23 ottobre 2024

Muse o Sirene?

In occasione dell’uscita del film Parthenope di Paolo Sorrentino, Sette del Corriere mi ha chiesto chiesto di raccontare chi erano le Sirene, dato che Parthenope, si narra fosse una di […]

22 ottobre 2024

Ultimo banco 216. Tutto in un pollice

Il nostro salto evolutivo è digitale, cioè in un dito: il pollice. Il “pollice opponibile” è infatti una prerogativa quasi solo umana: seppur comune ad altri primati, solo noi lo […]

26 maggio 2024

Intervista a Omero

Ho preferito andare a intervistarlo per averne un ritratto diverso dalle figure marmoree a cui siamo abituati. Per vie che potevo solo immaginare, sono arrivato nella sua casa in un’isoletta […]

21 maggio 2024

Ultimo banco 202. Nascenza

“Sono una mamma e nella vita faccio il lavoro più bello: l’infermiera. Ho bisogno di aiuto per una ragazza che qualche giorno fa ha deciso di gettarsi da un cavalcavia. […]

16 aprile 2024

Ultimo banco 197. Riuscire

Sulle fatiche degli attuali adolescenti descritte in un recente Ultimo Banco un lettore mi scrive: “Ho 73 anni, la mia generazione non ha avuto questi problemi. Io studiavo, una parte […]

5 dicembre 2023

Ultimo banco 181. Sono ancora vivo?

Durante l’ultimo anno di superiori propongo agli studenti di trovarci a tu per tu al bar della scuola a fine lezioni per mangiare quello che chiamo un panino imbottito “di […]

24 ottobre 2023

Ultimo banco 175. Patrimonio

In tempi in cui la parola padre è spesso legata a fatti di cronaca cruenti o soggetta a interpretazioni oppressive, frutto dell’evaporazione simbolica e reale del padre che caratterizza la […]

11 ottobre 2023

Il ritorno di Penelope

Quando Odisseo, Ulisse per gli amici, compare per la prima volta in scena nel poema che porta il suo nome, Odissea (“i fatti di Odisseo”), piange. Non è un bel […]

17 settembre 2023

Vi racconto il nuovo libro

Ho raccontato come è nato il nuovo libro in una intervista molto personale sul Corriere della Sera del 16 settembre 2023 rilasciata a Roberta Scorranese.          

17 gennaio 2023

Ultimo banco 145. Un calcio alla morte

Gianluca Vialli è stato, nella mia adolescenza, un eroe di quello strano sport contro-evoluzionistico per cui l’abilità non dipende dalla mano, che ha reso l’uomo uomo, ma da un arto molto meno preciso: il piede (pedestre è un’offesa: “é fatto con i piedi”). Nel calcio anche il gesto più bello “è fatto con i piedi”, la mano è vietata (solo Maradona l’ha resa, furbescamente, tocco divino): arcaica nostalgia di una danza primordiale che incanta l’altro per trafiggerlo nel suo territorio sacro (la rete) con il “colpo” che arriva quando non lo aspetti o da chi non lo aspetti.