Ultimo banco 183. Disincanto di Natale
Il rapporto annuale del Censis sulla situazione sociale del Paese, presentato qualche giorno fa, ci definisce ciechi di fronte a problemi evidenti eppure in stato di perenne emergenza, due condizioni […]
Il rapporto annuale del Censis sulla situazione sociale del Paese, presentato qualche giorno fa, ci definisce ciechi di fronte a problemi evidenti eppure in stato di perenne emergenza, due condizioni […]
Il 5 ottobre, oltre al Premio Nobel per la letteratura di cui vorrei occuparmi più avanti, è stata celebrata la Giornata Mondiale dell’Insegnante. Quindi oggi lascio la voce dall’ultimo banco […]
Il 15 settembre di 30 anni fa, nel giorno del suo 56° compleanno padre Pino Puglisi fu ucciso dalla mafia con un colpo di pistola alla nuca. Era il professore […]
La misura della felicità è la gratitudine. Alla fine di ogni giorno, anche il più difficile, cerco di scegliere qualcosa per cui ringraziare e alla fine di ogni settimana scrivo […]
La scuola è finita. L’ultimo banco è vuoto. E noi, orfani di questa postazione che desta sospetti ma che permette di guardare il mondo alla distanza giusta per metterlo a […]
Vivere è sperare di nascere del tutto, ciò che in ciascuno di noi è abbozzato chiede pieno compimento: per questo usiamo la metafora della chiamata o vocazione, la vita ci […]
“E io ancora mi sveglio aspettando un messaggio che non arriva… tutta la vita”. Così canta Drast, cantautore del 2001, in un verso che sintetizza la ricerca della sua generazione: […]
Cerco di portare a termine spiegazioni e verifiche entro metà maggio, per poter dedicare l’ultima parte dell’anno scolastico all’esplorazione della vocazione. Esistere (ex-stare: essere saldi fuori) significa “uscire con coraggio”, […]
Qualche giorno fa lo scrittore e amico Daniele Mencarelli è venuto a dialogare con gli studenti della mia scuola. Daniele appartiene agli autori che non scrivono della “realtà” ma del […]
Un insegnante che mangia in classe i “panini del futuro”. Così Alessandro D’Avenia definisce i momenti di pausa che condivide con gli studenti dell’ultimo anno per parlare anche dei loro sogni e delle loro aspirazioni. Quello che serve ai nostri ragazzi è ascoltare sé stessi mentre raccontano cosa vogliono fare, e il compito dell’insegnante è fare solo da specchio.