scuola! Un bacio da una tua lettrice molto appasionata
Brava Elena, conserva quello che hai imparato nella settima stanza del cuore…
Grazie veramente Prof per aver scritto questo capolavoro. Non ho ancora terminato di leggerlo ma a ogni pagina mi appassiono sempre di più alla storia, che oltre ad essere magnifica contiene frasi forti e significative. Sono una studentessa del liceo linguistico, molto appassionata alla lettura e vorrei non finire mai di leggere il suo libro, perchè quando lo terminerò avrò la sensazione di aver perso un amico fidato anche se mi rimarrà impresso per sempre nella memoria . Questo mi succede con i libri come il suo.
Vorrei chiederLe inoltre se ci sarà un altro concorso fotografico come quello appena terminato, magari sull’altro libro; non essendomi informata in tempo non conoscevo l’iniziativa e mi piacerebbe partecipare. Vorrei un prof come lei, ormai più che raro!
Ci sarà, cara Elena. Tieniti in contatto con Fb o con il blog. Tanti auguri!
é prevista una traduzione in portoghese anche di Cose che nessuno sa?
il commento che mi viene spontaneo…il primo libro è stato uno spartiacque nella tua scrittura, il tuo secondo libro è stato una certezza nella lettura e nella estemporaneità della storia…lo regalato con la tua dedica alle mie figlie, un gesto di insegnamento come padre e come uomo, sei uno scrittore che parte dall’insegnamento forgiando sentimenti ed emozioni ai tuoi ragazzi nell’umiltà di persona…GRAZIE ALESSANDRO
Grazie, Paolo!
ciao prof…
sono francesca, la stessa francesca che ti aveva scritto che non era una amante della lettura, ma dopo il tuo primo libro ne è rimasta affascinata.
era da luglio che non vedevo l’ora che uscisse il libro “cose che nessuno sa”.
ero tanto emozionata quando degli amici di mio fratello gli hanno regalato il libro per la sua cresima…
ma lo ero ancora di più vedendo che sotto l’albero di natale ce n’era uno tutto mio…
mi sono nuovamente appassionata alla lettura…
l’ho letto in 3 giorni e continuo a rileggere le parti più belle e più significative per me..
cavolo!!!
ti assicuro, caro prof, che sei uno dei pochi scrittori capaci di leggermi veramente dentro coi i propri libri…
ovvero, quando ho letto bianca come il latte, rossa come il sangue” l’ho letto veramente, come dice stella.. mi sono sentita letta.
quando ho letto “cose che nessuno sa”, mi sono sentita ancor più letta…
ma come fai!!!???? come fai a racchiudere tanta verità nellle tue pagine?? come fai a colpirmi sempre… anche con storie semplici, anzi proprio con quelle.
sono quelle che mi affascinano..
la bellezza delle cose semplici è inimitabile da quelle più “arzigogolate”, intrecciate, più lavorate.
io sono attratta da quella gigantesca, inspiegabile forza che ci attira con la semplicità!!!
per questo adoro leggere i tuoi commenti, i tuoi articoli…
sei una persona che guarda veramente in faccia la realtà… che non si limita a sopravvivere, ma vive!!!
io sono attratta da queste persone. è una fortuna avere la curiosità di guardare il mondo ogni mattina come nuovo, come un miracolo… anzi è una grande forza! una forza che ci è stata data, donata… io questa forza la vedo in te… cerca di tenerla stretta, di amarla, di ingrandirla sempre più… è un dono che, coltivato, ti dà la felicità… ma non quella teorica… quella vera… quella che ti fa affrontare le cose con un sorriso, quella che ti fa riconoscere che, come diceva s. Agostino, Dio non ti mette sulle spalle una croce che non sei in grado di portare… e quindi ti dà la forza di affrontare tutto… insieme alla fede si può cambiare il mondo, ma per farlo bisogna essere felici! per amare bisogna essere felici, per trasmettere la felicità bisogna essere felici… e come dice benigni, per trasmettere il dolore,… bisogna essere felici!!
lieta, dopo aver letto il tuo libro, non vedo l’ora di esserlo ancora di più nel reale, non solo nei sogni…
ecco perchè ti ringrazio, prof!!!
Salve prof. Ho appena finito di leggere questo suo secondo libro. È bello quanto il primo. Mi ha insegnato molto. Mi impegnerò a farlo leggere a tuta la famiglia, così come ho fatto con l’altro!! La ringrazio tantissimo. Michaela
Salve Professore!
Mi presento: mi chiamo Silvia, ho 16 anni e frequento la terza del Liceo Scientifico. Ho scoperto il suo blog leggendo i ringraziamenti alla fine di “Cose che nessuno sa” (a parer mio un libro dev’essere letto fino all’ultima sillaba!)
Il suo primo libro l’ho letto due estati fa… la mia professoressa di lettere ce lo aveva consigliato mettendolo in mezzo ad una lista infinita di libri! Il titolo mi aveva molto incuriosito così, cercando un po’ in giro, l’ho trovato e letto… letto è un verbo poco adatto, perchè l’ho divorato! Una mattina mi sono messa sulla sdraio fuori casa e, ahimè, l’ho letto tutto! Era troppo bello! Non riuscivo a togliere gli occhi dalle parole!
Per Natale mi sono fatta regalare il suo secondo libro, ieri in tarda mattinata l’ho cominciato e ieri sera l’ho finito… Devo dirle la verità: solamente con i suoi libri mi succede questo! Il suo modo di scrivere lo trovo perfetto, lineare e piacevole, tanto da non riuscir a smettere finché non lo si ha finito tutto! Fino all’ultima parola! Crea nel lettore una sensazione di curiosità che lo porta a continuare capitolo dopo capitolo!
Tra i due romanzi, mi è piaciuto molto di più “Cose che nessuno sa” la trama era più elaborata, molti più personaggi che si alternavano, in parte, il ruolo di protagonista senza togliere il riflettore principale a Margherita.
Ora però vorrei farLe una domanda: in entrambi i libri c’è questo supplente che entra in classe e fa appassionare i suoi studenti al latino e alla letteratura, però in ognuno dei casi non viene mai menzionato il nome vero e proprio del personaggio; nel primo libro lo soprannominava “Il Sognatore” e nel secondo libro chiamato semplicemente “Prof” o “Professore” (mi sono completamente innamorata del prof e dei suoi modi di fare!)… Ecco… mi chiedevo se in questo personaggio nascondeva Lei stesso… cioè: è stato un modo per far entrare lo scrittore tra le righe del libro celandolo sotto un personaggio di cui non si fa nome?
Mi è sorto questo dubbio già leggendo il primo libro e poi, leggendo il secondo romanzo, questo dubbio è quasi diventato certezza. (Mi corregga se sbaglio!)
Vorrei avere io un professore così! (ma esiste veramente? Se c’è voglio incontrarlo!)
Le faccio i miei più sentiti complimenti per il magnifico lavoro che ha creato e spero di leggerne degli altri! Le sue parole mi hanno travolto completamente, facendomi provare gioia, dolore, commozione, ammirazione per ogni perla di saggezza che leggevo.
A me piace scrivere e un giorno mi piacerebbe saper trasmettere emozioni e sentimenti da parole scritte su un semplice foglio bianco, che diventa speciale dopo esser decorato dalla passione di uno scrittore bravo come lei!
Auguri di Buone Feste!
Sua ammiratrice, Silvia
Mi hai beccato! Senz’altro ci sono aspetti di me nei due professori. Ma in ogni personaggio c’è un pezzo di me.
Questo libro mi piace, c’è un avvolgente profumo di Sicilia che ti accompagna in ogni pagina ed è impregnato di realtà, di quella quotidianità fatta di errori, incomprensioni, sottintesi, abitudine, fatica che per trasformarsi in bellezza ha bisogno di misericordia e pazienza. Leggendolo pensavo che sei un inarrendevole ottimista, che vede il lieto fine in equilibrio tra la rassegnazione e i sogni…se sei così davvero, riesci a vedere il meglio tralasciando le spine e sei animato da una forte passione per la vita sempre e comunque, bhe, allora anche tu sei una perla!
Porto via l’ostinazione a credere nel proprio sogno e l’audacia di compiere il primo passo.
La mia classe, l’anno scorso ha fatto un “progetto” sulla lettura e io ho scelto di leggere il vostro libro, anche perché solo il titolo mi ha catturata.
“Bianca come il latte rossa come il sangue” è un libro bellissimo.
Ora ho intenzione di comprarmi “Cose che nessuno sa” e dato che lei è lo stesso autore, credo che il libro sia più che bello.
La ringrazio per le emozioni che mi ha fatto nascere dalla sua lettura, e spero di leggere tutti i suoi nuovi libri che farà in futuro.
Grazie ancora.
Salve Prof.
ho appena finito di leggere il suo secondo libro…
Davvero BELLISSIMO!!!!! Mi ha emozionato molto…
Grazie ai suoi libri sono cresciuta… Ho imparato a vivere davvero e a non buttarmi giù per cose superficiali.. GRAZIE…<3 Aspetto con ansia il terzo… *Leggevo molto ma dalla lettura ottieni qualcosa solo quando sei capace di mettere qualcosa di tuo in ciò che stai leggendo. Voglio dire che leggi un libro veramente solo quando è lui che ti legge, solo quando ti avvicini alle parole con l'animo disposto a ferire e a essere ferito dal dolore della lettura, a convincere ad essere convinto, e dopo, arricchito dal tesoro che hai scoperto, a impiegarlo per costruire qualcosa nella tua vita e nel tuo cuore..* E la sua lettura mi ha arricchito molto… Grazie ancora…<3
un abbraccio…
Grazie a te, Giorgia!
Salve prof.,non so se lei si ricorda di me,le avevo scritto quest’estate e le dicevo che mi faceva bene scriverle!!Sono la ragazza del liceo pedagogico “Don Quirico Punzi” che lei è venuto a visitare l’anno scorso!!Purtroppo con l’inizio dell’anno scolastico e lo studio non ho avuto un pò di tempo per scriverle..volevo solo dirle che a Natale ho voluto assolutamente che mi regalassero”cose che nessuno sa” e l’ho letto in una notte,non riuscivo a chiudere quelle pagine e spegnere quella luce che le illuminava!!La ringrazio perchè sento quelle parole così vicine…!!!Ora vado, le scriverò presto,promesso :)!!Ps.anche se in ritardo auguroni per un anno esplosivo e FELICE…a presto!!! Francesca
Io non ho letto questo libro, lui ha letto me.
L’ho finito in due giorni e credo che lo rileggerò. Aspetto con ansia il terzo! 🙂
Caro prof, sono Elisabetta e ho quindici anni. Ho sempre desiderato scriverle. Adoro i suoi due libri in particolare “Bianca come il latte rossa come il sangue”, questa fantastica storia mi ha stregato l’anima e mi ha fatto capire che dobbiamo vivere intensamente ogni giorno della nostra vita.
Volevo farle una domanda: esistono veramente prof come il Sognatore? Vorrei tanto incontrare un prof così, nella mia scuola non ne esistono e non voglio avere il terrore della prof di latino e greco ogni volta che interroga. Io non adoro tanto la scuola ma in “Cose che nessuno sa” è un mondo bellissimo dove leggere l’Odissea non è affatto noiso ma piacevole. Ecco io vorrei una scuola così, e magari un prof come il Sognatore che mi facesse amare questo mondo.
La ringrazio per tutte le emozioni che mi ha fatto provare leggendo i suoi libri. Aspetto con ansia il suo terzo capolavoro!
Questa scuola esiste. Sei tu a dovertela costruire.
Salve prof,
Oggi ho finito di leggere il suo meraviglioso libro “Cose che nessuno sa”. Sono una ragazzina di 13 anni e a scuola la professoressa di italiano ci ha proposto di leggere il suo romanzo. Le confesso che dopo aver letto poche pagine, giudicai ingiustamente il suo libro poco interessante. In seguito decisi di proseguire la lettura per vedere se man mano il libro diventasse più avvincente, e infatti è stato proprio così. Mi ha affascinato molto il personaggio di Margherita, che anche dopo aver passato momenti difficili, come la separazione del padre, grazie agli amici e ad un libro a ritrovare la felicità e la serenità in cui una giovane donna dovrebbe vivere. Spero che come Margherita io possa riscontrare nel suo capolavoro l’aiuto per trovare l’ispirazione della vita.
In attesa di un Suo riscontro, voglia gradire i miei più cordiali saluti, Sonia
Ti ringrazio, cara Sonia. A presto in nuove pagine
Complimenti, prof, complimenti vivissimi.
Questo libro ha il potere di affascinare e le parole sembrano far parte di una tela complessa ma perfetta, tutte intrecciate tra loro e sembrano quasi ricercate apposta per fare più effetto.
Anche a me piace parecchio scrivere. Infatti ho aperto una pagina su Facebook, per poter condividere con gli altri le mie parole. Se vuole passare, e mi farebbe un grandissimo piacere, questo è il link: http://www.facebook.com/pages/Ossessione/214743018548685.
La saluto, aspettando ansiosamente il suo prossimo libro.
Francesca, o “Tredicianni”.
Lo farò! Buona vita!
Buona vita anche a lei, caro professore!
A me è parso molto pesante. Il primo suo libro è spettacolare invece.
Veramente bellissimo ….quando ho finito di leggerlo mi e dispiaciuto molto ….mi sono molto ritrovato in Giulio nello stesso modo di vedere le cose ….ora sto leggendo “bianco come il latte e rosso come il sangue ” spero che mi prenda come il primo
Prof,avrei una curiosità sulle sue letture.. Quali sono i suoi libri preferiti? Dopo l’entusiasmo di “Cose che nessuno sa ” mi sto riemmergendo con Leo in “Bianca come il latte rossa come il sangue. “Grazie in anticipo. xxx
Prima di leggere questo libro odiavo leggere , pensavo che fosse noioso, poi ho letto questo libro ed ho capito che attraverso i libri si possono trasmettere emozioni,stati d’animo,pensieri.Mi ha fatto capire tante cose sulla vita.. è davvero un libro fantastico!
alessandro io non ho mai letto,poi un giorno comprai il tuo primo libro,mi sono appassionato e,ho comprato anche il secondo…! sei un grandissimo scrittore ma anche prof,lo avessi io un prof come te…io ti stimo,continua così,sei grandissimo!
poi una seconda cosa ti vorrei dire aggiungi più parole dialettali nei tuoi libri,danno quel tocco bello….il primo romanzo l’ho letto in una settimana 1 ora la sera nel letto…quest altro è un pò più difficile,ma più intrigante,ti stimo davvero alex!
CAro Lorenzo, ti ringrazio per il tuo commento e il tuo consiglio! Un abbraccio
Ho appena letto il tuo ultimo libro!Bellissimo..Hai scritto un romanzo sulla liberazione del dolore e l’hai fatto in modo tenue, con una scrittura fluida, ricca di metafore, che sembrava quasi un balsamo. Mi sono divertita a leggerlo, specie dopo aver letto Acciaio, che è un libro duro come il suo titolo e lì il dolore, altro che liberarlo, te lo inghiotti e stai zitto. Nel tuo libro si parla, e bene. Ho adorato nonna Teresa perchè mi ricorda la mia, con quegli strani proverbi in dialetto che non capiva mai nessuno. Mi sono immedesimata in Margherita specie nel suo rapporto con la madre, che mi ricorda tanto quello che ho io con la mia..e vorrei che non fosse così, vorrei fosse più facile volere del bene a chi si vuole bene..ma tant’è!gesù che sbruffone il professore!e una sola piccola critica a questo libro che sarebbe stato perfetto se non fosse per l’incidente di Margherita..Ancora una volta dimostri che gli uomini tornano solo quando gli brucia il peperone, come dice Abatantuono. E no! Avrei preferito un bel dialogone tra Margherita e il padre, senza trucchetti dall’oltretomba 🙂 Comunque ti ringrazio, il tuo romanzo mi ha fatto ricordare quanto mi piace la vita!
Sei una fuoriclasse! Grazie, Angela!
E allora prof la concederebbe un’intervista ad una fuoriclasse come me?:-) Le ho già mandato una mail, ha come oggetto britomarti..
Salve prof..
Non ci sono parole per descrivere la bellezza di questo libro ancora sono solo a metà ma ciò che ho letto fin’ora mi ha davvero impressionato..In passato ho letto “Bianca come il latte,Rossa come il sangue devo dire che è spettacolare ogni pagina riusciva a farmi piangere ma non solo perchè era commovente ma anche perchè ogni singola frase conteneva un significato stupendo e verissimo..Mi è piaciuto sopratutto il primo libro ma continuerò comunque a comprare tutti i tuoi libri in futuro sono la tua più grande fans un bacio
Grazie, Ile!
Questo libro è rimasto per lungo tempo su uno scaffale, in alto, dimenticato. Poi, un giorno, quando non sapevo più che cosa leggere, l’ho visto. E’ stata una cosa strana, dato che i libri di questo genere li ho sempre odiati. Ma questo è veramente meraviglioso, e anche se ho letto soltanto poche pagine, lo adoro! Complimenti, Alessandro! I complimenti più sinceri! ^_^
Ho visto i vari commenti al suo libro, molto bello e appassionante, e non ho nulla da aggiungere a quanto già sottolineato da altri; il mio più che un commento vuole essere una “provocazione”…Margherita decide di intraprendere un viaggio e andare in cerca del padre dopo aver letto la vicenda di Telemaco che, convinto da Atena, si reca a Pilo e a Sparta in cerca di notizie del padre Odisseo. Certamente i libri, e la letteratura in generale, possono e devono arricchire la nostra vita con le loro narrazioni e i loro esempi, però c’è un’altra faccia della medaglia…fino a quando il piano della realtà e quello della fantasia rimangono separati va tutto bene ma quando si confondono ne possono derivare grossi problemi. Se, per esempio, una ragazza della mia età soffrisse ogni giorno, da due anni a questa parte, per la morte del padre, volesse poterlo ritrovare e riabbracciare come un tempo…e un giorno si trovasse di fronte al mito di Orfeo ed Euridice, cosa succederebbe? Sarebbe in grado di comprendere che è “solo” un’opera di fantasia e quindi irrealizzabile oppure si convincerebbe che è possibile riportare indietro qualcuno dall’Ade solo per vederlo morire una seconda volta? E tutto questo non renderebbe ancora maggiori le sofferenze di quella ragazza, lasciandogli nell’anima solo uno strazio infinito e il desiderio di abbracciare la morte, perchè solo così potrebbe ricongiungersi, finalmente e a patto che esista un Paradisp in cui si trovano le anime di ognuno, con colui che ha perso e senza cui si sente persa?
Come ho detto, questa è una “provocazione” ma sarei curiosa di conoscere la sua risposta…
Se ti volgessi indietro lo perderesti. Lui è davanti a te, non dietro. Guarda avanti e vivi tutti i metri che ti separano da lui e poi riceverai l’abbraccio.
Sono solo all’inizio di questo MAGNIFICO libro e già sento che sarà una storia che riuscirà a rapirmi completamente.
Sento come se alle parole del professore di Margherita al suo primo giorno di scuola al liceo mi fossi illuminata, mi sono immedesimeta. Le parole spesso mi colpiscono, ma queste in particolar modo; le frasi di incoraggiamento le ho sempre lette con una passione che neanche riesco a descrivere.
Ma poi riesco persino ad immaginare le situazioni descritte e narrate. Immagino la mia scuola, gli studenti della mia scuola e riesco ad identificare molti ragazzi in alcuni comportamenti raccontati.
Per capire cosa si cela nelle pagine del libro mi resta solo leggerlo tutto d’un fiato (cosa che farò tra pochi minuti).
Grazie. Grazie per aver concesso a noi l’opportunità di poter leggere ciò che vuoi trasmettere.
Grazie di cuore! 😀
Grazie prof, il libro è bellissimo. Ho 47 anni un marito e due figli (Fil 17 e Marghe 14). L’adolescenza!!! L’ho vissuta, ma viverla da genitore è un’altra cosa. Quante discussioni! Che mondi diversi! A metà del libro sono corsa ad acquistare “Bianca come il latte e rossa come il sangue” e l’ho portato a Filippo. Si è fidato e l’ha letto in un soffio. Volevo che ci si ritrovasse. Mi ha ringraziata e l’ha trovato bellissimo. Adesso devo convincere l’osso duro della famiglia che è pure femmina! Vedremo. Leggere i suoi libri è però servito soprattutto a me e mi ha aiutata ad entrare nel loro mondo e ad avvicinarmi di più al loro modo di vedere le cose. E’ tutto una lotta, ma è pure molto bello. I figli sono comunque una benedizione, lo dico convinta anche se in questo periodo spesso mi ritrovo a sgranare il Rosario. Cerchi di non cambiare. Grazie per tutto.
ANCHE SE A QUEST’ORA AVREI DOVUTO FINIRE I COMPITI…Ho appena finito di leggere il tuo libro! Non ho parole per descriverle(/ti?)il mio stato d’animo… mi viene solo voglia di rimettere in discussione tutte le mie convinzioni, le mie certezze, le mie presunzioni sulla felicità, ma sopratutto sulla concezione che ho dell’amore (per spiegarti il mio livello è Twilight, non so se hai presente e se ho reso l’idea)e di vivere la mia vita! Mi rendo conto dell’amore che ricevo tutti i giorni, dai miei genitori, dai miei fratelli, dai miei amici… e che invece io, considerando quest’amore di serie B, rincorrevo ossessivamente solo quella stupida idea dell’amore data dai teen moovie, l’amore di una persona che non ho ancora incontrato e che non deciderò io quando incontrare (ovviamente io spero il più presto possibile, chi non lo spererebbe?). Mi viene in mente solo la frase che mia mamma disse in risposta mio papà quando lui le disse di amarla, e che la voleva sposare: per me è un dono. Spero di avere anche io un dono così prezioso da custodire un giorno, anche se sono impaziente! Ti ringrazio per fare da tramite fra il mio cervello e il mio cuore,(ti spiego) perché tu riesci a esprimere con le parole tutti i sentimenti che io provo ogni giorno nella mia vita da adolescente, come se mi conoscessi meglio di me stessa. Semplicemente grazie:)
L’unica cosa che mi sento in grado di dire adesso, che sono passati appena dieci minuti da quando ho finito di leggere ‘cose che nessuno sa’, è grazie. Un grazie grande grande perchè tra le righe di questi romanzi mi sono letta, ho trovato tanti pezzettini di me, di quello che sono, dei dolori e delle gioie che ho provato durante i miei quasi-17 anni (chissà se poi son pochi o tanti..). Mi sono sorpresa leggendo il testo della mia canzone preferita (nel primo libro), e degli abbracci che ho regalato, commuovendomi, a persone che non conoscevo (nel secondo). Mi sono lasciata ferire dalle parole; solo così sono riuscita a trovare la risposta che cercavo da un po’ di tempo e che in realtà era davanti ai miei occhi. Grazie anche per questo. Adesso non mi resta che trovare il coraggio di raccontarla alla persona che la aspetta da più tempo di me. Il terzo grazie lo faccio ‘in anticipo’ a lei e alle sue parole perchè è probabile che qualche volta le rubi per spiegare alcune cose che nessuno sa a chi me le chiederà o anche solo per tenermi compagnia..
Ernesto Olivero dice che la parola che dovrebbe essere più volte n assoluto sulla nostra bocca è proprio: Grazie. ‘Niente più di questo, ma niente, niente meno di questo’ (le ultime parole sono di Baricco,dal quale mi piace prendere in prestito le parole quando le mie finiscono.)
a presto!
Linda
Salve Prof,
sono Beatrice e molto per caso ho scoperto che avevi scritto ” Cose che nessuno sa”. Ero in libreria e gironzolavo alla ricerca di qualche libro interessante… Butto l’occhio e vedo il tuo libro; in un primo momento, solo leggendo il titolo e senza molta attenzione all’autore, mi sono detta: no questo libro non mi ispira per niente! Poi mentre stavo guardando altri libri penso: ” Alessandro D’avenia.. uhm.. però mi dice qualcosa… Ma certo! è lo stesso autore di ” Bianca come il latte rossa come il sangue! “. è proprio vero, mai giudicare un libro dalla copertina! Comunque alla fine ho preso il tuo libro e in pochi giorni l’ho divorato, è magnifico!
Sarebbe bello averti come insegnante nella mia scuola, L’istituto tecnico Aeronautico…
Comunque sia, Grazie!!!
Beatrice
Caro Prof.,la capacità vera di uno scrittore sta nel riuscire a riportare sulla carta nel modo migliore quello che si pensa, quello che tutti sanno ma non hanno il coraggio di dire perché pensano sia una cosa se solo loro pensano. Lei ha avuto il coraggio di buttarsi e confrontarsi con quello che gli altri pensano, e ha colto nel segno. Gorgia diceva che il linguaggio è lo strumento per plasmare la realtà,può creare sentimenti ed emozioni che in realtà non esistono. Lei è la prova di quello che diceva. E’ davvero incredibile quello che ha fatto. Mi ha fatto capire l’importanza e il peso di uno sguardo, l’amore che un semplice sguardo può trasmettere e il perché dell’importanza degli occhi, così profondi…
Le ho scritto perché è una cosa che sentivo di dover fare, una richiesta da dentro.
E io ti ringrazio, Ale, per la tua sincerità. Un abbraccio
Inizialmente ero contrariata all’idea di leggere questo libro, avevo sentito parlare di bianca come il latte e rossa come il sangue e temevo fossero quel genere di romanzi sull’adolescenza con una protagonista superficiale e ovviamente bellissima. E invece no, ho deciso di leggerlo e mi ci sono persa o forse ritrovata, insomma me ne sono totalmente innamorata. Margherita con le sue insicurezze, un papà che se n’è andato, una nonna sempre pronta a dare consigli… L’ho amato dalla prima all’ultima pagina e ti ringrazio per averlo scritto, per aver mostrato che noi adolescenti non siamo soltanto dei ragazzi senza voglia di realizzarsi e incapaci di provare veri sentimenti. Grazie 🙂
Evviva la vittoria sui pregiudizi! grazie Marta.
Ciao prof 2.0 volevo farle i complimenti per tutti e due i suoi libri, sperando che faccia un altro e che il film che uscirà nel 2012 abbia tanto successo.
Alla prossima.
che ne faccia un altro
Ci puoi scommettere, caro Luca!
prof mi sono dimenticato di chiderle se lei ha organizzato un evento a torino perchè sarei molto contento di partecipare
grazie per aver trasmesso un carico di emozioni e di sentimenti così elevato. Ho anche io una figlia, anche se ha solo 6 anni ma giuro che la mia naturale empatia, durante la lettura del libro, mi ha persino emozionato con tanto di occhi lucidi. Complimenti
Ho appena terminato di leggere “Cose che nessuno sa”. Sebbene io sia sotto esami all’università e il periodo non sia esattamente dei migliori, non riuscivo a staccarmene. Se possibile, credo di averlo amato ancora di più di quanto ho apprezzato “Bianca come il latte,rossa come il sangue”. Più andavo oltre e più mi immedesimavo in Margherita. Mi creda, è un personaggio veramente riuscito. Avevo apprezzato Silvia, nel primo romanzo, e il suo amore silenzioso per Leo, ma il dolore che trapela da Margherita (e da Giulio accanto a lei) è qualcosa di difficile da spiegare che suscita un susseguirsi di emozioni. La figura del professore non si smentisce mai, spero di diventare per i miei alunni anche solo la metà della figura che è lui, il quale, alla fine, cresce e matura esattamente come loro.
Grazie per le emozioni che mi ha permesso di vivere leggendo i suoi libri, questo in particolare.
Grazie per dar voce al latino e al greco, così spesso sottovalutati e denigrati, e al nostro lavoro, al popolo dei Sognatori che credono ancora in un mestiere duro e precario come l’insegnamento.
Continui a farlo, abbiamo bisogno che qualcuno come Lei dia voce alle nostre speranze..
Un saluto, e un ennesimo grazie..
Che belle parole, grazie a te Consuelo e in bocca al lupo per gli esami!
Caro Prof,
ho scoperto questo blog leggendo le ultime pagine di “cose che nessuno sa” e le scrivo per ringraziarla e complimentarmi con lei per il CAPOLAVORO che ha creato.Avevo già letto “bianca come il latte rossa come il sangue” che mi ara piaciuto tantissimo, ma “cose che nessuno sa” mi ha preso molto di più. Ho finito di leggerlo da pochissimo , e come tutti i libri che mi appassionano, chiuderlo e riporlo in uno scaffale è un dispiacere. Non mi sarei mai stancata di leggerlo!”leggi un libro veramente solo quando è lui che ti legge, solo quando ti avvicini alle parole con l’animo disposto a ferire e a essere ferito dal dolore della lettura, a convincere di essere convinto, e dopo, arricchito dal tesoro che hai scoperto, a impiegarlo per costruire qualcosa nella tua vita e nel tuo cuore”. E’ proprio cosi che io mi sono ritrovata a leggere il suo libro, totalmente affascinata, catturata e ferita ogni secondo di più.Ogni personaggio mi ricordava qualcuno,ho apprezzato molto la nonna Teresa con i suoi detti, le sue esperienze e quell’amore incondizionato per i nipoti che mi ricordano tanto i miei amati nonni. Il Prof invece mi ha evocato il ricordo di una mia cara professoressa che come lui trasmetteva tutto il suo sapere con passione e trasporto, ed è proprio grazie a lei che ho apprezzato sempre più la lettura, di cui ero già appassionata. Ho letto il suo libro sempre con una matita in mano per “fermare” quelle che ritenevo le frasi più significative ma a volte era impossibile staccare la punta delle matita da quelle splendide parole che suscitavano in me emozioni di tutti i generi. Grazie per aver reso “vive” materie come il latino e il greco, che, solo all’apparenza possono sembrar noiose e datate ma in realtà celano storie più che vicine alla nostra vita quotidiana. Ho finito di leggere il suo libro con le lacrime agli occhi e per questo la ringrazio immensamente. Il modo in cui lei scrive, racconta e arriva al lettore è straordinario. Beati i suoi alunni ad avere un prof così!!! Spero di poter leggere altri suoi libri e chissà avere anche la fortuna di incontrarla. Una sua grande fan.
Leggere con una matita in mano… Siamo amici!
Sono una mamma,e per puro caso ho “scoperto” questo personaggio,che ha scritto un libro,anzi due,che insegna nelle scuole,che è Palermitano…e che, nel modo in cui si esprime,dà un’importanza ai giovani con un rispetto… che mi ha colpito moltissimo, ed è lei Professor Alessandro D’avenia,condivido ciò che dice,e sono contenta che esistano persone che dicono e scrivono messaggi utilissimi…ce n’è così bisogno….in questo tempo dell’apparire…credo che leggerò questi libri…chissà che non mi diano consigli…GRAZIE e buon lavoro.
Ho appena finito di leggere “Cose che nessuno sa”, e il cuore è ancora tutto in subbuglio. Non so bene perché ti sto scrivendo qui ora, ma il libro mi ha fatto nascere tante domande, desideri, quasi necessità. Io desidero una vita come quella. Mentre a me sembra semplicemente di stare dormendo. Insomma, a me manca un prof che mi appassioni così allo studio, un ragazzo che mi guardi con quello sguardo nuovo. Certo i punti di riferimento non mancano, ma allo stesso tempo non bastano. E quindi? Come potermi svegliare come Margherita? Come potermi finalmente stupire? Mi rendo anche conto che sono domande a cui forse non c’è una risposta, perché non dipende da me, o da te, ma è comunque inevitabile porle.
Grazie, ciao!
Hai le domande, questo ti salva Margherita. Cerca tu gli interlocutori. Cerca gli adulti che possano affiancare questo cammino. Adulti credibili. Non ti accontentare della classe, vai oltre, non ti accontentare della scuola, vai oltre.
ho trovato la storia di Margherita un misto tra fantasia e realtà…la storia d’amore che tutte le ragazze della nostra età sognano di notte mischiata alla dura realtà dell’abbandono di un padre ….davvero fantastico e commovente…consigliato da parte mia a tutta la classe 😀
un saluto Dania
Grazie, cara collega.
Ciao Alessandro,
grazie mille del bel libro che hai scritto…
mi sono immersa nella lettura…
“ci sono parole come le conchiglie, semplici ma con il mare intero dentro”..
Si,si se mi permetti è proprio cosi il tuo libro.. semplice ma capace di far risvegliare sensazioni, emozioni chiuse dentro nel profondo…
…sono stata scelta dal tuo libro casualmente in autogrill, avevo già letto “bianca come il latte, rossa come il sangue”, libro che mi era stato regalato e che ho apprezzato molto…
Non so se ringraziarti o “maledirti” per aver risvegliato in me qualcosa che credevo aver nascosto molto bene!
Sono una tua coetanea, mica tanto adolescente, che c’ha messo molto tempo a costruire un bel castello di difesa tutto attorno a se, per non essere ancora ferita e sconfitta.. una conchiglia che credevo forte ed invece basta un libro, il tuo, per far crollare un’armatura che si è rivelata di sabbia!
Dovevo chiudere il libro perchè gli occhi ed il cuore gonfio di lacrime non mi permettevano di proseguire. Mi ritrovo nuovamente fragile e vulnerabile e ciò non mi piace… ne è valsa comunque la pena. Grazie
Adesso allora comincia una vita più vera. Più fragile, tu dici, ma più vera.
Ciao prof,
lo so che ci sono tanti id quei commenti che non ti accorgerai del mio ma chi non ha il coraggio di provare non ha il coraggio di vivere.
Ieri sera ho finito il tuo libro e mi è rimasto molto dentro l’anima di questo capolavoro.Io sono una persona che quando legge lo fa piano piano per cogliere meglio il senso e perchè cosi mi entra nel profondo.Ho trovato questo romanzo stupendo in alcuni punti banale ma è riuscito subito ad riattivare la situazione.Ripeto è stupendo ma soprattutto insegna tante tante cose.Darei oro per poter fare una lezione con lei.Credo che sia uno dei più bravi scrittori che abbia mai letto.Complimenti e soprattutto non abbandoni mai il lavoro di insegnante per dedicarsi totalmente ai libri perchè la scuola ti insegna tante cose e tu con questi due lavori sei uno scrittore ancora più interessante.Complimenti.
Sperando che legga questo post,spero mi risponda ma so che sarà difficile.Un bacione grande scrittore =)
Grazie per le tue parole, Francesca. Continuerò a insegnare e a scrivere. Il cammino è ancora lungo…
Ho “attraversato” l’adolescenza più volte: la mia e quella dei miei due figli. L’ho sofferta, in entrambi i casi, con modalità diverse e molto umanamente l’ho anche amata. Bellissimo, quindi, il tuo libro che vuole così bene a questo tempo la cui durata si allunga sempre più in avanti. Bellissimo anche l’appassionato inno alla lettura, entusiasta e istintivo da una parte, saggio quanto basta per dare a questa esperienza la giusta misura.
Per quanto il tuo primo libro mi si piaciuto molto, trovo questo decisamente più avvincente e, per un secondo libro, non è sempre facile.
Mi piacerà godermi il terzo…
Grazie, Giusi!
Ah, dimenticavo, sono siciliana e nonna Teresa me la sono goduta tutta, proberbio per proverbio, nella sua quasi totale sovrapponibilità con la nonna mia!
Un libro davvero speciale, che lascia il segno. Accomuna tanti ragazzi, alcuni proprio per la situazione familiare, ma tutti sono in qualche modo interessati nella storia. Un libro che scava in fondo alle emozioni, alle sensazioni, e che sembra fatto a posta per gli adolescenti. Insomma, io da quindicenne mi sono chiesta cosa davvero posso fare per mettere in pratica ciò che imparo, anche sui libri. Mi sono chiesta, soprattutto, cosa posso fare io, ancora piccola, per cambiare qualcosa. Margherita l’ha cambiato. Il personaggio di Giulio, è sinceramente il mio preferito. Leggere il libro “Cose che nessuno sa” è stato come vedere una serie di diapositive scorrere, create dalla mia immaginazione sotto la guida dello scrittore.
Chissà che bellissima esperienza averlo come insegnante di lettere, con tutta quella passione da lui descritta per l’Epica…
Grazie, Ali!
Caro prof,
leggendo i suoi libri tutti d’un fiato, non ho potuto fare a meno di chiedermi quanto sarebbe bello poter avere lei come insegnante. Leggendo Bianca come il latte, Rossa come il sangue, sono rimasta molto colpita dalla sensibilità del libro. Il sentimento che suscita maggiormente in me è la dolcezza. L’ho amato molto, ho evidenziato molte frasi e riempito le pagine di annotazioni, anche se non riuscivo a immedesimarmi nella storia, forse troppo diversa dalla mia vita. Appena uscito Cose che che nessuno sa, ovviamente sono corsa a comprarlo, e mi ha stupito se possibile ancora più del primo libro. Mi sono riconosciuta in quella massa di adolescenti indecisi, incompresi, che si vedono cadere il mondo addosso e non hanno intenzione di mostrarsi deboli, di far davvero capire “chi” sono in realtà. Un personaggio che sicuramente ho amato molto è il professore. L’ho ammirato, per quel suo rendere i libri la sua casa. Soprattutto, la cosa che mi colpisce è la passione con cui si dedica al suo insegnamento. La convinzione che da una massa di ragazzini inconcludenti si possa alla fin fine tirar fuori qualcosa di buono. Insegnarci a vivere, a essere migliori, a non arrendersi. Insegnarci ad avere un linguaggio forbito, ad alimentare il pensiero.
Leggendo, ho immaginato che descrivendo tanto minuziosamente il professore, lei stesse descrivendo u po’ se stesso… Non so se è davvero così, mi piacerebbe saperlo. A quanto ho capito, la mia scuola, un liceo della provincia di firenze, sta cercando di organizzare un incontro con lei. Crede che sarà possibile? Sarebbe davvero bellissimo poter assistere a una lezione dove si dimostra tanto amore e tanta fiducia nell’insegnare.
Complimenti, e tutta la mia ammirazione. Soprattutto, tutta la mia voglia di avere la sua stessa passione nei confronti del mio lavoro quando sarò grande.
Arrivederci,
Cassandra.
Cara Cassandra, ti auguro di realizzare tutti i tuoi Sogni più belli, ricordandoti che il sogno più grande è riuscire ad essere se stessi. Chissà che non ci si veda dalle tue parti…
BELLISSIMO E PROFONDO…TOCCA IL CUORE…PENSO CHE LEI SIA UNA BELLA PERSONA..UNA PERSONA CHE OLTRE ALLA TESTA SENTE IL CUORE .
Cato prof,
sono Marta e ho 11 anni. Mia zia solitamente mi regala per natale sempre dei libri. Qest’ anno però mi è arrivato un profumo perchè il libro che mi aveva scelto non aveva contenuti adatti a me. Io, da gran testardona che sono, ho preso la matita colorata in mano e ho iniziato a divorare il libro perchè in due giorni l’ avevo già finito. il 13 febbraio mi sono presentata in libreria del tutto ignara dell’ uscita del nuovo libro, e ho detto:<>
Mi si è presentato tra le manti un meraviglioso libro che, aimè, è stato divorato anche lui :D.
Spero che esca subitissimamente un nuovo libro
tua Marta
Grande, Marta!
A quando il prossimo libro?
Sono a lavoro…
Libro veramente stupendo! Complimentiii
..Grazie.Per me leggere è stato come ascoltare una conchiglia, al di la di lei e delle parole ed immergersi in quel mare pieno di insidie e bellezze. La vita è una e non bisogna nascondersi per paura,ma bisogna combattere alla ricerca di un pò di felicità che è linfa di vita.Grazie.
libro da leggere per forza…anche perchè la protagonista ha la mia stessa età!
Spero davvero che, come scritto nei ringraziamenti del suo ultimo capolavoro, leggerai (ti do del tu non perchè maleducato, ma perchè voglio parlare al suo cuore) tutti i commenti, anche se non hai tempo per rispondere a tutti. Ciò che hai scritto è vero. Autentico. Enigmatico. Grazie davvero anche per l’immagine che hai dato della Sicilia, la mia terra. grazie grazie grazie. Le auguro, un giorno, di essere presente nei libri di scuola che lei tanto ama. PS: sogno di diventare un prof di latino e greco proprio come lei!
Leggo tutto, Tano, come ho scritto. Non sempre riesco a rispondere purtroppo, ma a un conterraneo non si nega un abbraccio!
Ciao Alessandro
parto da Catania per incontrarti a Trento il 2 marzo prossimo. Ci sarai, vero? E parlerai del libro?
E’ uno dei libri più belli che abbia mai letto..è intenso,vero, porta alla luce i pensieri,le emozioni più profonde che spesso rimangono nascoste dentro i nostri cuori.L’ho letto in un periodo particolare della mia vita e mi ha guidato a cercare le risposte, a vedermi dentro..
Spesso ricerco dei passaggi,li rileggo e provo altre emozioni.Sarà un libro che terrò vicino a me per trovarvi altre risposte quando ne avrò bisogno..
Grazie mille Francesca. E’ bello sapere che il romanzo ti faccia compagnia
Ho letto e assaporato questo libro come non ho fatto mai con nessun altro.
Mi hanno colpito molte frasi, sopratutto questa: “Quattordicianni è volere tutto e niente allo stesso momento. Avere segreti inconfessabili e domande senza risposta. Odiare sè per odiare tutti.
Avere tutte le paure e nasconderle tutte, pur volendole dire tutte insieme, con mille bocche. Avere centomila maschere senza cambiare mai la faccia che ti ritrovi.
Avere un milione di sensi di colpa e dover scegliere a chi addossarli per non doverli portare tutti da sola.
Vuoi amare e non sai come si fa. Vuoi essere amata e non sai come si fa. Vuoi stare da sola e non sai come si fa. Vuoi un corpo da donna e non ce l’hai, e se il corpo diventa di donna non lo vuoi più.
Quattordicianni è fragilità e non sapere come si fa. Ci sono cose che nessuno spiega, ci sono cose che nessuno sa”
Ho quattordici anni anche io e il prossimo anno andrò al liceo. Queste parole le ho trovate uniche.
Grazie per le emozioni che mi ha dato con i suoi due libri.
Complimenti davvero…
Grazie a te, Sara, per avermi scritto.
ciao Alessandro.
Ho finito di leggere “Cose che nessuno sa” e ne sono rimasta entsiasta. Il mio libro è pieno di sottolineature di pensieri speciali.
Grazie.
Grazie perchè tutto quello che hai scritto è vero e autentico.
Grazie perchè mi hai ricordato che la vita è una e non bisogna scappare,o nascondersi per paura, ma combattere alla ricerca della gioia di vita.
Grazie perchè questo libro mia ha fatto capire che la bellezza c’è in ogni cosa,anche nella più piccola.
Ti voglio chiedere una cosa,se mi puoi spiegare questa frase del libro: Tutti desiderano sentirsi dire “ti amo,ma non tutti hanno il coraggio di accettare che sia un altro a dirti “voglio che tu sia”.
Ne ho dato una mia interpetazione,ma vorrei sapere la tua.
Sperando in tua risposta.
grazie,Francesca.
Cara Francesca, dimmi prima la tua. Sono curioso.
a tutti piace sentirsi dire ti amo,ma non tutti riescono ad accettare che l’altro ci dica “voglio che tu sia”. voglio che tu sia felice veramente,indipendentemente da me.
ti faccio l’esempio della situazione in cui mi sono trovata.
amavo,e amo ancora il mio ex ragazzo. volevo che anche lui mi amasse, me lo ripetesse e me lo dimostrasse.
ma quando mi ha lasciata dicendomi che non provava più niente per me,e che avrebbe voluto che io fossi felice veramente,io non sono riuscita a capirlo.
mentre quello che lui vuole per me,è veramente la mia felicità. se dico di amarlo dovrei riuscire ad accettare il fatto che lui è felice con un’altra ragazza. ma non ci riesco. e l’amore è volere il bene dell’altra persona. dire il “voglio che tu sia”.
adesso aspetto la tua 🙂
Caro prof. D’Avenia,
siamo sempre noi, la classe III A del Liceo Scientifico “F.Cassola” di Ferrandina (MT). Nonostante la sua negligenza nel rispondere alle nostre precedenti domande, noi imperterriti, come Margherita, non ci fermiamo davanti agli ostacoli e le poniamo altre domande in merito al suo secondo libro: “Cose che nessuno sa”.
1)Come mai ha intitolato in questo modo il suo libro?
2)In questo libro vi è la presenza di un professore molto simile alla figura presente nella precedente storia “Bianca come il latte, rossa come il sangue”. Volevamo sapere se questo personaggio è basato su di lei o se lei immagina solamente il professore ideale e i suoi comportamenti.
3)Lei considera i libri capaci di aiutare un uomo nella sua vita?
Cordiali saluti da tutti noi ragazzi e dalla prof. Mariangela Meligeni!!
Cari ragazzi, mi spiace mi siano sfuggite le vostre domande. Eccomi qua.
1) Il titolo nasce dalle numerose domande che mi hanno mandato i lettori del mio primo libro o che i ragazzi mi pongono durante gli incontri. Spesso sono domande a cui non ho risposta. Riguardano la morte, il dolore, Dio. Così dentro di me è maturato questo ritornello: Sono cose che nessuno sa.
2) Il professore del secondo libro è diverso dal Sognatore. Il Sognatore è un idealista con i piedi per terra. Il professore di Cose che nessuno sa si nasconde dietro la letteratura per paura di vivere. Non è un professore ideale, è un uomo con le sue fragilità che deve imparare ad affrontare. In qualcosa mi assomigliano entrambi.
3) Se non fosse così perché scriverli? Scrivere è un modo di amare: amare i propri personaggi, amare la bellezza, amare i propri lettori.
Caro Alessandro,
anche io sono una ragazza in piena età adolescenziale.
Ho appena finito di leggere ”cose che nessuno sa”.. Mi è sembrato un libro a dir poco favoloso, che ha rispecchiato interamente tutte le situazioni che in questa età così difficile, faticosamente sto affrontando. In questo periodo anche io mi son posta tante domande, non dico che tramite il libro ho risolto i miei problemi, ma finalmente sono riuscita a dare un senso al perchè dei miei dolori, e sono riuscita a spiegarmi perchè noi soffriamo ! Grazie, aspetto con ansia un tuo nuovo libro.. Emanuela 🙂
Sei troppo buona. Grazie, Emanuela.
Devi avere un cuore stupendo per scrivere un libro così bello!!Magari avessi anchio un professore come te…
Un modo per (ri) scoprirsi siciliana e (ri) innamorarsi della Sicilia che continua a bruciare dentro anche quando non lo sai…Per mettere insieme tristezza e felicità, insicurezze e desideri….Per stare in questo equilibrato squilibrio che è la vita con la ‘gioia di vivere’ e con la ricchezza delle “Cose che nessuno sa”.
Ho trovato questo libro davvero fantastico!
Avendo quattordici anni e facendo il liceo scientifico mi sono ritrovata molto nel personaggio di Margherita, tante emozioni che lei provava io le stavo provando con lei.
Complimenti, bellissimo libro.
Grazie,davvero!
Aspetto con ansia il prossimo!
…aspetto la tua interpretazione con tanta voglia di scoprire il significato che le hai attribuito tu!
P.s.
Sotto ti ho scritto la mia!
Ho letto tutto d’un fiato il tuo libro, ho pianto tanto, non leggevo un libro così ricco di emozioni da tempo… grazie per le mie lacrime.
Salve prof! (ormai mi sembra che la chiamino tutti cosí) Prima di tutto, scusarmi per tutti gli errori ortografici che ci sono fin adesso o che ci saranno, sono spagnola e il mio italiano scritto non è ancora stupendo.
Volevo solo dirle che sto leggendo ( sono arrivata fino alla metà) il suo libro “Cose che nessuno sa” e sono molto appasionata da quello che ho letto fino al momento, visto che era un po¡’ di tempo che non cadeva fra le mie mani niente in italiano che mi prendesse tantissimo.
Immagino che anch’io mi identifico un po’ co i temi e i personaggi ( sono anch’io prof al liceo da pochi anni).
Enhorabuena!! Non vedo l’ora di finirlo ma allo stesso tempo ho paura, penso che senza questi personaggi mi sentirò un po’ orfana quando avrò finito, proprio come il prof del libro!
Tanti saluti
Cara Mafalda, potrai leggerlo in spagnolo ad aprile. Lo pubblicherà Grijalbo. Muchas gracias! Encantado!
so che non ti occupi personalmente degli incontri… ma sappi che la Puglia ti aspetta a braccia aperte! 🙂
Spero sia contento!Li auguro un grande successo! Comunque preferisco leggerlo in italiano: con la traduzione spesso si perdono sfumatture, ci sono giochi e metafore difficili da tradurre… poi la sua prosa fluisce, scorre bene ed e molto naturale!!! Per quando una visita in Spagna?
Spero presto!
Prof, ho appena finito il libro. Non riesco a descrivere tutte le emozioni provate. Ho quattordici anni, e sto frequentando il primo liceo. Il mio secondo nome è Margherita. Perla. Come posso non immedesimarmi nella storia di Margherita?! E’ spettacolare il modo in cui riesci a colmare le pagine di pensieri profondi, articolati. Ogni pagina ricca di metafore e belle parole riesce a farmi distinguere tutte le emozioni che provo, a causa di questo periodo così difficile: l’adolescenza. Vorrei ringraziarti con tutto il cuore. Dopo aver amato entrambi i tuoi libri, attendo il prossimo impaziente.
Grazie, cara Giulia.
Buonasera ,
ho finito proprio oggi di leggere ” Cose che nessuno sa ” . Il libro mi è piaciuto moltissimo , come ha detto lei nel finale : spero che nel leggere la storia , proviate più amore per la vita ! , condivido pienamente , in quanto la maggior parte delle persone non è capace di apprezzare il valore della VITA . Io combatto tutti i giorni con una disabilità grave la sclerosi multipla , non è facile , ma dopo essermi ammalata , ho saputo cogliere i lati positivi , scovandoli dentro di me , soprattutto non fare mai mancare il sorriso nella mia esistenza …… Un abbraccio !!!!
Grazie, Teresa, non dimenticare mai quello che hai scritto!
Caro prof, “Cose che nessuno sa” mi fa compagnia da qualche mese e proprio ieri sera ho letto l’ultima pagina. Da brava divoratrice di libri ho deciso stavolta di non aggredire ma di assaporare, facendo sedimentare in me ogni sensazione, ogni riflessione, ogni emozione che la lettura mi ha suscitato. E ho pianto tanto, come mai mi era successo con un libro. Ho riletto tanti passi, ho lasciato che le tue parole “mi leggessero e mi ferissero” mentre le descrizioni dei paesaggi esterni e dell’anima mi hanno stupita come una poesia. Grazie, volevo solo dirtelo. Al prossimo libro 😉
Bello è per me sapere che il libro ti ha accompagnato come una dolce melodia di sottofondo. Grazie!
Salve caro prof, o forse dovrei chiamarla sognatore?
salve sognatore.
volevo ringraziarla, per tutto ciò che scrive. Per ciò che mi ha fatto provare, e per quello che ancora proverò nel leggere un suo libro.
Ho 14 anni, e il mio sogno più grande è scrivere. E’ una passione che porto avanti da tempo ormai, e in molti mi dicono che sono “brava”.
Sa dove trovo l’ispirazione? nei suoi libri.
Più di una volta, mentre scrivevo mi mancava un passaggio, una metafora, un sentimento da scrivere tra le righe. Ho preso uno dei suoi libri, ho aperto una pagina a caso e l’ho riletta. L’ho studiata, e da lì è rinata la mia ispirazione.
Volevo anche ringraziarla, per aver scritto la mia storia.
Io sono come Margherita, la mia storia è come la sua.
Non ho più un padre, mi ha abbandonato, ed io ho provato a cercarlo. Solo che il finale è andato diversamente, lei riesce a sistemare le cose, io no. Io ancora oggi mi ritrovo senza una parte importante di me.
Ma grazie ai SUOI libri, riesco a sorridere.
Tempo fa ho scritto un tema su “Cose che nessuno sa”, ed il prof leggendolo alla classe, ha pianto.
Devo ringraziare lei, per darmi l’ispirazione e l’amore per lo scrivere.
Probabilmente verrò l’11 Maggio al salone del libro di Torino, e spero di riuscire ad ottenere un suo autografo sul mio libro.
Spero di incontrarla per ringraziarla di persona per tutto ciò che incoscientamente fa per me.
Con questo concludo. -Una sognatrice.
Allora a presto!
A quando il prossimo libro? aspetto con ansia.
Caro prof,
che dire, i tuoi libri sono stati i più belli che abbia mai letto. Beh con i miei quattordici anni non è che ne abbia letti così tanti, ma tra tutti, questi sono i migliori!
Mi sono immedesimata nei personaggi, ho pianto con loro, ho gioito con loro…Ho divorato questi due libri in una settimana!Volevo capirne ogni piccolo passaggio, ma quando ho iniziato, non ho potuto far a meno di continuare.
Il libro “Bianca come il latte, rossa come il sangue” è stato la mia vita per due interi pomeriggi! Quando lo leggevo, dimenticavo ogni problema, ogni paura…
Ho sognato con Leo, ho sperato per Beatrice, nonostante sapessi il finale…Quando finii di leggerlo, lo avrei letto altre mille volte, fingendo di non sapere nulla, e sognando di nuovo, immaginando ancora una volta il volto di Beatrice.Finito di leggere corsi al Pc per dare un occhiata al tuo blog. E li, seppi l’esistenza di un altro libro, “Cose che nessuno sa”.
Il libro più bella che abbia mai letto!
In questo mi ci sono immedesimata particolarmente,forse perchè la protagonista ha la mia stessa età, o forse perchè abbiamo qualcos’altro in comune…La perdita di un padre…Secondo me è per questo che sono affezionata così tanto a questo libro! Perchè sono come Margherita…
Perchè dovrei far lo stesso, ma come… Questo è solo un libro, non posso farlo!Sinceramente, quando lessi che era praticamente frutto dell’immaginazione, ci sono rimasta male.. Avrei voluto qualcuno che realmente avesse fatto tutto questo, che avesse il coraggio di Margherita!
Vorrei avere il suo stesso coraggio,vorrei essere amata come Leo ama Beatrice, un prof come il mitico sognatore…
DElle amiche come Marta, o Silvia.
Spero che un giorno tutto questo accada!
Ma fino ad allora rileggerò questi due libri, e so che mi daranno la forza per affrontare tutto,
come Margherita…
Grazie!
Una tua piccola ammiratrice.
Grazie, cara Aurora. Sono felice di averti dato forza e gioia attraverso le mie “piccole” parole.
Caro Prof. I tuoi libri sono meravigliosi e la bellezza che ne posso scoprire io non è quella di un ragazzo che le vive poichè ha l’età dei protagonisti..ma di un giovane adulto che capisce le parole perchè scritte da un coetaneo quale tu sei…Semplicemente meravigliosa la tua visione del mondo..in cui molto mi rispecchio,benchè faccia una professione ben diversa dalla tua,il medico,ma che comunque raccoglie spesso la profondità del mondo derivante dal pathos delle persone…complimenti! Continuerò a leggerti…
Grazie, Ilaria!
buongiorno professore,
ho terminato di leggere il tuo libro , travolto dalle emozioni dalla commozione dalla nostaalgia. sono un padre di una 15enne e di un 13enne, marito non fedele che in questi ultimi tre anni ha stravolto la vita di tutti i suoi affetti e la sua.
ho etto come vedere allo specchio un quotidiano da cui con fatica cerco di uscire per riprendere quel percorso in equilibrio sul filo con i miei cari.nella mia situazione manca la nonna, possente e potente nella sua saggezza, ma ho martina che come margherita ha un coraggio da leonessa e si è affacciata alla vita con la voglia di viverla, per lei e per tutti noi le sarò vicino per un appoggio ma anche per condividerne le gioie. saluti
Grazie per quello che hai scritto, Flac. Ti sono vicino in questo faticoso passaggio della tua vita.
Mi hai insegnato a leggere.
Grazie Prof.
V.
quello che sogno, è la forza di Margherita, la semplicità del suo fratellino e la spensieratezza di Marta… questo libro ti da tanta energia r forza per capire che nulla è impossibile. scorrendo pagina dopo pagina i brividi mi scorrevano sulla pelle. Professore, con i suoi libri ho riscoperto il piacere di leggetre, di entrare in un libro e quando è finito scorrere le pagine e sentire quell’odore che solo i libri hanno e che ti fa rivivere i momenti che passavi leggendolo. non ho veramente parole per esprimere le mie emozioni, ho sempre fatto fatica ad esprimermi… ma questo è un altro discorso. questo libro l’ho letto mentre frequentavo il primo anno di liceo proprio come Margherita e mi sono resa conto che molte paure erano le stesse, grazie perchè con Margherita mi ha dato la forza di lottare e di voler arrivare dritta al mio obbiettivo. grazie di cuore, con stima e riconoscimento. elena 🙂
Ciao, avevo comprato il tuo libro dopo Natale, è rimasto sul comodino fino a sabato mattina. Generalmente divoro i libri nuovi, ma ho passato un brutto momento, poca salute, tante bastonate al lavoro, poca energia per fare altro che rotolarmi nella mia insoddisfazione. Poi sabato, più per noia che per piacere, l’ho iniziato. E volevo dirti grazie, per tre giorni non ho pensato alle mie sfighe, ho sorriso a mio marito, ho ricordato con nostalgia i giorni del mio liceo. Grazie, grazie, grazie! E domani vado a comprare il tuo primo libro. 🙂
E cosa c’è di più bello di fare un lettore felice con le proprie parole? Grazie, Eli. Un augurio per il tuo futuro!
Grazie,Prof.
Per tutte le emozioni che le tue parole mi fanno e mi hanno fatto provare.
Sei meraviglioso. Avercelo un professore così!
Grazie mille,un grazie che proviene dalla settima porticina del cuore.
Ho letto il primo libro e ho appena letto il prologo di “cose che nessuno sa”. Sono solita mettere un’orecchietta alle pagine che contengono belle frasi, ma leggendo queste pochissime pagine mi sono trovata in difficoltà. In una pagina entrambe le facciate contenevano delle bellissime parole e non sapevo da che parte girare l’orecchietta. Può sembrare stupido, ma per una giovane ragazza come me che ama profondamente scrivere e che vuole fare della propria vita un libro, la cosa mi ha emozionata. Prendo lei come esempio, perchè sa rendere più affascinanti le più semplici cose con l’uso delle parole. Spesso mi chiedo come fa a scrivere così bene ma la verità è che non ci sono regole per scrivere come lei sa fare, non è da tutti. Sono cose che nessuno sa.
Grazie, Giulia!
CIAO ALESSANDRO SONO SARA DELLA SCUOLA OLIVER TWIST, VOLEVO SOLO DIRTI CHE NON L’HO ANCORA LETTO, MA LO LEGGERò AL PIù PRESTO PERCHè SPERO CHE SIA BELLO
A PRESTO SARA
Caro prof, ho letto il suo libro e l’ho trovato fantastico, mi ha fatto commuovere ed emozionare e aspettato trepidante un nuovo libro.
Nell’attesa volevo chiederle una cosa.
Io ho un problema con una mia compagna, non siamo andate mai molto d’accordo,ma è un periodo che io la lascio stare, non le parlo e on la infastidisco in alcun modo (nel senso che non faccio niente che le dia fastidio) però lei mi parla male alle spalle e mi sta mettendo la classe contro tanto che sto perdenti tutti gli amici. Cosa posso fare?
Grazie mille per il suo tempi e scusi se la domanda non c’entra con il libro, ma spero mi possa dare una mano.
Caro Anonimo. Puoi leggere Bianca come il latte, rossa come il sangue. Si parla anche del tuo problema. L’unica maniera è vedersi a tu per tu fuori da scuola. E provare a chiarirsi. Coraggio!
Grazie mille.
Il libro l ho già letto e con questa persona ho provato spesso a parlare, ma in faccia mi dice una cosa, poi ne fa un’altra
ciao Alessandro sono Sara della oliver twister volevo ringraziarti per l’incontro che avevi fatto nella nostra scuola, volevo anche dirti che sei il mio autore preferito perchè mi hai cambiato la vita quel giono, mi hai reso felice
spero che torni ha trovarci baci Sara
Salve Prof!
Che dire!? Sicuramente le mie parole sono niente in confronto alle sue.
Ho 16 anni e leggo i libri solo se mi appassionano veramente e se sono di autori famosi.
Un giorno stavo in libreria e vedo questa ragazza bianca con i capelli rossi su una copertina. Mi ha subito affascinato, ho letto immediatamente la trama e l’ho trovata molto romantica. Adoro i libri romantici.
Mentre lo leggevo pensavo seriamente che Beatrice si salvasse, con mio enorme dispiacere non ce l’ha fatta.
Comunque, casualmente mentre leggevo Bianca come il latte rossa come il sangue, mia madre leggeva Cose che nessuno sa, regalatole da un amico.
Appena ho scoperto che era dello stesso autore, ho messo fretta a mia madre, in modo da poterlo leggere io.
Ora lo sto leggendo, sto a poco più della metà.
Trovo che lei sappia veramente capire i ragazzi, o meglio, gli ADOLESCENTI.
Questi libri mi stanno aiutando a crescere, grazie; ad avercelo un prof così!
Grazie di tutto, prof!
Grazie, Arianna. Onorato per le tue parole.
Ormai il fatto che oggi tutti scrivano mi ha reso scettica, perchè troppo spesso si rischia di imbattersi in libri vuoti, scritti solo per scopo commerciale. Per fortuna mi sono sentita attratta dal suo “Bianca come il latte rossa come il sangue” non appena uscito e non me ne sono pentita e ho finito “Cose che nessuno sa” 10 minuti fa. E’ stato come lasciare un sorta di amico fatto di carta e inchiostro. Ho deciso di scrivere perchè mi piace far sapere che ciò che si fa è apprezzato. La ringrazio, non solo per aver provato a comprendere i problemi adolescenziali (cosa che non tutti i professori fanno) ma anche di aver accompagnato parte delle mie giornate, perchè io trovo che un libro sia veramente come una sorta di amico. In grado di farti ridere, piangere, riflettere, anche solo di tenerti compagnia. Continui così, un saluto!
Grazia a te, Ale, per avermi letto e scritto.
Leggo di tutto, e per caso una collega mi ha messo tra le mani il tuo
romanzo d’esordio.
L’ho letto tutto d’un fiato tra il viaggio in treno del venerdì
pomeriggio e quello di ritorno del lunedì mattina. Mi è piaciuto,
molto.
Poi in libreria ho preso tra le mani il tuo secondo romanzo, stavolta
è stata una scelta consapevole. Sono io che ho scelto il tuo libro, e
non lui che ha scelto me.
Ed è stata una scelta bellissima, soprendente e bellissima.
Ero diffidente, lo leggevo aspettando il momento di essere delusa,
aspettavo con ansia una qualsiasi cosa che mi avesse fatto dire “beh,
il primo libro è tutt’altra cosa, come sempre”.
Chissà perchè le cose che conosciamo ci sembrano sempre le più
scontate, le più facili. Chissà perchè ci stupisce meno se un
“secondo” libro ci delude, quasi come se per forza debba essere così.
E invece mi ha stupito, mi hai stupito Alessandro, ed ogni volta che
qualcuno o qualcosa mi stupisce, per me è un grande dono.
Chi smette di stupirsi smette di sognare, e per un’eterna sognatrice
come me questo è impensabile.
Quindi grazie di avermi emozionato molto più che con il tuo primo romanzo.
Cose che nessuno sa è un libro intenso, vero, vivo. Emozionante.
Grazie, Ale. Occhi sempre aperti, a lasciarsi stupire.
Molto bello! Mi sono innamorato, molto bello…ora, in questo periodo, non mi interessa nient’altro che leggere questo libro. Io spero solamente che questo libro mi rimanga nel cuore per sempre. Di questo libro farò pubblicità.
CIAO MITICO D’AVENIA
Grazie, Edo.
Caro prof, sono una semplice ragazzina di quindici anni, al terzo anno del classico, che si è ritrovata a leggere entrambi i tuoi libri grazie alla propria prof di italiano, e che è stata costretta a fare altrettante recensioni (ma questo non c’entra) Io leggo di tutto, ho una libreria enorme a casa e fin da piccola divoro classici su classici semplicemente per il puro piacere di leggere, ma non ero mai riuscita ad identificarmi in qualcuno cosi tanto come invece è accaduto con Margherita in Cose che nessuno sa..sarà perchè scrivi benissimo, e sei capace di parlare direttamente al cuore di noi adolescenti, e vorrei ringraziarti per questo 🙂 sono terribilmente e costantemente in crisi, ma ho la fortuna di avere tante Martine accanto a me che mi insegnano ogni giorno che passa ad apprezzare la vita,e grazie al tuo libro ho capito che tutto ciò che ci sta intorno vale la pena di essere apprezzato e vissuto, non importa quante prove o problemi tu abbia davanti. Grazie 🙂 aspetto il tuo prossimo libro, così lo propongo in classe!
Grazie, Gaia.
Salve, sono Anna. Frequento il primo anno di liceo classico. Ho letto entrambi i suoi libri, nel giro di pochi giorni. Sa, da grande voglio diventare una scrittrice, proprio come lei 🙂 Già scrivo. Passo notti intere a scrivere. Dicono che io scriva bene, ma nessuno legge mai niente di mio. Mi sento una specie d’incompresa. Scrivevo sul dolore, su quanto io ne abbia passato e ne stia passando. Mi stupivo, perchè riuscivo solo a scrivere sulle lacrime, sulla sofferenza, su quei tipi di dolore che non si lavano via con acqua calda, bisogna sfregare forte. Ma i segni restano lì, ugualmente. I segni del dolore. Indelebili. “Cose che nessuno sa”, m’ha aperto gli occhi. Sa, ora credo ancora in qualcosa. Anche se non so bene cosa. Anch’io sto aspettando il mio Ulisse, e il suo ritorno ad Itaca. Questo è grazie a Lei. Grazie, Alessandro!
Grazie alla mia prof. di italiano ho letto tutti due i suoi fantastici libri. Mi sono emozionata e non trovo una minima imperfezione in essi. Ho scoperto e imparato tante cose che forse senza il suo aiuto non avrei mai saputo. Mi rispecchio nei suoi personaggi. Lei sa capire benissimo gli adolescenti. GRAZIE! Ho riletto più volte i suoi libri stupendi perchè mi colpiscono veramente nel profondo del cuore. Grazie ancora! E continua così.. Non vedo l’ora di vedere il film, e magari poterla avere un giorno in classe! Sarebbe fantastico :’)
Grazie, Sara. A presto
Salve,prof…
Ho quasi 16 anni e vivo a Venezia.Ho letto i suoi 2 libri e sono FANTASTICI!!!Mi rispecchiano entrambi…tutti i problemi di Margeherita e tutti i problrmi di Leo…
E,sa una cosa,io (ho un cane e uscendo a spasso con lui)ho incontrato un professore che insegna latino…Ogni volta che lo vedo il mio cuore inizia ad andare a 1000.
Mi piace il suo modo di parlare e di lei mi piace il modo in cui scrive e in cui affronta i problemi(almeno nei libri!).
Spero che lei scriva degli altri libri,professore!!
A presto
Alice <3
Ti ringrazio per il “cuore” e “l’anima” che hai messo nel scrivere il tuo secondo libro. Dirti che mi è piaciuto mi sembra banale…mi ha fatto riflettere sul significato dell’amore…dell’amore verso i figli, verso il marito… grazie perchè il tuo libro mi ha fatto muovere dei passi in avanti..l’amore è come la fede: “se si resta fermi si torna indietro”, occorre sempre fare passi avanti, mettersi in discussione…grazie perchè mi hai aiutato in questo, mi hai aiutato a pulire dalla polvere il mio cuore e a guardare alla quotidianità con più entusiasmo e gratitudine. grazie alessandro….mi sei entrato nel cuore e vi resterai per sempre. con riconoscenza. Maura
Grazie a te, Maura, per le tue belle parole.
Buongiorno,
sono francesa e ho letto il suo libro. mi è piaciuto tanto e sto per leggere l’altro libro. Ho 18 anni e qualche volta penso ai momenti della mia adolescenza, e la protagonista sembra essere vera.
Non so se il mio italiano è bene ma grazie per tutto.
Ho una domanda qualcuno può farmi una piccola lista dei personaggi con i loro ruoli perché faccio un piccolo riassunto di tutti i libri che leggo e non sono capace di fare i ruoli di questi personaggi in italiano. grazie.
Emma
salve prof
ho scoperto da poco questo sito ma volevo davvero ringraziarla per i suoi libri che ho “divorato”… non sono molto brava a scrivere ma davvero “cose che nessuno sa” mi ha fatto commuovere e mi ha dato la speranza di poter trovare un giorno un ragazzo che sappia amarmi e proteggermi come Giulio…
GRAZIE PROF!!!
prof prof prof!!! ma come fai? come fai a ricordarti ancora così bene cosa frulla per la testa di noi giovani? (non per dire che sei vecchio eh! 😉 ). ma soprattutto come fai a trasmetterlo così? ti ho conosciuto seguendo il tuo intervento all’Università del Dialogo del SERMIG di Torino e mi hai lesciato dentro qualcosa di indescrivibile. e mi sono catapultata a leggere i tuoi libri: leggere? DIVORARE!!! Cose Che Nessuno Sa mi ha colpita davvero moltissimo e qualche giorno fa mi è arrivata, grazie a mia zia, la copia con la tua dedica. Quindi un doppio grazie!!!!! 😀
Grazie a te, Elena.
Sono un’animatrice salesiana e una studentessa di 21 anni,ho avuto la gioia di ascoltarti al forum del MGS a Loreto.Dopo l’indimenticabile primo libro,ieri sera ho finito con passione e trepidazione “Cose che nessuno sa”.Sentivo di far parte anche io di quel viaggio,in un mare di emozioni,di parole e di silenzi,di perché senza tempo.Mi coinvolge tutto ciò che ha i giovani come protagonosti e amo la cultura classica:un’armonia perfetta nelle tue storie.Grazie di cuore
Grazie, Chiara.
Eccoli lì, nero su bianco: i miei “quattordicianni”. Mentre leggevo quelle righe mi sono accorta che stavo leggendo me stessa quasi sei anni fa. Che insieme di emozioni! Quante domande, quanti dubbi, quanti pianti! Poi il turbine di pensieri che si è generato dalla lettura mi ha riportato alla melodia di “Let it be” ascoltata durante una sera estiva a Praga in compagnia di mio papà. Allora ho capito che nella vita le piccole e grandi gioie mi aiuteranno sempre a superare tutte le incertezze che si presenterano ogni giorno e che, comunque sia, “there will be an answer, let it be…”.
Grazie al suo romanzo, Alessandro, come lei si augurava nei ringraziamenti, credo che la vita sorrida un pò di più, anzi, ne sono certa.
P.S.: ho trovato migliore questo romanzo rispetto al precedente, cotinui così!!!
Grazie Prof!Grazie perchè attraverso i suoi due romanzi, questo in particolare, mi ha regalato degli insegnamenti che difficilmente dimenticherò. Il primo libro l’ho letto per caso, mi è stato regalato da un’amica. Leggere mi piace moltissimo e infatti ho letto svariati romanzi di ogni genere…ma raramente questi mi hanno coinvolta, appassionata e commossa dalla prima all’ultima pagina come i suoi. Leggerli è stata una grande emozione, perchè in ognuno dei personaggi di entrambi i libri ho trovato un po’ di me stessa, anch’io adolescente di 16 anni.Spero, senza voler essere sgarbata, che lei abbia in progetto altri libri per il futuro.Complimenti davvero!
Grazie
Ma certo, cara Giulia. Se avrò forze e ispirazione scriverò per tutto il tempo che mi sarà dato in questa vita.
Anche a 43 anni è necessario immergersi sempre nel mare della vita e tornare a cercare la perla preziosa per la quale vale la pena vendere tutto e partire. Sono dolcemente ferito dal tuo libro, che ho appena terminato. Con il cuore commosso e mosso a riprendere l’avventura non ho parole per ringraziarti.
Grazie a te, Andrea, per avermi scritto.
Ho 47 anni e 2 figli (un maschio di 16 e una ragazzina di 11) e sono un’appassionata lettrice.
Ho finito ieri di leggere ‘Cose che nessuno sa’.
Ho finito con un pianto irrefrenabile di gioia e di dolore, di felicità e di tristezza, di amaro e di dolce. Grazie Alessandro per tutto quello che mi hai trasmesso, sui figli adolescenti, sull’amore coniugale, sulla figura dei nonni, sull’intramontabilità della cultura classica, ma soprattutto grazie per avermi ‘ferito’ il cuore: porterò sempre con me queste indimenticabili figure che mi fanno amare di più la vita ed essere un pò più misercodiosa verso gli altri.
p.s. Aspetto ansiosa il prossimo libro; mi è piaciuto molto anche il primo.
Grazie, Daniela. Auguri a te e alla tua famiglia.
caro prof,
ho scoperto “Cose che nessuno sa” grazie alla mia compagnia di banco che, tra una lezione e l’altra, lo tirava fuori da sotto il banco e iniziava a divorare una pagina dopo l’altra, senza accorgersi di quello che accadeva intorno… un giorno me lo ha dato per farmelo leggere, dicendomi che mi sarebbe piaciuto tantissimo… aveva ragione!! Sono sempre stata una divoratrice di libri, ma questo devo dire che li ha superati tutti: mi sono commossa, emozionata e in alcuni punti anche estraniata dalla realtà a tal punto che leggevo una pagina dopo l’altra senza accorgermi che passavano delle ore… GRAZIE MILLE!!!!:-):-)
Bello “estraniarsi” per un libro. Grazie, Bea.
caro prof, a quando il prossimo libro? ne ho bisogno, davvero.
Con tutta la mia sincerità ti volevo comunicare che ho trovato questo libro semplicemente straordinario.
Ritengo che sia “adatto” a tutte le età, e collocabile in tutti i secoli!(anzi lo conserverò con amore per i miei figli!!)
hai racchioso in un romanzo il vortice dei sentimenti dell’amore,per tutte le sfumature dell’età nella vita. la fine del libro mi ha fatto commuovere riempendo la mia anima di sentimenti unici, e di perle preziose che conserverò.
attendo con ansia l’uscita di un prossimo libro, nel quale so gia che non sbaglierai!
fede 85
Ciao Alessandro,
la mia prof. di Italiano quest’anno mi ha dato da leggere prima “Bianca come il latte rossa come il sangue”, poi “cose che nessuno sa”. Il primo l’ho letto tutto d’un fiato, ma il secondo, arrivata al VI capitolo, l’ho lasciato. Adesso all’inizio delle vacanze l’ho letto tutto per intero e vi ho trovato frasi vere per me ma che io non sarei riuscita a dire. Non ho capito eprò il senso di una frase: “Amore è ciò per cui i liberi divengono prigionieri e i prigionieri librei”. Vorrei che tu mi aiutassi a capire questa frase. Aspetto con ansia la tua risposta.
Ho divorato “Cose che nessuno sa” e volevo ringraziarla per avermi donato un’altra meravigliosa storia
in cui vale la pena catapultarsi, un altro “amico” da amare che mi ha tenuto compagnia, che è stato in grado di farmi allontanare dalla realtà, farmi ridere, piangere, vivere, che mi ha segnato e trasmesso tanto 🙂
Farò come Giulio.. mi metterò sempre in gioco, sbaglierò i rigori ma almeno proverò a tirarli..
mi sento come Margherita invasa dalla gioia di vivere,
mi sento il “lettore” che grazie a queste pagine continuerà ad amare la vita (anche un pò di più),
comprese le sue ombre, proprio come lei e quindi può e deve esserne soddisfatto.
Con tutto il rispetto e l’ammirazione..
io la adoro “Prof.”
Cara Sara, grazie per quello che dici. Non mi adorare però. Non ne vale la pena… Un abbraccio
Ciao,
sono Gabriella, ho 30 anni e faccio l’insegnante!!!!Ho letto il libro “Bianca come il latte Rossa come il sangue” per caso…in libreria sembrava che mi chiamasse…il titolo…la copertina…allora l’ho comprato…mi è piaciuto molto anche se alcuni passi richiamano un altro libro, di un giovanissimo scrittore bresciano, dal titolo “Amare è il contrario di amare”…lo conosce????
Non lo conosco, grazie per il consiglio.
Ciao Alessandro
Sono mamma di una ragazza di 16 anni, Giulia ed è grazie a lei che ti ho conosciuto … le tue storie fanno parte dei nostri discorsi, le tue storie sono le nostre storie, storie di una mamma, di una figlia, di un padre, di un fratello, di una nonna, di un’amica di un amore e di un “prof”, insomma il nostro vissuto,tutti i giorni, le nostre emozioni in ogni attimo.
ti avevo gia scritto per Bianca come il Latte ma non ho resistito a scriverti nuovamente dopo aver letto la storia di Margherita. Grazie per le emozioni che ci regali con le tue parole perche “solo le storie rendono le cose interessanti… ” Maria
Strano tipo, il Professore! Un po’ contraddittorio … Tanto geniale, creativo, originale, sicuro di sé, coraggioso, comunicativo … in classe, a lezione, con i suoi ragazzi, quanto timoroso, incerto, fragile nella sua vita privata/reale, nei rapporti con gli adulti. Tanto capace (pure involontariamente) di dare slancio alle vite degli altri, di risolverne i problemi, quanto incapace di “prendere lui il volo”. Però mi sta simpatico, mi piace quasi il suo rifugiarsi tra le pagine dei suoi autori preferiti, tra quelle parole che gli infondono sicurezza. Perché è umano! Credibile, forte e debole ad u tempo, come tutti. Non è vero, come dice Stella, che “prende prende ma non sa dare niente”! Mi unisco al tifo di Stella, nell’aspettativa che, a fine lettura, anche lui si fidi, si affidi, e trovi il coraggio di intraprendere “il viaggio che Atena gli aveva ispirato”.
“La bellezza nasce dal limite, sempre” … “Quando hai paura, è segno che la vita sta cominciando a darti del tu” …
E’ proprio vero: “I libri ci scelgono e gli autori diventano amici a cui vorremmo telefonare … per chiedere loro come fanno a conoscerci o dove hanno sentito la nostyra storia. Quella storia è uno specchio che ti sorprende a esclamare: questa è la mia, questo sono io, ma non avevo le parole per dirlo”.
Le frasi che ho citato sono la prova lampante di questa teoria (compresa la teoria stessa!): è l’esperienza che ripeto continuamente, nella lettura dei due libri e degli altricoli sul blog. Grazie, autore-amico, per avermi tolto le parole di bocca!
Grazie, Silvia.
Ho 14 anni, come Margherita, e sono rimasta stregata da “Cose che nessuno sa”, la storia è talmente bella che anche dopo averlo letto ho sempre continuato a riaprirlo per rivivere le emozioni che quelle pagine mi hanno trasmesso, un po’ come il professore che rovina per l’usura l’Odissea… e poi sono siciliana, dunque comprendevo alla perfezione le parole di nonna Teresa.
“Bianca come il latte, rossa come il sangue” lo comprerò oggi, e scommetto che sarà altrettanto bello!
🙂
Grazie,Professore,sono un ragazzo ventenne,adulo i classici,e debbo con franchigia,star prono al suo cospetto,perché i suoi libri son trascritti,in modo pressocché certosino e aleatorio.Leggere tutte quelle cornucopie di ornamenti sui termini e le loro radici è splendido,quanto raro.L’aletheia dei segreti adolescenziali,i primi amori,e la sinergia amore intra-familiari e dell’esosistema che circuita dintorno ai ragazzi nonché i loro più limitrofi parenti.Che dirle,mi son trangugiato il suo ultimo libro “Cose che nessuno sa”,semplicemente eccelso,come i greci dicevano un’edonè.A presto,continui ad avvincerci con le sue storie,alla prossima…
Ciao Alessandro.
Volevo solo farti sapere quanto il tuo ultimo libro sia stato travolgente ed eccezionale. Hai un modo di scrivere sbalorditivo! E’ talmente ricercato che dovrebbe risultare “complesso” ed, invece, è magistralmente reso semplice, come se si guardassero le emozioni ed i sentimenti in una fotografia… Ecco si, la tua scrittura è un’istantanea degli stati d’animo… che commuove ed emoziona come un’opera d’arte…
Valentina
“Bianca come il latte, rossa come il sangue” è un libro che mi ha totalmente cambiato la vita e il modo di vedere le cose.
Quello che un libro può fare ad una persona è qualcosa di straordinario.
Sono fortunati i suoi alunni ad avere una persona come lei, così vicino a quello che è il mondo dei ragazzi, alle nostro difficoltà, le nostre paure, non solo al nostro numero sul registro.
Grazie per tutto quello che, inconsapevolmente, ha fatto per me.
Con infinito affetto,
una ragazza alla ricerca del suo rosso. 🙂
Complimenti per entrambi i libri!Li ho letti uno dopo l’altro… Mi rispecchio molto nei personaggi che ha voluto descrivere. Grazie a lei ho iniziato ad amare la lettura. Sinceramente ” Bianca come il latte, rossa come il sangue” e “Cose che nessuno sa” sono stati due dei pochi libri che mi hanno sucitanto forti emozioni.Non vedo l’ora di leggere un altro suo libro. In bocca al lupo per i suo progetti!
P.s Ha intenzione di scrivere altri libri? Ha già in mente qualcosa? Aspetto con asia il suo prossimo libro..
”…..e dopo,arricchito dal tesoro che hai scoperto, a impiegarlo per costruire qualcosa nella tua vita e nel tuo cuore.” …..il vero senso di ogni buon libro che ha lo spessore di farti riflettere per essere pronti ad un cambiamento.
Grazie professore ho letto i tuoi due libri e ti sono veramente grata per le emozioni che mi hai regalato.
Riesci a mettere a nudo le emozioni fatte di domande, di dubbi, di desideri, che tutte le persona di ogni età provano e a farci riflettere sulla vita di ognuno di noi.
E ancora grazie per tutti i proverbi siciliani che hai citato!!! Sono una siciliana trasferita a Milano da 25 anni e sei riuscito a riportarmi indietro nel tempo della mia fanciullezza quando i vecchietti erano soliti parlare attraverso i proverbi. Rileggendoli ho valorizzato ancora di più quella saggezza sicula popolare che purtroppo una mentalità opportunista e lobbista fatta di potere e di gattopardismo riesce a distruggere o renderla di poco valore.
Mariella
28.7.2012
We are waiting, with great excitement, for your new book in Brazil, Alessandro. Congratulations on your beautiful literature!
I’m waiting for it too!
bellissimo,questo libro ,ho letto qusto libro in tre giorni,è una storia che ti entra nel cuore, e non vedi l’ora di sapere come andrà a finire.
ho appena finito di leggere questo libro così tutto d’un fiato. Iniziato perché come insegnante, sono stata attratta dal modo in cui il prof iniziava il nuovo anno, ho continuato piangendo vicino al letto di Margherita e ho finito con il fiato sospeso per il destino di ogni personaggio.
Grazie per il dono di queste pagine, mi hanno fatto sognare, pensare, rivalutare le piccole cose della quotidianità; complimenti per il suo lavoro e, da genovese, in particolare per la descrizione fantastica della mia città. Sono un po’ invidiosa di tutti quei ragazzi che la incontreranno sul loro cammino di studenti e come maestra spero di trasmettere l’amore per la vita e per le cose belle a tutti i miei alunni
Grazie Federica
Caro Alessandro,
Ho letto entrambi i tuoi libri, anche se in due periodi diversi della mia vita, e li ho trovati semplicemente straordinari.
“Bianca come il latte rossa come il sangue” è uno dei miei romanzi preferiti, l’ho letto due volte e ho pianto due volte. Mi ha insegnato quali sono davvero i valori della vita, come l’amore e il coraggio, per cui vale la pena combattere.
“Cose che nessuno sa” mi è piaciuto moltissimo, perchè avendo la stessa età della protagonosta ho capito appieno i suoi stati d’animo e il suo modo di vedere il mondo.
Sai Alessandro, anche io vorrei fare la scrittrice.
Purtroppo non so spiegarti quanto i libri siano importanti nella mia vita, temo non esistano parole. Mi hanno salvata dai momenti di tristezza e difficoltà, sono la luce di cui brilla ogni giorno la mia anima.
Scrivere è il lavoro più nobile che si possa fare. Per come la vedo io, significa donare il proprio cuore a colui che leggerà quelle pagine.
E tu ci sei riuscito benissimo.
Grazie di tutto.
Un forte abbraccio 🙂
grazie a te!
Un giorno di febbraio ero malata e a me non piace essere malata.non sapevo cosa fare.avrei potuto iniziare a leggere un libro che avevo a casa, ma una mia compagna di classe (che ha letto entrambi i libri) mi aveva detto che mi avrebbe imprestato uno dei due,che mi sarebbe piaciuto.cosi aspettavo di tornare a scuola per poterlo iniziare a leggere.questa mia amica non ama leggere, ma quando mi parlava di questi libri era entusiasta.l’ho letto e mi è piaciuto tantissimo. ho avuto paura.qualche volta invece sorridevo per le piccole cose che mi sollevavano e per la naturalezza con la quale a volte i personaggi agivano. le frasi piu belle e “intelligenti” le ho conservate e mi è dispiaciuto quando l’ho dovuto restituire. sono sicura che se tra 15 anni le rileggerò mi saranno ancora utili.
Arrileggerla
Grazie, Martina. Puoi leggere l’altro…
Prof,
forse ho trovato il mio Giulio. Ed è grazie a lei se l’ho scoperto in tempo per non farmi scappare l’occasione.
Ho divorato tutti e due i suoi libri e devo ammettere che li leggerei a tutte le ore.
La prego di pubblicarne uno nuovo al piu presto cosi potro cibarmi ancora della sua meravigliosa scrittura.
Perchè a 15 anni leggere capolavori come i suoi cambiano le persone.
A presto, una studentessa.
Ho appena terminato di leggere il suo secondo libro! Devo dire che anche questo come l’altro mi ha lasciato senza parole davvero, li ho divorati entrambi velocemente ma gustandomi ogni parola. Questo romanzo è davvero incredibile. E’ toccante ma non deprimente. Emozionante ma non stucchevole.Insomma il giusto equilibrio che fa arrivare questo libro al cuore di grandi e piccini, un capolavoro senza dubbio! Io personalmente mi sono ritrovata molto nelle paure di Margherita dato anche io l’anno scorso ho dovuto affrontare la prima liceo! Ti prego di continuare ad estasiarci con questi tuoi bellissimi romanzi!
Volevo dirle che mi sono piaciuti molto tutti e due i libri che ha scritto. In classe il professore li ha ha assegnati e io li ho letti con molto piacere. Hanno tutti e due una trama bellissima e commuovente (soprattutto il primo) e anche la descrizione e molto particolareggiata.
Quando uscirà il film di “Bianca come il latte rossa come il sangue”? un saluto…
Per ora ho letto solo “Bianca come il latte, Rossa come il sangue”
ed è diventato sin dalla prima parola il mio libro preferito.
Io ho solo 16 anni, e sto scrivendo (per dire) un libro, e sogno che qualcuno, se mai uscirà, leggendolo, prova quello che ho provato io leggendo il tuo.
Caro Prof,
Questo libro lo sto proprio leggendo ora… E’ molto bello e sicuramente lo rileggerò più volte, perché ora sono forse un po’ piccola (ho 13 anni). Anche se mi sento piccola per i suoi libri, mi piacciono molto. Sono contenta di averla “conosciuta” spero che scriverà altri libri così, perché sono delle lezioni sulla vita. La ringrazio molto. 😉
Benedetta
Ho appena terminato di leggere “Cose che nessuno sa”. Complimenti è semplicemente meraviglioso. Mi ha coinvolta in un mondo stupefacente tanto da piangere, forse perché ho la stessa età di Margherita, o forse perché perché mi chiamo come sua madre. Questo romanzo mi ha trasmesso veramente qualcosa di inspiegabilmente profondo e magnifico, che nessun altro libro mi aveva mai lasciato dentro.
Il più bel libro in assoluto che abbia mai letto.
Grazie per avere scritto questo capolavoro.
Complimenti complimenti e complimenti.libro fantastico,.inziato ieri e nn vedo l’ora arrivi questa sera x teminarlo ovviamente !!! leggo parecchio ma questo libro rimarra x sempre tra i miei preferiti. quasi quasi mi ha fatto venire voglia di riprendere in mano la tanto odiata ” odissea”.!! peccato nn aver trovato un insegnate cosi’ nel mio percorso scolastico!
LIBRO FANTASTICO aspetto con ansia il prox e domani vado il libreria x prendere il primo.Cordiali Saluti Silvia
Ho letto già “Bianca come il latte, rossa come il sangue” e sono rimasta allibita dalla bellezza di quel libro. Ora sto’ leggendo “cose che nessuno sa” e per ora stò provando nel leggerlo “un po’ più di amore per la vita e un po’ più di misericordia per l’uomo”.
Si può ritenere soddisfatto quanto vuole!
Grazie per le bellissime letture che mi ha offerto!
Salve, complimenti davvero per il libro mi ha molto coinvolto nella lettura. Io non sono una che legge molto ma questo libro mi ha incantata tanto da finirlo in meno di una settimana!! La storia di Giulio e Margherita è stata molto entusiasmante, le loro avventure qui nella mia terra mi hanno proprio lasciato un segno bellissimo. La ringrazio di aver scritto questo libro e spero che ne pubblicherà degli altri.
Un saluto da Jasmine
Ci puoi scommettere, a Dio piacendo.
buongiorno,
ultimamente si sentono tante cattive notizie, nel mondo sembra che la pace si sia nascosta e non voglia più uscire…
purtroppo a volte è difficile trovare per noi giovani un appiglio…quando ci troviamo in un mondo così austero e giudicante…
secondo me con Cose che nessuno sa… mi ha portato un po’ di speranza nel cuore nonostante le sofferenze…più disparate sono riuscita a trovare di nuovo me stessa…
che secondo il mio parere si trova sullo stesso piano dell’amore in un senso esteso all’amore verso le persone, i fiori o la natura tutto questo è amore…
l’amore è vita…
grazie per il suo splendido libro…
Bhè, che dire, io la amo profondamente con tutta l’anima, e ne vale la pena ,perchè lei è la creatura più speciale che i miei occhi abbiano mai letto. E lei ha letto me. Certo, non mi conosce ma vorrei tanto stringerla così forte da farla urlare, come urlo io al solo pensiero di non poterla conoscere. Sento il bisogno di leggere quel che lei riempie in quelle bianche pagine. Il bianco mi fa un pò paura, ma lei è Rosso, ed è sicurezza e come si fa a non amarla?!.. Smetto di scrivere per due motivi: 1. Perchè sembro una idiota.. 2. Perchè sicuramente le faccio paura.
Ma io ai sogni ci credo e lei è il mio.
E voglio che lo sappia.
Ps: Voglio i film! D: (Anzi, vorrei, perchè non ho l’erba voglio nel mio giardino)
-Al Sognatore.
Caro Prof, la voglio ringraziare per aver scritto una storia così. Ho pianto svariate volte, perché leggevo lì dentro anche tanto della mia vita e del mio stesso cuore. Dio l’accompagni nel suo cammino.
Ricambio di cuore, Veronica.
L’ho finito in questo momento e come capita con pochi libri ho un vortice di sensazioni dentro di me. Bellissima la storia, ma soprattutto la poesia che ha dentro di sè. Una storia che fà riflettere sulla ‘cose che nessuno sà’. E’ un libro non facile da commentare, perchè ha tante cose dentro, tante parole, tanti sentimenti che si susseguono da un protagonista all’altro, che alla fine sono diventati i miei. Complimenti Alessandro! Bravo. Aspetto il prossimo!
Prima d’ora ti conoscevo solo di nome.Ma una settimana fa una mia compagna di classe mi ha proposto la lettura del tuo ultimo romanzo…così,giusto per tenermi aggiornata riguardo la letteratura contemporanea,dato che adoro e leggo soprattutto classici(facendo il liceo classico)…ovviamente ho accettato di buon grado la sfida..da quando ho iniziato a leggere “cose che nessuno sa”,non riesco più a staccarmene..e così,tra una lezione di greco e una riguardante il Purgatorio di Dante,afferro rapida il tuo libro(sempre dentro lo zaino)e divoro qualche tua meravigliosa pagina.Non riesco più a fare altro se non leggerlo.Ha risvegliato sensazioni che erano assopite in me ormai da anni…ho pianto,riso,ragionato e ho addirittura provato paura.Ma d’altronde questo è il senso della letteratura..suscitare in altri emozioni forti,che molto spesso non si riescono ad esprimere nella vita di tutti i giorni. Ti ringrazio davvero molto per avermi fatto ridere,piangere e riflettere. Ti prego,non smettere mai di scrivere…spero di vederti a Verona,la mia città….buona fortuna per tutto!
Grazie, Miriam. I libri letti furtivamente in classe sono i libri che ci segnano… 😉
Buongiorno, alla seconda lettura lettura del libro, l’impressione ricevuta è migliore rispetto la prima, peraltro già positiva. Attendo con sollecitudine la prossima fatica letteraria, i suoi libri raggiungono davvero lo scopo esposto nel commento finale, aiutano ad amare di più la vita. Grazie.
Nella seconda lettura ho trovato un’inesattezza. La storia si svolge nei mesi di settembre-ottobre, in quel periodo sull’autostrada Milano Genova, nei campi non c’è più il grano, ma il riso. Scusi l’osservazione banale.
Con gratitudine. Cesare
Grazie, Cesare. Che ne dici se fosse granoturco?
Ho letto il precedente libro un anno fa, e “Cose che nessuno sa” è nella mia lista dei desideri da un bel po’… l’unica cosa che mi frena è che ..mi dispiacerà finirlo 🙂 !
A quando il prossimo?
La stimo davvero tanto professore 🙂
Salve Prof.
Ho letto il Suo primo libro per scommessa\consiglio di una amica , di solito non leggo libri di quel genere. Mi è piaciuto molto il suo modo di scrivere e di raccontare le esperienze narrate..; il suo secondo libro mi è stato regalato con enorme sorpresa.. sempre da chi mi ha consigliato il primo. E’ stata una bellissima lettura..; complimenti ancora e attendo con impazienza il film;
Buon Lavoro prof.
P.s nel mio iter Scolastico non ho avuto la fortuna di avere un professore come lei..
Domenica scorsa, al “Lucca Comics”, V.M. Manfredi ha presentato il suo ultimo libro, “Il mio nome è nessuno”; io ero là ad ascoltarlo. Te la dedico, dato che sei, come me, un “fan” di Ulisse. Più che le parole dell’autore in sè, ti dedico l’emozione, il brivido che la cultura greca è sempre in grado di suscitare.
“Quale sarà la fine di Ulisse, è già anticipato nell’Odissea stessa, attraverso la profezia di Tiresia. Quel racconto, però, rimane in sospeso, non viene poi sviluppato […] Complesso e multiforme, Ulisse è la figura più affascinante della letteratura universale” (cito testualmente).
Ho ripensato al genio di Dante, a Saba, a Joyce … a quanti, insomma. hanno sfruttato anche sempòicemente la suggestione del nome “Ulisse”. Ma perché Ulisse è così affascinante? Forse, direi, proprio per quest’aura di complessità e di mistero che l’avvolge.
Estenderei poi il discorso a tutto. Perché la realtà è così affascinante, perché è così bello vivere? Perché, nonostante tutti i progressi della scienza, nonostante tutti i tentativi e gli sforzi e i successi dell’intelletto e della ragione umana, c’è sempre qualcosa che sfugge alla nostra comprensione, qualche domanda che non trova risposte inconfutabili, qualcosa che non si riesce a spiegare. C’è sempre un quid d’inafferrabile mistero.
Caro D’Avenia,
ho finito da poco di leggere il suo libro ” Cose che nessuno sa ” e non ho dubbi a dirle che lei è il mio scrittore italiano preferito, spesso rimango delusa dai libri, poichè raccontano fandonie, ma il suo è fantastico, entusiasmante, vero… Inoltre essendo siciliana ho potuto comprendere a fondo le parole della nonna Teresa. La prego di scrivere ancora per trasmetterci quelle fantastiche sensazioni che solo un buon libro ti regala.
In bocca al lupo per il suo lavoro e la sua carriera di scrittore… Margaret
P.s. Mi piacerebbe se fosse un mio insegnante.. =)
Salve D’avenia
sono una studentessa del secondo liceo,ho appena finito di leggere il suo libro “Cose che Nessuno sa” consigliata dalla prof. di italiano e mi ha particolarmente interessata!Già ho preso l’altro suo primo libro e spero che sia bello come l’ultimo.
Continui così prof,e spero di leggere altri suoi capolavori.. 🙂
Questo è il libro più bello che io abbia mai letto, le emozioni che ho provato leggendolo sono inspiegabili. devo ringraziare la mia amica che fortunatamente mi ha presentato questo libro. è pieno di frasi toccanti che ricorderè per il resto della mia vita! Sei bravissimo complimenti spero che presto farai uscire un nuovo romanzo che comprerò con molto piacere.
io ho quasi finito di leggere “bianca come il latte rosse come il sangue” libro meraviglioso ora voglio comprarmi “cose che nessuno sa” perché una mia compagna di classe lo sta leggendo e mi ha detto che è bellissimo ma ne sono sicura che sia bellissimo perché ho anche letto il riassunto del storia nella parte dietro del sulla copertina e mi è sembrato bello come racconto quindi appena finisco quello che sto leggendo mi compro “cose che nessuno sa” e me l’ho leggo!!!!! =)
ciao a tutti!!!!! XD =D 😀
Da qualche giorno ho finito “Cose che nessuno sa” . E oggi mi ritrovo a piangere sfogliando le pagine del libro . Dopo “Bianca come il latte e rossa come il sangue” credevo che non ci fosse stato nessun libro migliore. ma ora cambio idea. Io non piango quasi mai , ma Margherita con la sua timidezza e paura mi rappresenta, e mi sono sentita travolgere dal libro . L’ho letto in poco più di due ore e la ringrazio immensamente per questo CAPOLAVORO !
Salve Alessandro!
oppure semplicemente ciao!
Io sono uno studente (liceale), del secondo anno delle superiori.
Volevo semplicemente dire che il tuo primo libro mi ha veramente colpito, ma non colpito tanto per dire, ci sono veramente tante lezioni di vita che ho adottato ormai da un anno credo, quindi grazie!!
Una curiosità, il sognatore sei tu vero?
Magari fossi bravo come lui…
Mi hanno appena regalato il suo libro “cose che nessuno sa” e l’ho iniziato a leggere. Penso che sia interessante. Prima che uscisse questo libro ho letto il suo primo libro “Bianca come il latte, rossa come il sangue”. Mi ha preso tanto questa storia che l’ho letto in due giorni questo libro. La storia del secondo libro che le ho citato mi ha commosso molto e penso che sia uno dei libri più belli che io abbia mai letto in tutta la mia vita. 🙂 Le farò sapere se mi è piaciuto anche il suo ultimo libro. Un saluto Bea
Mi chiamo Chiara, ho 14 anni, sono di Palermo e frequento il primo anno del liceo scientifico. L’anno scorso, ho letto “Bianca come il latte, Rossa come il sangue” e con l’aiuto di Leo e del Sognatore, ho imparato a sognare. Oggi ho letto invece “Cose che nessuno sa” e mi sono ritrovata molto, anche caratterialmente, nel personaggio di Margherita, una ragazza che come me, dovrà fare i conti con una nuova fase della sua vita, che avrà inizio col primo anno del liceo. Direi che mentre col libro precedente ho imparato a sognare, questo mi sta insegnando a vivere, mi ha dato uno slancio per riuscire a mantenere l’equilibrio sul filo della vita senza alcuna paura, perchè sono ormai certa che ci sarà una rete laggiù a prendermi. Nel libro ho apprezzato anche il tocco siciliano, che mi ha fatto apprezzare cose della nostra terra, che ho sempre dato per scontato. E ora? Ora io sono una sognatrice, perchè sono i sogni a colorare qualsiasi bianco XD
Caro Alessandro,sono qui bloccata da dieci buoni minuti nel tentativo di trovare le parole giuste,per esprimere la mia commozione,che sta perdurando da circa tutto il pomeriggio,grazie,e dico GRAZIE,al tuo meraviglioso libro “Bianca come il latte , rossa come il sangue.” L’ho appena finito di leggere e.. mi sono detta che dovevo assolutamente ringraziarti per le bellissime emozioni che mi hai fatto provare. A volte,i libri ti aiutano,a capire,ad aprirti,ad amare,a sognare,ad essere coraggiosi e tu,con una semplicità immensa sei riuscito a farmi provare una montagna di sensazioni..Spero che questo mio commento/lettera, non ti stia annoiando,ma credimi che, nonostante sia una sedicenne molto,ma molto sensibile, quasi mai scoppio a piangere dinnanzi ad un racconto e volevo renderti partecipe della mia commozione della quale ,sei proprio tu il principale responsabile 🙂 !!! Un saluto da una piagnucolona di sedici anni !
Ciao, sono Alice ho 14 anni, sono una matricola del Liceo Artistico,ho letto entrambi i suoi libri e sono davvero emotivi (almeno penso per tutti gli adolescenti), ma tra i due libri mi è piaciuto particolarmente ”Cose che nessuno sa”.
Lei nel scrivere rende tutto più realistico quindi,in un certo senso, riesce a coinvolgere la perosna che lo legge.
Quando arrivi in fondo ad un libro e ti accorgi che già ti manca tutto di questo vuol dire che il libro ha funzionato!
Ti ho conosciuto con questo libro (tutti cominciano con il primo ma io preferisco fare la diversa!!), un libro che mi ha rapito, emozionato, fatto riflettere e mi ha fatto sentire “un po’ di amore per la vita e un po’ più di misericordia per l’uomo”.
Mi sono innamorata della storia, dei personaggi…davvero splendido!
Grazie per tutto quello che sei riuscito a darmi attraverso questo capolavoro, grazie per aver inserito De Andrè, il piccolo principe, Dio…
e complimenti anche per i ringraziamenti, in particolare per il modo in cui ringrazi la tua famiglia…
Un libro che sicuramente commuove, nel senso che ci mette in movimento (dal latino, no?!?!)
GRAZIE!
Salve! Sono Giorgia, ho 14 anni e ho letto entrambi i libri e devo dire che entrambi mi hanno emozionato tantissimo, non so descrivere come mi sono sentita leggendoli, so solo che ogni volta che li rileggo, piango. Mi fanno pena!!! Nonostante questo devo dire grazie perché anche se non ci conosce riesce a comunicare con noi… Come se ci conoscesse da sempre, adoro i mondi di Leo e Margherita e mi hanno fatto pensare molto.
non ho ancora letto tutto il libro che inizierò martedì ma un Amico mi ha regalato questa frase del libro “Quando un predatore entra nella conchiglia nel tentativo di divorarne il contenuto e non ci riesce, lascia dentro una parte di sé che ferisce e irrita la carne del mollusco, e l’ostrica si richiude e deve fare i conti con quel nemico, con l’estraneo. Allora il mollusco comincia a rilasciare attorno all’intruso strati di se stesso, come fossero lacrime: la madreperla. A cerchi concentrici costruisce in un periodo di quattro o cinque anni una perla dalle caratteristiche uniche e irripetibili. Ciò che all’inizio serviva a liberare e difendere la conchiglia da quel che la irritava e distruggeva diventa ornamento, gioiello prezioso e inimitabile. Così è la bellezza: nasconde delle storie, spesso dolorose. Ma solo le storie rendono le cose interessanti…” (Cose che nessuno sa)
Alessandro D’Avenia
Ed è impressionante quando delle parole di un estraneo lasciate li a caso da un Amico ti sfiorino. Ho fatto scorrere quelle parole nella mia testa con attenzione e ho capito quanto quelle parole parlavano a me,per farmi capire.
Ogniuno ha un guscio che si aspetta che lo protegga da tutto il buio racchiuso nell’abisso del mare e il mollusco lo precepisce come la cosa più forte e più bella di cui essere orgogliosi e ripete a se stesso e al mondo “Questo e il mio guscio”.
Quando il nemico viene da lì succede proprio questo ,quando è una parte del tuo guscio che ti ferisce così profondamente ti senti smarrito perchè :da chi andare? A chi urlare tutto? Per cosa? Non servirebbe a niente sposterebbe solo altra sabbia,e non saresti solo tu a non vederci chiaro. E allora ti chiudi a tutto l’immenso ,spettacolare mondo marino e non permetti a niente di entrare che non sia l’indispensabile per sopravvivere e quelle lacrime concentriche che avvolgono tutto servono d’avvero? Non è forse solo tempo sprecato? Il pensare e ripensare , il vivere e rivivere in fondo non ti allontana da tutto?
Non è più possibile recuperare le maree perse ,ne le correnti passate.
É anche vero però, che la sensibilità accumulata in tutto quel tempo, dove anche il più debole spiraglio di luce sembrava qualcosa ti rischioso ,verso il quale essere prudenti ;quella capacità di dare importanza a ogni gesto , ad ogni suono che riuscivi a percepire serve a dare agli altri l’attenzione che meritano senza prendersi il lusso di dare “il niente” per scontato. Magari si finisce anche per esegerare senza neanche rendersene conto.
E basta un granello di sabbia smossa a riattivare tutto il meccanismo , basta la forza di schiacciare un interruttore per avviare una catena di montaggio. E quella perla che hai creato ti ricorda sempre il passato. E quello che gli altri vedono come un dono ,come qualcosa di “prezioso”che ti caratterizza non sanno ne da dov’è scaturita ne se ne avresti volentieri fatto al meno.
I libri arrivano come amanti improvvisi. Buona lettura.
I libri arrivano con più precisione ,ti aspettano per mesi sugli scaffali di una libreria;poi ti accorgi di loro o loro di te(questo non l’ho mai capito) e solo mentre il tuo sguardo sfiora quelle parole,solo quando la tua anima le sorvola,capisci che è la tua terra che in qualche modo ti appartengono perchè già ne fai parte e già sono parte di te.
Caro prof,
Questa settimana sono stata male. Allora per scacciare la noia dei giorni di malattia, durante i quali dopo un un tot di giorni si vorrebbe addirittura tornare a scuola(caso raro),ho deciso di leggere “Cose che nessuno sa”, libro che tentavo da secoli di leggere,ma che a causa dello studio non avevo potuto leggere.Così mercoledì sera ho iniziato a leggerlo , ma è stato un grosso problema, perché la notte non riuscivo a dormire perché pensavo in continuazione al libro e volevo assolutamente andare avanti, il giorno dopo fortunatamente sono riuscita a finirlo, ma dentro di me é rimasto un vuoto ho pensato ” e adesso cosa faccio?”Allora, per colmare questo vuoto e questa nostalgia, sono andata sul suo blog e ho letto la sua vita, i suoi articoli ,i commenti agli articoli e le sue risposte, ho visto video e ho ascoltato musica e il tempo è passato velocissimo,adesso che sono guarita,il suo blog , come può notare,è cmq rimasto il amico fedele,il mio amante, è quasi diventato una droga, non so cosa abbia ma mi attira tantissimo, qui posso imparare, aggiornarmi, divertirmi,trovare risposte, rilassarmi , scrivere e rifugiarmi.
La ringrazio veramente per tutto quello che fa,per i libri che ha scritto, di cui mi sono pazzamente innamorata,e per blog che ha creato,che per me è un rifugio, un luogo di ristoro.
Grazie di tutto.
Grazie di esistere.:D
Grazie, Bea. Felice di averti tenuto compagnia. Buona vita
Questo libro mi piace molto tranne il professore che per me non ha senso non centra niente con il libero mentre mi piace molto il personaggio di Marta e anche la sua famiglia 😀
Scusa se commento il tuo commento , ma non sono d’accordo con te! Come è possibile che non centri niente?????? Se non ci fosse lui non ci sarebbe tutta la storia, è stato grazie a lui , a quello che ha detto , che Margherita è riuscita a trovare il coraggio e la forza per andare a cercare suo padre, anche la nonna ha contribuito, ma senza di lui quello che stava nascendo nella testa di Margherita non si sarebbe concretizzato. Anche a me subito non mi è stato simpatico, non è come il sognatore, però è grazie a lui che parte tutto! Come potrebbe non esserci???
Salve Professore!
Mi chiamo Tania, una studentessa del primo anno di liceo classico che spera un giorno di diventare una grande scrittrice perché nonostante le parole facciano tanta paura e spesso si presentano più taglienti di lame affilate, con esse si è in grado di aiutare chi ha certe difficoltà proprio come le sue hanno aiutato me…
Il periodo che sto affrontando è davvero straziante, purtroppo ci sono state situazioni che mi hanno portato a compiere certi gesti che adesso, a mente lucida, mi pento di aver fatto….
Ma alla fine non erano neanche quelle determinate situazioni che mi facevano star male e, ad un certo punto, ne ero consapevole, ma il fatto di non sapere perchè stessi così male da mettermi in un angolo e desiderare di diventare parte della parete, invisibile, mi faceva star peggio… Ho trovato nel suo libro “Cose che nessuno sa” le mie risposte e per questo la ringrazio…
Ho letto “Bianca come il latte, rossa come il sangue” ed è un capolavoro, bellissimo… Ho da poco finito di leggere il suo secondo libro del quale, a scuola, dovrò portare una relazione nella quale dovrò metterci anche il suo pensiero che dovrò estrarre dai suoi libri…. Mi tocca studiarla!! 😀
Saluti Professore!
P.S.: Il professore di “Cose che nessuno sa” mi fa tanto pensare al mio professore di geostoria, al quanto strampalato direi, invece quella di matematica mi ricorda la mia professoressa di matematica delle scuole medie…. Una volta il mio compito odorava di arancia!! O.o
Mi spiace i miei libri vengano trasformati in materia di studio… Rischi della scuola. Buona fortuna!
Professore, se i suoi libri sono diventati materia di studio per me è perchè tra svariati libri contemporanei e libri scritti da grandi autori del passato ho deciso di fare la relazione proprio sul suo secondo libro… Nella relazione sono state richieste anche notizie sull’autore e del suo pensiero e sarà un piacere studiarla… Saluti!
Salve prof, sono una ragazza di quasi 16 anni che ama i vostri libri. Mi piace molto leggere e scrivere, infatti è circa un anno che sono alle prese con un libro che spero avrà successo. Quando lessi per la prima volta “Bianca come il latte e rossa come il sangue” era un periodo molto difficile, sapevo di non potercela fare a superare il primo anno di liceo classico, sapevo che sarei stata bocciata perché ho sempre pensato, fin dall’inizio, di non potercela fare, di non esserne capace. Ho fatto dipende la mia vita da una delusione adolescenziale e ho gettato tutto, troppo. Ho iniziato a leggere il suo nuovo libro e mi rendo conto di essere molto presa perché anche io, come la protagonista, ho i genitori separati da 13 anni e questa cosa mi fa star molto male. Non posso fare altro, adesso, che ringraziarla. Lei mi ha aiutata moltissimo. Cordiali saluti.
Salve professore,
sono una ragazza di quasi 16 anni che ama i suoi libri. Mi piace molto leggere e scrivere, infatti è circa un anno che sono alle prese con un libro che spero avrà successo. Quando ho letto per la prima volta “Bianca come il latte e rossa come il sangue” era un periodo molto difficile, sapevo di non potercela fare a superare il primo anno di liceo classico, sapevo che sarei stata bocciata perché ho sempre pensato, fin dall’inizio, di non potercela fare, di non esserne capace.
Ho fatto dipende la mia vita da una delusione adolescenziale e ho gettato tutto, troppo. Ho iniziato a leggere il suo nuovo libro e mi rendo conto di essere molto presa perché anche io, come la protagonista, ho i genitori separati da 13 anni e questa cosa mi fa star molto male. Non posso fare altro, adesso, che ringraziarla. Lei mi ha aiutata moltissimo.
Cordiali saluti, professore 😀
Grazie a te per avermi scritto. Felice di essere stato vicino al tuo percorso. Buona continuazione.
Questo sarà un comune commento, scritto in modo ingenuo ma non banale.
Non so se mai leggerà ciò, mi sentire “felice” se accadesse… Ha un modo di esprimere sentimenti…infinito…Trova la combinazione giusta tra le parole, riesce a non farmi sentire sola… Io ho trovato l’infinito e sapere che i suoi libri, come tanti altri di altri autori rimarranno nella storia è stupefacente… Wao! Grazie…
Grazie di cuore, Sassa. Le cose semplici sono le migliori.
Ciao Prof
ho letto i tuoi due libri tutti e due di un fiato come con pochi altri libri mi è successo
Tumulti di emozioni hanno preso il cuore e la pancia…
Quando ho visto la presentazione delle copertine delle traduzioni staniere ho notato che la prima copertina era quella della traduzione olandese…
Ho suggerito ad una amica che abita vicino ad Amsterdam di comprare e leggere i tuoi libri e con mia sorpresa lo ha fatoo !!!
e dovresti sentire che commenti entusiastici…vuole venire a Milano per vedere il film !!!
ciao
buon lavoro
😉 grazie
Salve prof!
sono una ragazza di 15 anni che vive alle isole Eolie, nella sua amata Sicilia. L’anno scorso finiti gli esami di 3° media mia nonna come ogni estate, mi ha regalato dei soldi per comprare un libro da leggere durante le vacanze. Questo libro è “cose che nessuno sa”. L’ho divorato in tre giorni e ne sono rimasta così affascinata che ancora oggi lo sfoglio spesso per paura di dimenticarlo. Forse mi ha particolarmente colpito perchè mi sono identificata in Margherita. Anch’io dovevo iniziare il liceo scientifico e avevo paura di non farcela, ma soprattutto avevo paura del latino…e ce l’ho tutt’ora! nonostante me la cavi bemissimo.
Fin da bambina il mio unico sogno è stato quello di diventare un insegnante, ma forse questa passione ce l’ho proprio nel sangue visto che è anche il mestiere di mio padre.
Mi turbina in testa l’idea di laurearmi in lettere classiche ma non l’ho pensata sempre così, infatti alle scuole medie ho avuto una “conversione”, se così si può chiamare. Questa è avvenuta grazie alla mia insegnante di lettere, una di quelle che mette anima e corpo nel suo lavoro. Così trasmettendomi con amore un pò del suo sapere mi ha fatto appassionare alla letteratura e ho deciso che avrei voluto fare l’insegnante di lettere. A quanto pare queste passioni, nella maggior parte delle volte, nascono grazie a meravigliosi professori che la vita ci da la fortuna di incontrare. Ho letto la sua biografia e mi sembra che sia successa la stessa cosa anche a lei e al mitico prof di Margherita…Bhè a questo punto mi auguro vada bene anche a me, nonostante questa crisi che tarpa le ali ai nostri sogni…
Grazie per aver rinforzato in me questo sogno, per avermi fatto vivere una storia in più e per aver creato questo blog, dandomi l’opportunità di scrivere ad un meraviglioso poeta\insegnante.
p.s. Non ho ancora letto il suo primo libro ma prossimamente deciderò se guardare il film o leggere il libro… forse farò entrambe le cose ;).
con ammirazione
Marta
Cara Marta, bello ricevere un così bel messaggio dalle isole più belle della mia isola.
Grazie mille e buona fortuna!
Ho letto tutti e due i libri d’un fiato!!! Mi hanno fatto amare la lettura!!! Fatto scoprire valori della vita che non conoscevo e fatto conoscere lati dell’adolescenza a me ignoti!! Un grazie speciale a questo professore che tutti vorremmo avere!! Prof però aspetto un suo nuovo libro! Ci posso sperare!!??? Complimenti davvero!!!
Tolstoj diceva che “lo scopo dell’arte non è quello di risolvere i problemi, ma di costringere la gente ad amare la vita. […] Se mi dicessero che quello che scrivo sarà letto tra vent’anni da quelli che ora sono bambini, e che essi rideranno, piangeranno e s’innamoreranno della vita sulle mie pagine, allora dedicherei a quest’opera tutte le mie forze”. L’ha detto anche lei, prof. D’Avenia. Ho 18 anni, posso considerarmi anagraficamente ancora una bambina, ma dopo “Cose che nessuno sa” IO SO che amerò un po’ di più la vita grazie a queste pagine. Io che leggendo ho riso, ho pianto e mi sono innamorata. Leggerle tra vent’anni sarebbe stato troppo tardi. La ringrazio.
Libro molto profondo che sa mettere in risalto le problematiche di un adolescente che inizia a frequentare una nuova scuola.La nuova scuola è come un mondo nuovo tutto da scoprire.Questo libro mette in evidenza anche come quando un adolescente crede di poter fare tutto e invece siritrova a piangere terrorizzato o addirittura in coma come la protagonista del libro. in conclusione un libreo molto bello degno di essere letto.
“Dovete perdere il vostro sonno pensando al futuro. Non ne abbiate paura. E’ segno che state vivendo, che la vita sta entrando in voi.” Ho imparato questo solo per merito suo e le sono davvero riconoscente… Mi ha dato la forza di credere in me stessa e il coraggio per affrontare al meglio questo ultimo anno di liceo classico e l’università (vorrei davvero diventare un giorno biologa). Mi sono rivista nei suoi personaggi e sono stata in grado di sbrogliare dei grovigli dentro di me cosa che prima credevo impossibile.. Le chiedo infinitamente grazie.
Sua fedelissima lettrice.
p.s: oggi pomeriggio la seguirò su streaming 😀
Salve, sono una ragazza di 16 anni, e leggendo i suoi libri ho riscoperto una piccola parte di me. Volevo ringraziarla perché è riuscito a trasmettermi non solo della parole ma anche un’esperienza vera e propria, da cui ho capito molte cose e da cui cercherò di prendere spunto nella vita di tutti i giorni! Inoltre mi sono rivista molto in cose che piacciono anche a lei(calvin&hobbes, into the wild-forse?-, la musica classica, il 26 dell’inferno), e leggendo me ne stupivo sempre di più… Ma sopratutto mi sono ritrovata molto nei personaggi(soprattutto in leo!) delle sue storie, come se per la prima volta qualcuno mi capisse realmente e per questo la ringrazio di cuore, anche se veramente ora ho un sacco di domande in più a cui non so rispondere(forse le manderò una mail).. Spero che abbia tempo di rispondere al commento, grazie di nuovo e auguri! 😀 🙂
Lei è il professore che tutti vorrebbero avere. Non vuole solamente insegnare la materia; vuole insegnare la vita, come affrontarla, capirla, risolverla. Lei SI che è un professore! E non sa quanto vorrei che insegni nella mia scuola!!!
Tanti baci e buona fortuna, aspetto impazientemente un nuovo libro! I suoi mi fanno sognare 🙂
Caro prof, ieri sono andata in libreria quando ho visto: “Sono cose che nessuno sa”, non so mi incuriosiva come titolo, sono tante le cose che non conosciamo, troppe. L’ho comprato senza nemmeno leggere la trama. Sono la tipa che compra libri dal titolo. Tipa strana. Ma insomma ho solamente letto un capitolo e sono innamorata del suo modo delicato di descrivere le cose e di comunicare. Guardi ho sempre odiato il latino, anche se nello stesso tempo mi ha sempre affascinato. Magari se avessi avuto un prof come lei, ora magari lo amerei più di qualsiasi altra cosa. Comunque spero che scriva un nuovo libro al più presto, sono troppa curiosa di conoscere la nuova storia e il nuovo titolo! Buone cose, caro prof.
🙂
Grazie Jenny, spero tu possa trovare bellezza anche nelle cose che nessuno sa…
Ogni volta che guardo un film tra me e me penso:è tutto falso,niente di quello è reale,ogni gesto,ogni parola è fatta per soldi. Mentre con i libri è diverso,tutto quello che una persona pensa viene scritto,nei libri viene scritta la verità,a volte nei libri trovo quello che è il mondo oggi e mi fa paura,ma allo stesso tempo mi rassicura,perché capisco in che situazione sono,per questo amo leggere.
A differenza di tutti i libri che ho letto,i tuoi mi hanno fatto riflettere,in Bianca come il latte e rossa come il sangue mi sono rispecchiata in Leo,perché quel bianco maledetto mi ha portato via il papà e mi sento persa proprio come lui,mentre il libro cose che nessuno sa mi ha dato risposte che cercavo,mi ha aiutata e mi aiuta ancora ad amare la vita,perché ultimamente stavo dimenticando quanto è bella,ma cose che nessuno sa mi ha anche tirato fuori domande che tenevo nascoste nel cuore che meritano risposta.
Molti dicono che sono strana perché dicono che a 15 anni
non si deve pensare a queste cose,ma preferisco essere strana piuttosto che non sapere come vivere,voglio ringraziarla prof,perché è grazie lei se ho imparato ad amare la vita.Grazie davvero.
Salve, ho 17 anni, ho letto Bianca come il latte Rossa come il sangue, prima che uscisse il film, è un libro davvero FANTASTICO, mi ha colpito molto la storia.I suoi libri mi hanno imparato ad apprezzare di più la vita, e a viverla.
Adesso sto leggendo Cose che nessuno sa e praticamente lo sto divorando, non faccio altro che leggere e leggere per sapere cosa succede dopo. Margherita mi ricorda per alcuni aspetti a quando io avevo 14 anni.
Essendo Siciliana è molto bello trovarsi dei detti tipici che dice la Nonna Teresa. 🙂
“Bianca come il Latte e rossa come il sangue” è stato il mio primo libro che ho letto. Lo adoro, adoro la storia di Leo e penso di assomigliarci ed è incredibile come un adulto sappia come si sente un adolescente.
Non vedo l’ora di leggere il nuovo romanzo, perchè mi interessa il fatto che Margherita deve entrare in prima Liceo, come me. Volevo solo dire Grazie allo scrittore,
sò che lui non leggerà mai questo commento, ma ci tenevo a ringraziarlo per avermi fatta crescere per andare avanti oltre per problemi personali che sono idedntici a quelli del libro. Grazie e spero che continui a scrivere, sai bravo !
Gentile dott. D’Avenia,
mi chiamo Stefania Di Biase e sono un’insegnante come lei, ho avuto il piacere di vedere il film in uscita nelle sale tratto dal suo libro e successivamente ho comprato il secondo libro da lei scritto. Non sto qui a dirle quanto mi sia piaciuto o no perchè se ne potrebbe parlare per ore ed ore senza mai stancarsi, le dico solo che, conoscendo i luoghi da lei descritti, parlo della Sicilia, anche se non sono siciliana, ne ho sentito i profumi e il calore del sole. Invece, avendo saputo delle sue origini palermitane, la volevo invitare, se lei fosse a Palermo in questa data, ad un concerto che terrò insieme ad altri miei colleghi docenti del Conservatorio “Bellini” il giorno 30 Maggio alle ore 21.00 in Sala Scarlatti, oppure il giorno dopo alle ore 18.30 all’Oratorio di S.Cita, però in quest’ultimo eseguiremo solo una parte del programma. Ho cercato di mettermi in contatto con il Prof. Franchina ma non mi ha mai risposto nessuno al telefono, la prego di informarlo perchè mi farebbe molto piacere averlo in sala, visto che, da quel che ho capito, è non solo un insegnante ma un maestro di vita, e nel mio piccolo cerco di farlo anch’io.
Cordiali saluti.
Grazie, Stefania. Purtroppo non potrò esserci ma pubblicizzerò l’evento.
rileggere pag.326 di ‘Cose che nessuno sa’ il giorno del mio 28’Compleanno proprio oggi mentre in mattinata stavo facendo lo stage in Biblioteca non ha Prezzo.Non c’è Regalo più grande. Al Nord. Nel Continente.Una Perla ‘Siciliana’ frutto del Dolore,della Rinuncia,della Pazienza portandone i segni visibili ed invisibili è proprio bellissimo ed è proprio vero i libri ci scelgono e quella storia è uno specchio che mi sorprende a esclamare:questa è la mia,questa sono io,ma non avevo le parole per dirlo.Profondo senso di gratitudine verso Dio e profonda gioia di vivere con le sue luci e ombre quotidiane e un grazie speciale a te Alessandro per aver scritto il libro:Meravigliosa Espressione d’Amore e Felice di averti incontrato nel percorso della mia Vita.Grazie di cuore,Margherita:la Perla.
Sign.D’avenia ho letto entrambi i suoi libri e visto il film in uscita al cinema,è stata tutta un’emozione dopo l’altra,ho pianto,riso e mi son ritrovata in alcuni passaggi.Sono siciliana e conosco perfettamente i colori,gli odori e i sapori di cui parla nel suo libro. Beh,attendo una sua terza meraviglia per leggerla ancora una volta tutto d’un fiato,grazie. Distinti saluti
Martina,14,Sicilia
ciao a tutti, sono una ragazza di quattordici anni e ho letto tutte e due i libri! Sia bianca come il latte, rossa come il sangue che cose che nessuno sa. Sono stata coinvolta da tutte e due le storie, sono così vere e realistiche che ogni pagina ti invoglia a proseguire la lettura. Preferisco cento volte di più il libro bianca come il latte, rossa come il sangue rispetto al film. Non sono una grande lettrice, ma ammetto che fin ora i libri di D’ Avenia mi appassionano!
Caro prof2.0 mi chiamo Marica e ho 14 anni … Ho letto entrambi i suoi libri;ma quello su cui mi sono soffermata di più e “cose che nessuno sa” non so come ma in quel libro ho avuto come l’impressione che parlasse di me; la cosa più strana e che lei nel libro parla proprio di questa sensazione.. Incredibile.
Non so come ma mi sto ritrovando nella stessa situazione di Margherita….. Ho sempre paura che mio padre possa andarsene da un momento all’altro, non sa quanto il suo libro mi stia aiutando ad affrontare la mia vita…posso solo dirle GRAZIE per i suoi libri…sono dei capolavori ed esempi di vita per noi giovani.
Grazie, Marika. Fosse anche solo per te, valeva la pena scriverlo.
Grazie davvero per avermi risposto…. Non so come ha fatto ma ci è riuscito in quel libro ha rappresentato la mia storia. La ringrazio ancora una volta e le mando un saluto dalla Sicilia..
Marika.
Ho appena finito di leggere il libro. Sto piangendo come una fontana (effetto che mi fanno solo i suoi libri, prof). E posso solo ringraziare lei e i suoi libri, che hanno fatto capire a una ragazzina di 13 anni cosa sia un sogno, il valore della vita e qualcosa sull’amore. Grazie di cuore prof!!
Caro professore,
grazie per questa sua perla. Un libro che mi ha fatto scoprire cose di me, mi ha fatto ridere, mi ha fatto piangere, non vedevo l’ora di leggerlo in ogni momento disponibile, avevo paura di finirlo, forse era lui a leggere me… ma alla fine mi ha lasciato andare…
A differenza di altri libri, infatti, una volta finito, non mi ha tenuto morbosamente legato a se stesso, ai suoi personaggi, alle sue atmosfere, forse perché, a differenza di altri libri, non si limita a fare vibrare i sensi e a suscitare delle belle emozioni, ma si impegna a costruire qualcosa di concreto, e permette a chi lo legge, alla fine, di camminare con le proprie gambe.
Per il momento, dunque, non sento il bisogno di rileggerlo, e sono contento di questo, di camminare con le mie gambe… forse questo bisogno ritornerà col tempo (anzi, ad essere sincero,questa che ho appena concluso era la prima rilettura).
Grazie ancora,
Davide
PS Mantova è una sineddoche…
Caro Alessandro,
sono Elena, una ragazza di 13 anni, piena di sogni, di aspettative e pronta a realizzarsi. Grazie al suo libro sono cambiata, sono più matura e vedo la vita in modo diverso. A dir la verità a me leggere non piaceva molto, ma dopo aver letto ” Bianca come il latte rossa come il sangue” ho voluto scoprire il suo secondo libro. Mamma mia quante cose avrei da dirle, quante emozioni avrei da raccontarle dopo aver letto il suo romanzo! Il suo modo di parlare mi ha catturata, ogni piccola frase mi faceva riflettere sulla mia vita. A dir la verità non leggevo, ma vedevo un film nella mia mente, i personaggi, i luoghi li immaginavo a modo mio. Non vedevo l’ora di finirlo, ma allo stesso tempo avevo paura che quella storia che mi aveva accompagnato nei miei giorni finisse, che Margherita non potesse più raccontarmi le sue sensazioni. Giulio, quanto vorrei incontrare uno come lui, uno di quelli che ti fa battere il cuore. Ho la speranza che da qualche parte ci sia l’uomo della mia vita, uno proprio come Giulio. Adesso quasi tutti i maschi pensano solo al bel fisico, alla bellezza… che guaio!!! Quanto è puro il loro amore, lui è pronto a tutto per lei, perché la ama e l’amore secondo me è qualcosa che ti porta a fare pazzie, perché si pensa soprattutto con il cuore, non solo con la testa. e questo è bellissimo e spero sia un’ emozione che proverò. Basta, mi sono allungata troppo, quello che voglio dirle è GRAZIE, grazie perché ha regalato a noi giovani un dono che a noi serve per riflettere su ogni cosa. Grazie
P.S: una curiosità: ma come fanno Giulio e Margherita ad andare all’acquario di Genova se hanno pochi soldi?? Costa tantissimo!!! ( penso che abbia capito che sto scherzando e non sono puntigliosa, ma è solo un modo per farla ridere) Grazie per avermi ascoltata e spero che mi risponderà.
Mi chiamo Sofia, ho 14 anni e ho letto questo libro qualche mese fa. A Settembre anch’io inizierò a frequentare la scuola superiore, Liceo Classico, per cui mi sono rivista molto in Margherita. Inoltre, sono anche Palermitana quindi l’ho sentita come una sorella. Consiglio questo libro a tutti i ragazzi della mia età, proprio tutti. Quando mi chiedono un consiglio io nomino sempre ”Cose che nessuno sa”. Complimenti ad Alessandro, COMPLIMENTI! Libro FANTASTICO! Spero vivamente che ne farà altri!
Grazie, Sofia. Abbi pazienza e spero di regalare un libro ai lettori presto.
Caro Alessandro,
sono Elena, una ragazza di 13 anni, piena di sogni, di aspettative e pronta a realizzarsi. Grazie al suo libro sono cambiata, sono più matura e vedo la vita in modo diverso. A dir la verità a me leggere non piaceva molto, ma dopo aver letto “ Bianca come il latte rossa come il sangue” ho voluto scoprire il suo secondo libro. Mamma mia, quante cose avrei da dirle, quante emozioni avrei da raccontarle dopo aver letto il suo romanzo! Il suo modo di parlare mi ha catturata, ogni piccola frase mi faceva riflettere sulla mia vita. A dir la verità, non leggevo, ma vedevo un film nella mia mente, i personaggi, i luoghi li immaginavo a modo mio. Non vedevo l’ora di finirlo, ma allo stesso tempo avevo paura che quella storia che mi aveva accompagnato nei miei giorni finisse, che Margherita non potesse più raccontarmi le sue sensazioni. Giulio, quanto vorrei incontrare uno come lui, uno di quelli che ti fa battere il cuore. Ho la speranza che da qualche parte ci sia l’uomo della mia vita, uno proprio come Giulio. Adesso quasi tutti i maschi pensano solo al bel fisico, alla bellezza….. che guaio!!!! Quanto è puro il loro amore, lui è pronto a tutto per lei, perché la ama e l’amore secondo me è qualcosa che ti porta a fare pazzie, perché si pensa soprattutto con il cuore, non solo con la testa e questo è bellissimo e spero sia un’ emozione che proverò. Basta, mi sono allungata tanto, quello che voglio dirle è GRAZIE, grazie perché ha regalato a noi giovani un dono che a noi serve per riflettere su ogni cosa. Grazie.
P.S una curiosità: ma come fanno Giulio e Margherita ad andare all’aquario di Genova se hanno pochi soldi??? Costa tantissimo!!!!! ( penso che abbia capito che sto scherzando e non sono puntigliosa, ma è solo un modo per farla ridere) Grazie per avermi ascoltata e spero che mi risponderà.
Di nuovo complimenti Alessandro!! Dopo aver letto Bianca come il latte rossa come il sangue ho letto pure Cose che nessuno sa. Come il primo libro mi ha insegnato molte cose. Mi sono piaciuti molto i ricordi della Sicilia, la mia terra. Complimenti aspetto il nuovo libro.
Gianmarco
Libro bellissimo, è capace di far vibrare le corde del cuore, il rapporto tra Margherita e L’ Odissea è azzeccato. Stupendo, un capolavoro
ho visto un servizio su Rai Educational e ho letto per caso i commenti,sono un maestro di snowboard,e cerco anch’io la chiave della comunicazione per il mio lavoro e credo che leggerò piu di uno dei suoi libri(anche se non ho, ahimè 14 anni) solo per l’entusiasmo trasmesso(non perchè per il resto non ne valga la pena,anzi e solo che non la conoscevo) da chi l’aveva già fatto.Complimenti!
Davvero un libro magnifico!!E io come tanti mi sono immedesimata in Margherita!!Una storia vera!!Anche se devo essere sincera mi è piaciuto di più bianca come il latte rossa come il sangue!!!Comunque stupendi gli intermezzi dialettali forse perché anch’io sono siciliana!! <3
Signor Alessandro D’avenia, i suoi due libri “Cose che nessuno sa” e “Bianca come il latte e rossa come il sangue” sono molto belli, in compenso nella pagine ci sono citate riflessioni che solo chi ha avuto molto esperienza può scrivere; inoltre, il suo secondo libro mi è piaciuto tantissimo, è stato scritto in un modo veramente scorrevole e dinamico, sembrava davvero di vivere in un film. L’unica cosa che mi è sembrata un po’troppo fantastica, ossia presa realmente da un film, è stato quando Giulio e Margherita hanno deciso, così improvvisamente di punto in bianco di andare a cercare il padre della ragazza, oltretutto conoscendosi così poco. Per il resto andava tutto benissimo, quindi le faccio i miei complimenti.
Oggi 13 settembre stiamo commentando in classe con la prof d’italiano il suo romanzo ” cose che nessuno sa” indicatoci come lettura d’estate. All’ indicazione della prof di dividerci in due gruppi: esaltatori e denigratori, con stupore tutti ci siamo ritrovati nella prima categoria. Diverse sono state le emozioni suscitate dal libro e ognuno di noi l’ha apprezzato per motivi diversi, quasi personali, trovando la sua pagina significativa. Ci ha lasciato l’importanza di costruire relazioni positive, il coraggio di affrontare le difficoltà che la vita ci presenta e sicuramente la volontà di essere persone autentiche. Tutti noi vogliamo ringraziarla per averci trasmesso tanto. Le chiediamo se ci sarà un film anche su questo romanzo? Con affetto la 4^E linguistico.
caro prof,
il suo ultimo libro è bellissimo, io li ho letti entrambi ma questo mi ha fatto capre molte cose. non volevo che finisse ma purtroppo tutte le cose finiscono, specialmente quelle belle. spero che scriva un altro romanzo fantastico come questo, grazie!
manuela
…quando Socci ha scritto enfaticamente del primo libro (Bianca…)
l’ho acquistato per mera curiosità : l’ho poi letto nell’arco di una sera/notte.!
L’ho poi consigliato a molti, regalato a figli, amici, insegnanti, sacerdoti,ecc., come pure il secondo (Cose …)
Questo spiega tutto!
Grazie e che il Signore conservi la vena, oltre all’autore.
Nonno Pigì
Questo libro mi ha aiutata un sacco.Ho capito molte cose leggendolo e vorrei poterle elencare,ma lo spazio qui è troppo poco.Un motivo per il quale mi ha aiutato è quest’anno ho dovuto varcare anche io una nuova soglia,l’inizio del liceo e quindi mi sono messa nei panni di Margherita..però poi alla fine ce l’ho fatta.E se non fosse stato per lei Prof e tutte le sue bellissime frasi piene di significato,io dovrei ancora capire il significato di molte cose.Quindi grazie tante e spero che pubblicherà altri molti libri,perchè senza non ci si può stare.Mi farebbe piacere averla come prof di lettere,anche se la mia non è male..Aspetto il prossimo libro,Prof.
Molto bello lo sto leggendo adesso, ma vero che c’è in programma un film anche su questo libro???
salve prof 🙂
domani comincerò a leggere il suo secondo libro. Ho già letto bianca come il latte rossa come il sangue ed è stato uno dei libri migliori della mia vita. Diciamo il primo della libreria. Faccio il 1 Liceo Scientifico ma è stato un grande errore, e leggendo i suoi libri si riaccende sempre di più in me il desiderio di andare al Classico. il mio insegnante dice che ho un dono e poi nelle materie scientifiche vado anche male:/ adesso però se cambio ho paura di perdere l’anno. lei cosa mi conosiglia?!
Salve Prof! Io sono una ragazza di quindici anni che ha dei sogni, dei traguardi…Esattamente un anno fa mi hanno consigliato di leggere “Bianca come il latte rossa come il sangue”. Subito dopo che ho letto il primo capitolo me ne sono innamorata. Mi creda ho letto molti libri ma questo è stato il primo libro dove ho iniziato a comprendere il vero rapporto che ci dovrebbe essere tra alunno e professore. Questa “scoperta” mi ha reso felice ma mi ha dato pure un pò di amarezza. Noi ragazzi abbiamo paura del futuro che verrà e abbiamo bisogno di persone che come lei ci spingono a tirar fuori il meglio di noi. Abbiamo bisogno di un amico, di un confidente che ci ripeta di continuare a sognare. Io le volevo fare i miei più sinceri complimenti per come ha saputo esprimere le sue idee e i suoi sogni. Grazie a lei, Prof, ho (finalmente) deciso di intraprendere la carriera di insegnante perchè il mio più grande desiderio è di riuscire a rendere il mondo migliore… Grazie per averci fatto sognare
Io sono una ragazza del primo liceo linguistico e proprio questa estate ho letto Bianca come il latte, rossa come il sangue. Che dirle? Ho adorato il modo in cui ha descritto sentimenti, emozioni e tanto altro. Vorrei averla come professore, giuro. In questi giorni devo comprare Cose che nessuno sa e sono abbastanza curiosa e ansiosa. Grazie mille prof., lei è un mito.
Io ho letto questo libro per caso,solo perchè mio padre lo doveva leggere e doveva leggere anche “Bianca come il latte e rossa come il sangue” che non mi era piaciuto molto…Inizialmente non ne ero molto affascinata ,ma dopo le prime 10 pagine non mi riuscivo più a staccare dalla lettura. Le parti che mi hanno colpito di più sono quelle in cui hai scritto su DIO;mi è piaciuto come ne hai parlato proprio perchè mi hanno fatto riflettere molto…E dopo aver finito il libro l’ho consigliato alla mia prof. di italiano e alle mie amiche, e a quella che lo ha letto è piaciuto moltissimo… ASPETTO CON IMPAZIENZA GLI ALTRI LIBRI… 😉
Io aspetto solo che esca il film di ”Cose che nessuno sa” AMO IL LIBRO. E’ UNO DEI MIEI PREFERITI.
[…] Oggi voglio chiudere la parentesi d’Avenia, con cui ho aperto questo blog, e parlarvi dell’altro suo famoso libro: “Cose che nessuno sa”. E, visto che parlo così tanto di questo autore, h anche deciso di linkarvi qui il suo sito personale. […]
Caro collega
e il “caro” non è affatto una formula, ma una verità. E’ un anno che medito di scriverti. Tempo fa ho letto “Bianca come il latte rossa come il sangue”: mi sono a tal punto commossa che, finito il libro, il giorno dopo ho cominciato a leggerlo in classe. Diceva quello che avrei sempre voluto dire e spiegava la fede con parole vive, senza prediche. L’anno scorso è stata la volta del tuo secondo libro e mi ci sono accostata con gioia. L’ho finito e mi ha coinvolta, ma sapevo che questo non lo avrei letto ai ragazzi. E’ un libro candido, onesto, ma insidioso. A tua insaputa e a mio parere. I genitori di Margherita nel tuo libro si rimettono insieme, nella realtà non lo fanno quasi mai. Credo che il nostro compito di educatori sia di insegnare ai giovani, non tanto a capire, quanto a perdonare le fragilità degli adulti: incrementando fantasie, anche buone come questa, si corre il rischio (ahimè subdolo) di sviluppare rabbia una volta a contatto con una realtà non in linea con le proprie aspettative. L’amante, poi, scompare, quasi evapora fra le pagine, eppure nella vita ha un posto e una personalità con cui relazionarsi. Occorre riconciliare i giovani col mondo, non toglierli da esso, fornire loro strumenti per fronteggiare il cambiamento, non per eluderlo. Da ultimo l’incidente di Margherita. E’ GRAZIE a questo che la famiglia si riunisce, i genitori si riconciliano di fronte al dolore. La sofferenza della ragazza si pone involontariamente come opportunità. E’ un attimo che l’adolescente, estremo per natura, pensi che “farsi male” porti il mondo ad una riflessione e produca un esito benefico. Se sono stata troppo diretta ti chiedo scusa, sappi che ti stimo moltissimo, anch’io mi sento della tua stessa pasta. Un abbraccio.
Grazie di cuore, Giovanna. La storia che ho raccontato prende spunto da una vicenda che è andata così. I due sono tornati insieme, ferite e perdono annessi. Sul tema del dolore la tua riflessione mi piace molto. Forse nella scrittura si colgono aspetti del proprio tempo che vanno messi a tema. Forse il corpo di Margherita ferito è il tema insidioso da affrontare, più che subdolo. I ragazzi usano il corpo per richiamare attenzione, anche con il dolore. Questo allora può servire più ai genitori che ai ragazzi. La realtà è sempre plurale, ma non per questo frammentaria. Io ho solo cercato di essere fedele alla storia che era nata in me, non mi faccio guidare da idee preconcette da dimostrare, seguo solo la gioia del narrare e la fedeltà ai personaggi. Inevitabilmente qualcosa può essere percepita in modo diverso, come quei ragazzi che si suicidavano dopo aver letto Jacopo Ortis. Il problema non era certo nella storia…
grazie a te. Di cuore.
Emh… ciao, buona serata Alessandro… Non sono mai stata brava con le formule ufficiali, soprattutto quando poi il contenuto di questo messaggio sarà tutto fuorché formale. Che dire… Questo libro mi ha riempito quando mi sentivo vuota, mi ha dato la forza quando mi sentivo fragile, mi ha fatto sentire a casa quando ero sola, viva quando stavo crollando. Sembrerà stupido ma questo libro mi ha insegnato a crollare, cosa che invece non ho mai fatto veramente; Margherita mi ha insegnato che non ci si deve per forza arrendere
Un libro stupendo, forse anche migliore di “Bianca come il latte, rossa come il sangue”. Stupenda la storia.. Stupendo il modo in cui è raccontata.. Libro meraviglioso.
Grazie, Alessandra.
Ho letto questo libro tutto d’un fiato!
Credevo che non mi sarebbe piaciuto come “bianca come il latte,rossa come il sangue”…invece quando l’ho finito ho rimpianto di averlo letto troppo in fretta!
Ho 14 e tante domande…probabilmente una per ogni giorno dell’anno! Ma sono fiduciosa del fatto che con il tempo troverò le risposte. In “cose che nessuno sa” c’è una parte che mi è piaciuta molto: un pezzo tratto da “lettere ad un giovane poeta”. Dice: “non cercare ora risposte che non possono venirti da te perchè non le potresti vivere. E di questo si tratta: di vivere tutto. Vivi ora le tue domande.” Questa frase mi ha aiutata molto e credo che me la terrò bene a mente.
I tuoi libri, Alessandro D’Avenia, toccano il cuore! Complimenti!!!
mi è piaciuto tantissimo il tuo “Cose che nessuno sa”. E’ davvero un libro sulla misericordia, che bella figura nonna Teresa, vorrei invecchiare così: sapiente, semplice e schietta e poi simpatica, molto simpatica. Vorrei anche saper fare le cassatine, ma questa è un’altra cosa.I personaggi ti coinvolgono, entrano nella vita, si concretizzano e ti pare di avere a che fare con loro: mi veniva ad esempio da pregare per Giulio, al suo primo apparire, di far compagnia ad Eleonora, e di chiamare io suo marito, che mi è stato subito simpaticissimo, quasi come il professore, che mi ha proprio conquistato. La misericordia e il cambiamento fanno del tuo libro un canto di speranza che osa affermare che l’amore non è uno scherzo e amare “lascia il segno”. D’ altro canto l’Amore stesso è risorto, ma ferito… Grazie di questo libro. Un ultima cosa: oggi la liturgia romana coi proponeva il Vangelo del tesoro, “dov’è il tuo tesoro, là è il tuo cuore” e ieri il Padre nostro, mi sono sembrati una bella luce per leggere la paternità come un tesoro, un tesoro che permette di andare… permette di tornare… permette di sbagliare… permette di perdonare. Senza paternità tutte queste cose sono molto più difficili. C’è il Grande Predatore, la morte, che infrange la paternità, questo mi coinvolge perché l’ho vissuto a soli 11 anni, ma c’è il Padre che è più grande del Grande Predatore e ricostruisce la paternità proprio a partire da dove si è infranta, la figura di nonno Pietro del libro mi rimanda a questo. Lui, assente, è stato continuamente presente a tessere possibilità di riscatto e di vita per tutti, attraverso le generazioni.
Adoro questo libro…contiene un sacco di frasi significative per una quattordicenne come me… riesco ad impersonarmi in Margherita al 100% e se tutti i libri fossero così leggerei 24 ore su 24, ma purtroppo solo questo autore riesce a rendere bene le sensazioni di noi adolescenti… GRAZIE D’AVENIA!
caro Alessandro, mi chiamo Francesca e ho 13 anni. Negli ultimi 3 giorni ho letto “Cose che nessuno sa”… non sono mai stata un’amante della lettura, ma di questo libro non riuscivo a stancarmi!! Passavo delle ore immergendomi in quel mondo magnifico che si costruiva nella mia fantasia riga dopo riga, quando i miei occhi, curiosi, leggevano instancabili! Quando poi l’ho finito è stato come perdere un amico che mi teneva compagnia in ogni momento (a volte persino di notte!). Ma poi, dopo alcuni giorni, ho capito che non ho perso qualcosa ma ho guadagnato moltissimo!! Infatti, dopo aver finito il libro, ho cominciato a sentirmi inquieta e ho capito che qualcosa dentro di me stava cambiando… a dirla tutta non so bene in cosa sia cambiata, e ora come ora sto cercando la risposta questa domanda! Ti volevo solo ringraziare, perché sei riuscito a creare non un libro, ma un compagno che non so come ha scatenato qualcosa dentro di me; con gratitudine, Francesca.
Grazie a te, Francesca, per avermelo scritto.
Libro molto carino ho fatto l’errore di leggerlo dopo il suo primo capolavoro per cui non è per niente all’altezza del primo e in molti tratti ti perdi. Molto belli i riferimenti epici e il dialetto siciliano, la nonna Teresa è molto simpatica e anche i suoi dolci. Io sono innamorata della dolcezza siciliana.
Complimenti all’autore un libro comunque da leggere
Evviva!!! Ho visto che a fine anno uscirà il nuovo libro, “ciò che Inferno non è”!! Sono molto contenta e non vedo l’ora di leggerlo!!
Caro Prof,
stanotte ho finito di leggere “Cose che nessuno sa” e non potevo non ringraziarla per il capolavoro che ha gentilmente donato a noi lettori.
Ho ventidue anni, sto per laurearmi in Lingue e Letterature straniere e spero di riuscire ad insegnare Spagnolo, un giorno.
Il suo libro mi ha totalmente lasciato senza fiato – e senza lacrime -, e ho trovato in esso tanti momenti della mia vita passata.
Nonna Teresa mi ha lasciato senza parole, perché mi ha ricordato tanto la mia cara nonna che se ne è andata due anni fa, e leggere di lei mi ha fatto ricordare quanto fosse bello andare a farle visita ogni pomeriggio, aiutarla in cucina o guardare la tv insieme mentre parlavano delle nostre giornate. Inutile dire che leggere della sua morte, alla fine, mi ha fatto sentire abbandonata di nuovo, come se avessi perso un’altra volta un’importante figura di riferimento.
Margherita ha risvegliato la quattordicenne che è in me, perché nonostante abbia qualche anno in più ho comunque le stesse paure riguardo il futuro e ciò che mi aspetta, anche se per me le interrogazioni di latino (e greco) sono terminate da tre anni.
I ricordi riguardo nonno Pietro, poi,mi hanno fatto sorridere e caso vuole che anche io abbia un nonno siciliano che purtroppo non ho mai avuto la fortuna di conoscere.
Infine, la figura del prof è quella che più mi ha colpito, e la cosa più bella è stata comprendere la sua voglia di insegnare in maniera differente ai ragazzi: quest’inverno ho svolto il tirocinio in una scuola media, il mio compito era insegnare le basi dello spagnolo a due classi di undicenni e qualche volta, durante le mie misere cento ore, mi sono sentita proprio come lui mentre spiega i versi dell’Odissea.
Ciò non ha fatto altro che confermare ciò che voglio fare in futuro, e non posso che ripeterle mille volte grazie per questa sua magnifica perla che è stata in grado di allietare le mie giornate di fine estate.
Grazie per tutte le emozioni che mi ha regalato, prof!
Erano anni che un libro non riusciva a sconvolgermi positivamente, ed ora aspetto con ansia il suo prossimo (capo)lavoro.
Con affetto,
Filomena.
Grazie a te, cara Filomena. La vita che racconti mi dice che i miei personaggi sono vivi, e questo è la cosa più bella per chi cerca di fare questo mestiere di raccontare storie. Ti auguro ogni bene per i tuoi sogni di futuro.
Salve caro prof! Fa un po’ un effetto strano scrivere con la sensazione che lei magari leggerà questo commento. Sono una ragazza di 15 anni e volevo farle sapere che l’adoro. Il suo primo libro che ho letto è stata Bianca come il latte rossa come il sangue. L’ho adorato subito. Mi ha insegnato moltissime cose della vita, come dare una certa importanza all’amore e all’amicizia. Ho riletto il libro circa cinque o sei volte in un anno e credo che non mi stancherò mai di leggere di Leo. In seguito ho letto Cose che nessuno sa e l’ho amato altrettanto, forse anche di più, confrontandomi con Margherita e leggendo della nonna Teresa, essendo anch’io siciliana. Ho amato la coraggiosa storia d’amore tra Giulio e Margherita. Ho anche visto il film di Bianca come il latte rossa come il sangue ovviamente mai bello quanto il libro. Sono in attesa di un suo nuovo libro o dell’uscita del film di Cose che nessuno sa. Volevo ringraziarla perché se sono cresciuta in quest’anno che è trascorso è anche grazie a lei e i suoi libri. Spero che trova il tempo di leggermi.
Un abbraccio, Federica
.salve a tutti, io mi chiamo Giulia, ho 14 anni e vengo da Palermo. Ho letto questo romanzo circa un mese fa, l’ho comprato per curiosità, non conoscevo nemmeno la storia. Non sono riuscita a staccarmi più e quando ho finito di leggerlo mi è rimasto nell’anima. Grazie
Grazie a te, Giulia. Adesso puoi leggere anche Bianca come il latte rossa come il sangue se ti va. Buon inizio d’anno scolastico!
Mi hai insegnato molte cose che nessuno sa, volevo dirti solo questo.
🙂
Ho comprato il libro in verità’ con molta circospezione ed invece l’ ho letto tutto di un fiato! Complimenti all’ autore per il tema trattato così magistralmente……..
In tutta onestà’ non credevo che un autore così giovane o tesse avere dei principi così importanti! Bravissimo xché’ per raccontarli alcuni principi occorre prima saperli vivere….
Complimenti!
grazie Carlo Alberto, soprattutto per aver superato la “circospezione”.
Buona sera professore, sono Elisa una ragazza di quindici anni, l’ estate scorsa ho letto il suo primo libro Bianca come il latte rossa come il sangue e ne sono rimasta incantata; per questo ho deciso di acquistare il suo secondo libro, quello che mi ha cambiato la vita e mi creda non esagero. Prima di leggere “cose che nessuno sa” non amavo la lettura ma appena sono entrata nel mondo di margherita non ne volevo più uscire…lei ha una maniera di scrivere così coinvolgente e facile da riscontrare nella vita di tutti i giorni che rende il suo libro un qualcosa di unico. Il personaggio di Giulio è straordinario e grazie a lui ho iniziato a sognare…volevo solamente ringraziarla per avermi aperto gli occhi su un mondo tutto da scoprire
Con ammirazione
Elisa
Grazie a te, Elisa. Felice di averti accompagnato.
Caro Alessandro, il tuo libro mi è stato regalato da il mio migliore amico cantante di jazz Paolo Profetti, ed è stato il piu bello regalo che ho ricevuto questo anno (desiderava di molto tempo uno dei tuoi libri, per poter scriverti, e poter imparare anche io come una delle tue allune cose che nessuno sa).L’ho letto senza fiato per un meso e mezzo, e ho trovato molte risposte alle miei domande, adesso quando mi annoio cerco un passagio e rafforzo un po lo spirito per scrivere delle poesie… il tuo modo di scrivere e vivo, cose che nessuno sa e un libro vivo, che ti parla, ti accarezza quanto ci ne hai bisogno, ti fa sorridere è ti accompagna anche alla sofferenza(questo estate ho dovuto fare un intervento chirurgicale (una miomectomia), è l’ho portato con me in ospedale, per non perdere la fiducia, mi ricordo che nella notte di cura intensiva, io non poteva dormire, e una infermiera mi ha chiesto di racontarlo quale e la storia del tuo romanzo(perche era alla destra del mio latto), e io mentro lo spiegava, ho riuscito di dormire, quando mi sono svegliata la mattina, mi ha detto che lei cerchera di visitare Milano e di comprare il libro, mentre il tempo passa lei guarda Rai 1 per imparare la lingua)…grazie per avvermmi dato un pezzeto di coraggio per fare quel viaggio che l’ho abandonato quando era nel liceo: fare il poeta e insegnare lingue straniere ai bambini della scuola materna. Molto successo al’lancio del tuo nuovo romanzo, lo chiederai a Paolo di comprarmilo quando arriverra a Milano per uno degli suoi concerti. E io spero di visitare come la infermiera Milano nella primavera di 2015, quando la mia salute sara di ferro. Un grande abbraccio!
“Cose che nessuno sa” è il mio libro preferito. Nonostante abbia letto centinaia di libri di svariati generi,questo mi ha coinvolto molto particolarmente… Sicuramente per il Suo stile di scrittura. Lo adoro,davvero! L’ho consigliato a tutte le persone alla quale,come me,piace leggere.
Davvero un capolavoro italiano. Senza parlare della parte finale,la quale è stata molto commovente…
P.s. Sono anch’io siciliana,e sono davvero contenta del fatto che nel libro sono citati proverbi dialettali! ^^
Grazie di cuore, Gaia.
Cose che nessuno sa non è solo una storia affascinante, non sono solo belle parole che rimarranno su un libro per poi essere dimenticate. Cose che nessuno sa è un libro che lascia degli insegnamenti, lei prof è una persona che rimane negli occhi e nel cuore.Ogni cosa che ha scritto ormai è parte di me, un agguato di paura e forza, un insorgere di bellezza. Ha parlato di adolescenti con una sensibilità unica, del teatro, il quale io frequento da tempo,lo ha paragonato alla vita.. infondo credo sia questo: vivere meglio ciò che viene recitato male nella realtà. Grazie prof perchè ha parlato di un tema così delicato come i giovani, grazie prof perché ha parlato anche di me e mi ha fatto capire un pò anche me stessa.
Giulia.
grazie a te, Giulia, per aver dedicato tempo e ascolto alle mie parole.
Grazie, Elisabetta. Ora ti aspetta Ciò che inferno non è. Buona lettura.
Sono convinto non esista qualcosa di nuovo; tutto quanto accade o viene pensato è già accaduto ed è stato già pensato in tutti questi millenni dell’esistenza dell’uomo. Il compito del libro, di un buon libro, penso sia quello di aiutare ciascuno di noi a dare voce e corpo a questi pensieri che altrimenti rimarrebbero indistinti dentro di noi; Cose Che Nessuno Sa ci è riuscito in pieno!
grazie, Mirko, per aver dedicato tempo alla lettura e per aver scritto questo commento.
Ho letto questo libro e amo la prima parte. La seconda mi è piaciuta un po’ meno, ma non importa. Credo che tu sia proprio come il Professore. Io ti immagino così: uno che non riesce a non comprare libri anche se dovrebbe pagare l’affitto. Uno che fa innamorare i suoi alunni dei personaggi che legge, che li incanta. E ogni volta che guardo una tua conferenza o i tuoi libri, non faccio che pensare a quanto siano fortunati i tuoi alunni e al fatto che verrei volentieri a Milano.
Ho appena visto la conferenza su Dostoevskij e si, mi hai fatto venire voglia di leggerlo, però non ho finito di vederla perché sveli il finale!!! Non ti hanno insegnato che non si fanno spoiler?!
Ciao a tutti!!! Io sono Jessica ho 16 anni ! Ho letto questo libro perché ,dopo bianca come il latte rossa come il sangue , che mi ha colpito tantissimo sono andata a comprarmelo per gustare un’altra splendida lettura!!! È un libro fantastico ! È universale perché non parla di semplici storie d’amore o di avventura… Parla di tutto!!! Della vita, dell’amore e soprattutto delle difficoltà!!! Davvero fantastico adesso ho deciso di leggere anche “ciò che inferno non è “!! Tantissimi complimenti a lei Signor D’Avenia
Caro Professor Alessandro,
ho 14 anni e già sono appassionata dei suoi libri.
La scrittura e la lettura sono per me pane quotidiano e immergermi nei suoi capitoli pieni di poesia e sublimità mi culla sempre in quel mondo della scrittura che solo dei bravi scrittori possono rendere reale, come lei.
Libro che mi ha colpito molto non solo per la storia stupenda, ma tanto per il modo in cui l’ha raccontata e il fatto di esserne partecipe in ogni frase e/o espressione che porta sempre alla riflessione della propria vita.
Le faccio i miei più carissimi complimenti per questo Capolavoro e dopo “Ciò che inferno non è” – che leggerò assolutamente – spero che scriverà altre opere.
Pertanto la ringrazio per avermi suscitato emozioni che nessuno è mai riuscito a regalarmi.
Ottimo libro.
Mi congedo,
un saluto cordialissimo e stima immensa.
Arianna
Caro prof,
sono Simona ed ho 13 anni. Questo per me è un anno importante,pieno di scelte che mi accompagneranno per il resto della vita. La lettura mi permette di entrare nella mente e nel cuore di un personaggio ed esplorarlo in tutti i suoi minimi particolari ed è per questo che,dopo aver letto la trama,ho subito comprato “Cose che nessuno sa” nella speranza di trovare nel suo libro le risposte che cerco invano nella mia mente.
Per me “Cose che nessuno sa” è stato uno specchio fatto di parole e di carta. Con gli occhi di Margherita ho visto me stessa,le mie preoccupazioni e i miei stati d’animo odierni.
Grazie mille per aver messo ordine nel caos che prima era la mia testa.
Grazie,prof.
Grazie a te, Simona, per averlo letto e per aver scritto questo commento. Buona fortuna!
Sono le 2:59 e io ho appena finito di leggere il suo libro Prof.
Prima di questo ho letto un paio di anni fa “Bianca come il latte e rossa come il sangue”…per tre volte a dir la verità. Ho appena chiuso “Cose che nessuno sa” e la tentazione di ricominciare d’accapo per paura di essermi persa qualche emozione è forte.
Non ho più 14 anni come la sua Margherita da ormai 5 anni ma i vent’anni spaventano come quegli anni pieni di inizi, novità e spiacevoli imprevisti di vita.
Sicuramente non saró la prima ragazza che le dice di aver letto la storia di Margerita ma che segretamente Prof, non ha fatto che spiare la sua vita e riscriverla sotto pseudonimo.
Ho 20 anni e mi chiamò Francesca. Ho una nonna siciliana nel cuore e ho conosciuto il mio primo, attuale e misterioso amore al liceo e si chiama Giulio….ho potuto leggere di Nonna Teresa e del complicato Giulio di Margerita dalla trama e queste somiglianze alla mia vita mi hanno spinto a leggere più avanti. Arrivata alla pagine in cui Giulio chiede alla ragazza quale fosse la sua canzone preferita è stato estasiante. Ho un tatuaggio con i versi “e senza dire parole nel mio cuore ti porterò”, la donna cannone è la mia canzone del cuore.
Mi sono stupita di queste piccole cose e mi hanno ancora di più coinvolto nella storia e nel viaggio “omerico-moderno” della protagonista ma c’è una cosa che ci accomuna ancora di più, il dolore da lei provato. L’abbandono di un padre ti ruba il sonno e ti dà tanto dolore a 20 anni come a 14. Sono passati alcuni mesi, il mio rapporto con lui non era proprio come quello dei personaggi del suo libro.. Ma lei è riuscito a dare parole a cose ed emozioni che io ancora non sono riuscita a spiegare nemmeno a me stessa.
Ho pianto tanto durante la lettura. La debolezza, la fragilità, La paura, i mostri in agguato… Mi ha avvolto e coinvolto qualsiasi discorso. Era quello che cercavo, la spiegazione ad alcune mie sensazioni ad alcuni miei dubbi… Le risposte alle mie domande, peró, aspetteró con pazienza di viverle davvero.
Le faccio chiaramente i complimenti per il successo del suo libro ma principalmente volevo ringraziarla per avermi aiutato. Sono riuscita a sentire l’eco dentro la mia conchiglia.
Con grande riconoscenza,
Francesca.
Sono io riconoscente a te, Francesca, per avermi raccontato un pezzetto della tua anima, risvegliata dalle mie parole. Felice di averti accompagnato. A presto
Caro Alessandro,
sono una delle tue tante lettrici. Sono consapevole di non essere praticamente nessuno, ma grazie al tuo libro “Cose che nessuno sa” mi sono sentita qualcuno. Mi sono sentita un adolescente, una liceale, una perla.
Ho realizzato che nonostante cambino le circostanze, io sono com’era Margherita: sola e ferita. Sono un adolescente che soffre la mancanza della luce, e questa mancanza lacera il cuore e copre ogni pensiero con una nube. Margherita però, nonostante avesse il cuore a pezzi, ha deciso di rimboccarsi le maniche e lottare, cercare fin quando non avrebbe trovato quella splendida luce. Ma purtroppo era arrivata ad un punto in cui cercare non bastava, bastava aspettare. Ha aspettato, e la luce è tornata. Ma perché? Io sono convinta che la luce sia tornata perché aveva visto quando aveva sofferto, e quanto dolore aveva provato. Sai Alessandro, in questo sono diversa da Margherita: sono troppo debole per lottare. Sono troppo stanca per cercare. Ma ho deciso di tirare via il cerotto, e portare a termine le mie battaglie.
Il tuo libro mi ha aperto gli occhi, mi ha fatto capire che non importa quanto grande sia il dolore.. bisogna sempre distruggere tutti i muri, perché dopo la ricompensa sarà la felicità cercata da tempo.
Noi siamo le perle. Quelle perle preziose, un po’ scagliate ma piene di luce.
Grazie di tutto Alessandro.
Con amore, Federica
grazie per le tue parole, Federica. Sono felice che le mie povere parole ti abbiano dato tanto. Ti abbraccio
Caro Professore,
finga che io sia una timida ragazza che al primo banco prende il coraggio di alzare la mano e di porle una domanda.
Lo so… Facile scriverlo davanti ad un computer e ancor di più immaginarselo ma un po’ meno a farlo nella vita reale! Forse lei potrà capire o almeno intuire a cosa mi riferisco: a quel timore, a quella timidezza che spesso si ha a 14, così come a 17 anni.. O perché no, anche ai miei 18 appena compiuti. Quel momento di estrema insicurezza, paura, che spesso spinge l’alunno a nascondersi, a esitare, ad abbassare lo sguardo e a evitare di porre domande per paura che esse possano essere ridicole o infondate.
Ma io, ora, con il suo libro vicino, voglio alzare quella mano che spesso ripongo nelle tasche e lascio logorare dal rimpianto e dalla curiosità.
Ho letto vari commenti precedenti al mio e mi sono resa conto che come me ci sono moltissimi altri ragazzi che leggendo hanno provato lo stesso. Si sono immedesimati, si sono sentiti chiamati in causa, alla mia stessa maniera.
Ho comprato e poi letto il suo libro perché, qui, nel suo blog ho trovato un video dove parlava della letteratura e casualmente (non uso questa parola tanto per fare) ha parlato proprio di “Cose che nessuno sa”.
Mi ha intrigato immediatamente la trama, il personaggio di Margherita (nome che tra l’altro amo alla follia) e soprattutto i continui riferimenti all’Odissea.
Quel capolavoro dannato che ha contribuito a farmi decidere di voler sfidare e scegliere la facoltà di lettere a miei rischi e stra-rischi. Ma il fascino di Ulisse, il coraggio di Telemaco e il ‘viaggio’ che tradotto non è altro che ‘vita’, mi ha stregata ancor più del canto delle sirene. E’ stato Amore a prima vista.
La sua Margherita mi ha parlato.
In un ceto senso lei ha scritto la mia storia, è stato come leggermi tra le sue pagine.
“Quella storia deve piombare da fuori, come quando accade che i libri ci scelgano e gli autori diventino amici a cui vorremmo telefonare alla fine della lettura per chiedere loro come fanno a conoscerci o dove hanno sentito la nostra storia.”
Io ora alzo la mano per questo. Solo per farle notare il mio sorriso, per farle capire che sono una di quelle persone. Che sono state le sue parole, il suo modo di saper leggere tanti ragazzi, a spingermi a stare qui a scrivere e a parlare con me stessa… A pensare.
Mi chiedo come faccia a conoscere bene i pensieri, le sensazioni di noi adolescenti. Sicuramente gran parte è merito del suo ruolo di insegnante, ma credo e so che c’è dell’altro. Quanti professori, quanti docenti si incontrano… Io, uno solo rivedo in lei e nelle sue parole; Quel professore che ti cambia la vita, perché ti dona un nuovo modo di guardare le cose e di pensare.
Un professore che oltre la laurea sia intelligente e che quindi sappia “leggere dentro le cose, le persone e i fatti”. Che ti sappia ascoltare senza dovertelo chiedere. Proprio come un libro.
Ho amato tanto la sua Margherita perché anche io sono alla ricerca di un padre. Un ‘padre’ che mi faccia capire chi sono, che mi dia più coraggio, che mi spinga ad intraprendere il mio viaggio e le mie scelte.
Sogno di diventare una scrittrice e una professoressa, proprio come lei.
Sogno di essere ascoltata ma allo stesso tempo bramo di ascoltare parole altrui. Di imparare anche da altri.
E dopo aver letto i suoi ringraziamenti a fine pagina, concludo anche io questo mio piccolo poemetto (che giuro non avevo programmato così lungo e mi scuso) con un: “Grazie a lei professore!”
E’ riuscito nel suo intento: provo un po’ più di amore per la vita e un po’ più di misericordia per l’uomo.
Ma forse, anche se non era il suo scopo, l’obiettivo maggiore raggiunto da questo libro è quello di avermi fatto amare un po’ di più.
Le ricordo che è grazie al suo libro se io ho avuto il coraggio di alzare la mano e di parlare.
Parlare soprattutto con me stessa.
E spero di poterlo fare anche domani e dopodomani ancora.
Grazie mille,
Ilaria.
Tu, cara Ilaria, sei una di quelle lettrici per cui vale la pena scrivere un libro. TI abbraccio forte e ti auguro di lottare per i tuoi progetti di vita, costi quel che costi.
Caro Alessandro,
ho appena finito di leggere “Cose che nessuno sa” e sono corsa a scriverle perché ci tenevo a farle sapere al più presto quello che ne penso (come avevo fatto per il primo libro). Certo, la mia è solo una delle tante opinioni che ha ricevuto ma volevo sapesse che la stimo veramente tanto e i suoi libri sono tra i migliori che abbia mai letto. Sa, come ha scritto lei stesso “accade che i libri ci scelgano e gli autori diventino amici a cui vorremmo telefonare alla fine della lettura per chiedere loro come fanno a conoscerci o dove hanno sentito la nostra storia”.
Bene, io la sto “telefonando”perché in effetti, grazie a lei, ho scoperto di “non essere sola, definitivamente sola”. In alcuni punti mi sono ritrovata veramente ad esclamare “Ehi, questa sono io!”
Mi sono addirittura commossa leggendo i suoi ringraziamenti, perché è evidente che il suo è vero amore per la scrittura. Lei arriva al cuore della gente e posso dirle che sí, puó ritenersi soddisfatto perché i suoi libri rendono le persone migliori (almeno succede con me).
Vorrei dirle molte cose ma non so nemmeno se leggerà o risponderà, e in questo momento ho scritto le prime che mi sono venute in mente .
Le rinnovo i complimenti che le avevo già fatto per il primo libro e il desiderio di incontrarla prima o poi.
Sarei anche curiosa di sapere una cosa: cosa si prova nel momento esatto in cui si finisce di scrivere un libro come questo?
Spero molto in una sua risposta!
Cara Lucrezia, cosa si prova l’ho scritto nei ringraziamenti. Ti ringrazio per le tue belle parole e sono felice di averti accompagnato. Grazie per aver dedicato tempo e cuore alla mia storia. TI abbraccio
Gentile Prof, sono la mamma di una ragazza dislessica di 14 anni che frequenta il primo anno del liceo scientifico. Nonostante le sue difficoltà nella lettura ha letto, con i suoi temi, molto volentieri ed ha apprezzato il suo libro “Bianca come il latte, rossa come il sangue”.
Ora la prof di italiano le ha assegnato la lettura del suo libro “Cose che nessuno sà”, purtroppo in tempi per lei inarrivabili. Volevo chiederle se esiste un audiolibro; sarebbe indubbiamente uno strumento assai utile per tutti coloro che hanno il piacere della lettura, ma la difficoltà nel farlo. La ringrazio anticipatamente. Quando la trasferiranno a Civitanova Marche?!?!? Noi aspettiamo fiduciosi!
Cara Michela, purtroppo non esiste la versione audiolibro, mi spiace molto. Tua figlia però, se ha una dislessia certificata, ha tutto il diritto di avere più tempo per la lettura, basta accordarsi con la docente. Vi abbraccio
Grazie per la tempestiva risposta, lei ha ragione ma (per motivi indipendenti dalla nostra volontà) la certificazione non sarà resa nota agli insegnanti prima di metà novembre, termine già scaduto per la lettura del libro. Grazie ancora
[…] Cose Che Nessuno Sa è stato il primissimo libro di Alessandro D’Avenia che ho letto e avevo trovato una vera meraviglia! […]
20 ore. Solo 20 ore da dedicare all’insegnamento. Fornire elementi minimi a dieci ragazzi, in situazioni di disagio, di “Cittadinanza attiva”. Questo mi è stato chiesto di insegnare. Ma non ci sono riuscito. Ho potuto, molto più limitatamente, “raccontare” loro della “costituzione italiana”, e di quel “diritto” che non è “comando”, ma “ordine”. Ordinare la società, appunto. Ora dopo ora mi sono accorto dei segni indelebili impressi da alcune esperienze della loro vita: quindicenni e già “schiavi”. Così l’ho fatto. Non dovevo, lo so. Eppure ho preferito farlo, assumendomi tutti i rischi del caso. Sono entrato in classe. Ho consegnato loro un cartoncino colorato. Ho chiuso tutte le finestre. Sbarrato la porta. Buio, la classe completamente oscurata. Ho acceso una lampadina led ed ho cominciato a leggere l’epilogo del libro “Cose che nessuno sa”. Parola dopo parola. Pagina dopo pagina. Per un attimo mi è sembrato di udire l’eco del silenzio di qui ragazzi. Il tremolio delle loro mani che, (finalmente!), non erano impegnate sullo schermo di un cellulare. Leggevo piano, senza fretta per far gustare loro l’ebrezza dell’orizzonte e volutamente lasciando che la solitudine di Margherita provocasse un pensiero, un’emozione. Qualunque cosa. Terminato di leggere ho acceso la luce, spalancato le finestre: “ora scrivete qualsiasi cosa vi passa per la mente sul cartoncino”. Lo hanno fatto! Quei ragazzi disorientati, abbandonati dalla società, troppo presto marginalizzati anche dalla scuola (che vorrebbe essere “buona”)…hanno percepito, forse per la prima volta, la reale consistenza di una (sana) libertà. Così ho chiuso la mia ultima lezione. Non ho spiegato (e come avrei potuto?) la “nozione” per divenire cittadini attivi, ma ho ragionato con i loro problemi (spesso molto attinenti a questioni giuridiche giuridici), trasformando “passioni” in “temi (di diritto)” e, infine, aiutandoli ad esporli.
Finita l’ultima lezione quei dieci ragazzi mi hanno chiesto – emotivamente provati – il titolo del romanzo, l’autore, la storia. Tutto. Volevano “sapere”. Ed io stupito, ma intimamente felice ho detto lor: “Cose che nessuno sa”…
Caro Raffaele, sono felice di averti dato una mano in quest’avventura difficilissima. Sei stato proprio bravo, sei andato a prenderli dove erano loro per portarli dove eri tu. Grazie per avermelo raccontato.
Ciao Alessandro,
in ordine cronologico, dopo il primo libro, oserei dire divorato giorno e notte, mi sono immersa in ” Cose che nessuno sa”.
Che dire….anche questa volta mi sono ritrovata da subito affamata di sapere come si dipanava la matassa, come evolvevano le storie dei personaggi legati tra loro, per finire con gli occhi lucidi di emozione e sentimento.
Grazie per come scrivi l’autenticità della vita con le sue luci e le sue ombre.
un abbraccio
A differenza di molte altre persone qui, a me non piace leggere, o almeno non mi piaceva. Amo la matematica, la scienza e tutto quello che ha una logica che si capisce. Infatti il primo vero libro che ho letto per me e on per la scuola è “Cose che nessuno sa” e me lo ha regalato proprio la mia professoressa di scienze. Finita la prima parte del libro lo ho lasciato stare per paura di scoprire la fine, o forse di scoprire che una fine non c’è, perché effettivamente alcune cose la matematica non le risolve. Dopo un anno ho riletto la prima parte, mi sono rifermata per 4 mesi e poi ho finito tutto il libro in due secondi. La cosa più frustrante è il non saperti spiegare perché il tuo libro sia diventato una delle cose più preziose che ho, perché è il mio libro preferito o perché mi abbia dato così tanta voglia di leggere tutti i libri di questo mondo. So solo che a natale ho comprato tutti i tuoi romanzi e che ti sono immensamente grata. Dai, forse alcune cose è meglio non saperle a volte. O forse nessuno le sa perché una spiegazione non ce l’hanno. Vedo che gli ultimi commenti sono stati scritti nel 2011, come al solito sono in ritardo su tutto, un abbraccio.
Cara Gaia, a me sembri puntualissima. Ognuno arriva puntuale all’appuntamento con il libro che ti cambia la vita. Ti abbraccio
Ciao caro prof, mi rilassa e mi nutre leggere i commenti delle tue lettrici… Gaia mi ha molto colpita e mi sono ritrovata, anche per me questo è il libro più bello in assoluto che io abbia mai letto, sto acquistando piano piano tutti suoi libri, “Cose che nessuno sa” l’ho comprato due volte, la prima volta dall’app, la seconda in libreria… non potevo lasciare che un romanzo cosi meraviglioso fosse solo nel mio phone, avevo bisogno di averlo cartaceo perchè possa ricordarmi ogni volta che capiterà di guardarlo di sentire le emozioni irripetibili e uniche che solo quella storia mi ha dato, ho pianto, ci ho lasciato un pezzo del mio cuore…. sarebbe bello se il paradiso avesse i personaggi del romanzo …. qualcuno sostiene che in paradiso, ogni desiderio, anche il più piccolo sarà esaudito…
Spero nella mia vita di incontrare un amico cosi come lo sa essere lei con i suoi alunni e le persone che ama , io sapevo che al modo c’erano persone speciali e quando ho visto e ho sentito lei , mi sono detta “eccolo, dov’era!L’ho trovato” Grazie di tutto, tutto, tutto… per rendere le vite di noi più colorate e importanti.
PS: piano, piano sto acquistando tutti i suoi libri!
Caro prof… sono giorni, forse mesi, che fisso questa pagina del tuo blog aspettando l’ispirazione e il coraggio per scriverti. Non smetto più di leggere tutti i tuoi libri e guardare tutte le tue interviste perché trovo che tu sia una persona meravigliosa , perché solo una persona meravigliosa puo riuscire a comunicare così apertamente quello che prova attraverso un libro. Sono una studentessa delle scuole medie e a breve avrò gli esami. Come titolo per la mia tesina ho scelto quello del tuo ultimo libro: l’arte di essere fragili, che ho amato, letto, riletto e amato ancora. Ho iniziato a leggere i tuoi libri grazie alla mia professoressa di italiano dello scorso anno, che ha scorto in me l’infinito di quello che potevo essere, e ha fatto si che io potessi esprimerlo, regalandomi “cose che nessuno sa”, che ho trovato fantastico. Purtroppo questa professoressa é andata in pensione e io ho sofferto tantissimo, e avevo tanta debolezza dentro me: TU MI HAI AIUTATO A SUPERARLA. Quindi caro prof un enorme *GRAZIE*❤
Grazie, Margherita, chi meglio di te, con questo nome, può amare quel libro? Auguri per i tuoi sogni più belli.
Amo i libri che parlano di libri, valorizzano la conoscenza e la cultura, il mare e i paesaggi naturali.
Nel suo libro “Cose che nessuno sa” sono racchiusi questi elementi che per me risultano fondamentali.
Non potrei vivere senza libri, ma nemmeno senza mare, luce e natura. Grazie ad essi mi sento viva, così come quando ho letto il suo libro.
Grazie alle storie dei personaggi ho capito che il dolore svolge una funzione importante nella rinascita e nella rigenerazione di una persona. Il dolore, come la gioia ci fanno sentire vivi.
Mi sono rispecchiata nel professore. È il personaggio che mi assomiglia di più (ma anche il contrario:io assomiglio a lui). In particolare, in questo periodo di profonde incertezze esistenziali che io chiamo “incertezze/indecisioni di ritorno” (di ritorno perché non siamo più adolescenti, ma adulti e perché, per quanto mi riguarda sono seguite ad una lunga fase di certezze). Si, mi sento come il professore: amante dei libri e della cultura, ma incerta nelle decisioni più importanti da prendere. Decisioni che riguardano la vita, anzi l’esistenza.
È proprio vero che i libri vengono a noi proprio quando ne abbiamo più bisogno. Anch’io avevo bisogno di “Cose che nessuno sa” per capire me stessa e decifrare le mie “incertezze di ritorno”.
“Cose che nessuno sa”, l’inferno nel cuore per molti ragazzi delle nostre scuole, lacrime da far asciugare a compagni e a insegnanti prima che inizi l’ora di lezione. I corridoi delle scuole sono i nuovi teatri di tragedie che spesso si consumano tra il canto doloroso di un giovane alunno protagonista e il coro compassionevole dei suoi compagni. L’insegnante a volte è spettatore impotente, a volte, invece,scopre di non essere solo e trova quella forza interiore e comune che permette al deus ex machina di sciogliere il dramma, proprio come nella tua storia, Alessandro. Se solo gli antichi Greci sapessero quanto sono moderni! Se solo Telemaco potesse immaginare di non essere solo nella ricerca del padre! Ancora una volta una storia può salvare una vita, ancora una volta è una giovane vittima che si deve sacrificare, ancora una volta è il pathei mathos a svelare la verità e a sciogliere il dramma in un lieto finale. Potenza della lirica dove ogni dramma purtroppo non è sempre un falso!
Caro prof,
sono una sedicenne pensierosa, sognatrice e un po’ distratta. Ho finito ieri di leggere “Cose che nessuno sa”. Non so davvero con quali parole descrivere questo magnifico romanzo e non penso di riuscire a spiegare le emozioni che mi ha fatto provare. Questo libro mi ha fatto capire come il dolore sia capace di fortificare le persone, come esso stesso possa contribuire a creare la bellezza. A volte vorrei anch’io fuggire come ha fatto Margherita: allontanarmi dalla mia quotidianità, dai vincoli e dalle regole, per provare cosa significhi vivere momento per momento. Trovo difficile, però, trovare ragazzi e ragazze come Giulio o Marta. Come Filippo, mi accorgo anch’io che il mondo è pieno di ragazzi che passano le loro giornate chiusi in casa, a giocare ai videogame e a pensare unicamente ad un modo per ottenere il motorino tanto desiderato. Ho paura di diventare (o essere) così anch’io, di non accorgermi della bellezza di ciò che mi circonda e di non vivere appieno la vita. Ho paura di non trovare una persona con cui condividere pensieri, speranze, sogni. E ho paura di essere come il prof di Margherita, che cerca la verità nelle preziose parole contenute nei libri ma non sa come comportarsi nella vita reale.
Detto questo, vorrei semplicemente dirle grazie per questo romanzo e per tutti i sentimenti e le riflessioni che ha suscitato in me. Buona fortuna per tutto!
Grazie a te, cara Greta
Ho apprezzato e amato “Cose che nessuno sa” per tanti motivi. Mi sono divertita ad inseguire con la mente il magnifico prof. amante dei libri e della cultura, mi sono appassionata alla storia di Margherita, al suo viaggio e alle sue incertezze adolescenziali ed esistenziali.
Ma, in verità, l’ho apprezzato e amato anche perché le storie ivi raccontate finiscono bene: quelle di Margherita, dei suoi genitori, del prof.
Oggi c’è un disperato bisogno che le cose finiscano bene, che le storie finiscano bene. Come nelle favole… Voglio impegnarmi per fare della realtà una fiaba e della fiaba, una realtà.
Ho apprezzato e amato “Cose che nessuno sa” per tanti motivi. Mi sono divertita ad inseguire con la mente il magnifico prof. amante dei libri e della cultura, mi sono appassionata alla storia di Margherita, al suo viaggio e alle sue incertezze adolescenziali ed esistenziali.
Ma, in verità, l’ho apprezzato e amato anche perché le storie ivi raccontate finiscono bene: quelle di Margherita, dei suoi genitori, del prof.
Oggi c’è un disperato bisogno che le cose finiscano bene, che le storie finiscano bene. Come nelle favole… Voglio impegnarmi per fare della realtà una fiaba e della fiaba, una realtà.
Grazie Prof. di questo libro.
Sono in trepida attesa del prossimo
¡Hola Alessandro!
Me encantó “Cosas que nadie sabe” me lo he releído a lo mejor seis veces, y cada una de las veces descubro algo diferente en su libro ¿Sabe? Solo soy una adolescente, pero en parte gracias a su libro se creó en mi el deseo de ser escritora algún día, le estoy realmente agradecida por eso. También por todas las lecciones de vida que sus páginas susurran al oído de los lectores, es absolutamente increíble. Eso sí hay una metáfora en su libro, concretamente en el último párrafo del libro, que no sé si termino de captar bien su significado. Pues cada vez que lo leo creo que lo entiendo todo, hasta que me encuentro con las últimas cuatro palabras del libro: “lleva en su seno” con esto se está refiriendo a que, como una concha lleva la perla en su seno, el corazón lo imita, pero como el corazón no está exactamente, en lo que en español seno se refiere (tiene dos connotaciones pero yo la entendí como la que se refiere al vientre), no sé si simplemente quiere decir que el corazón late y es el eco de la vida, o… si es con el significado de vientre que Margherita tiene un corazón en su seno que late y por lo tanto que está embarazada. Ya sé que es un poco rayada pero lleva comiéndome la curiosidad desde hace tres años (no exagero). Muchas gracias por su libro, es un placer contar con escritores tan grandes como usted en este siglo ¡Pasará a la historia! Un abrazo muy fuerte,
Mercedes