Ultimo banco 213. Tempi nuovi
“Leggo il suo ultimo libro, mi fermo, penso, ne parlo con i miei figli adolescenti. È emerso qualcosa che ci ha fatto ridere e riflettere. È nato un concetto che […]
“Leggo il suo ultimo libro, mi fermo, penso, ne parlo con i miei figli adolescenti. È emerso qualcosa che ci ha fatto ridere e riflettere. È nato un concetto che […]
“Sono una mamma e nella vita faccio il lavoro più bello: l’infermiera. Ho bisogno di aiuto per una ragazza che qualche giorno fa ha deciso di gettarsi da un cavalcavia. […]
Mi sono sempre protetto dal dolore, soprattutto quello di chi amo. Come si fa a non fuggire o, se si resta, a non soccombere? Esiste una terza via? Di recente […]
Qualche giorno fa una ex studentessa è venuta a trovarmi. Avevo davanti una donna luminosa che, ripercorrendo il sentiero dei ricordi, mi ha raccontato un episodio per lei fondamentale e di cui non avevo memoria. Aveva cambiato scuola dopo un primo anno di superiori molto doloroso: la sua timidezza, che non era stata accolta o capita dagli insegnanti, l’aveva portata a sentirsi un’incapace.
La vita è grande, buona, attraente ed eterna. Lo scrive nel suo Diario una ragazza ebrea morta ad Auschwitz a 29 anni: Esther (Etty) Hillesum, che voglio ricordare in vista della prossima giornata della Memoria. La scrittrice Elisabetta Rasy le ha dedicato un’intensa biografia (Dio ci vuole felici. Etty Hillesum o della giovinezza) come gesto di gratitudine per averle fatto scoprire, in momenti oscuri, che vivere è trovare la propria forma, in qualsiasi circostanza.
Achille Lauro, auto-battezzandosi sul palco di Sanremo in apertura del festival della canzone italiana, ha voluto rappresentare la sua rinascita, ribadendo, attraverso lo scimmiottamento del rito, che siamo fatti non […]
«Caro Alessandro, non ci conosciamo. Ho 19 anni e ho letto il suo ultimo libro: L’Appello. Mi ha aiutato a riflettere perché, come Omero Romeo, ho una malattia genetica che […]
C’è un paradosso che questo tempo mi ha scavato nella carne: se sei triste, vulnerabile, stanco, lasciati vedere come sei, mostra la ferita ai tuoi amici. In una cultura invasa […]
«Sono una mamma e una maestra di scuola primaria. Anni fa sono stata nominata insegnante di sostegno di Laura, una bambina gravissima e bellissima. La maestra prevalente mi accoglie sbrigativa: […]
La Zona è protetta dall’esercito che spara a vista a ogni intruso, ma c’è un contrabbandiere che osa affrontare ogni rischio per accompagnarvi i più audaci. Chi riesce a entrarci […]