24 gennaio 2023

Ultimo banco 146. La memoria di tre donne

La vita è grande, buona, attraente ed eterna. Lo scrive nel suo Diario una ragazza ebrea morta ad Auschwitz a 29 anni: Esther (Etty) Hillesum, che voglio ricordare in vista della prossima giornata della Memoria. La scrittrice Elisabetta Rasy le ha dedicato un’intensa biografia (Dio ci vuole felici. Etty Hillesum o della giovinezza) come gesto di gratitudine per averle fatto scoprire, in momenti oscuri, che vivere è trovare la propria forma, in qualsiasi circostanza.

17 gennaio 2023

Ultimo banco 145. Un calcio alla morte

Gianluca Vialli è stato, nella mia adolescenza, un eroe di quello strano sport contro-evoluzionistico per cui l’abilità non dipende dalla mano, che ha reso l’uomo uomo, ma da un arto molto meno preciso: il piede (pedestre è un’offesa: “é fatto con i piedi”). Nel calcio anche il gesto più bello “è fatto con i piedi”, la mano è vietata (solo Maradona l’ha resa, furbescamente, tocco divino): arcaica nostalgia di una danza primordiale che incanta l’altro per trafiggerlo nel suo territorio sacro (la rete) con il “colpo” che arriva quando non lo aspetti o da chi non lo aspetti.

13 gennaio 2023

Chi si prende cura di me?

Quando Franco Battiato canta La cura, legittimamente interpretata dai più come canzone indirizzata a qualcuno, si rivolge innanzitutto alla propria anima, da anemos, vento, il soffio che rende “viventi” tutti gli esseri “animati”, ma che in noi uomini è qualcosa di più. A noi non basta essere viventi, noi vogliamo essere vivi. Se i viventi hanno il fiato, noi abbiamo il respiro, che è quel di più: in italiano è lo spirito o spiro, da cui vengono parole come respiro, ispirazione, spirare… che racchiudono il senso della vita “animata” e non solo “animale”.

11 gennaio 2023

Ultimo banco 144. In pegno

L’Epifania, appena trascorsa, è la festa dei doni, in alcune tradizioni è infatti il giorno dei regali. A proposito di doni, l’anno scorso mi ha colpito il gesto di un nuovo amico che, le volte che mi ha invitato a cena, alla fine mi ha regalato una bottiglia del vino bevuto durante la serata. Ho provato una gioia, credo, simile a quella di mia nipote quando va a una festa in cui ai bambini invitati viene offerto un piccolo regalo.

4 gennaio 2023

Ultimo banco 143. Permacrisi

Per il dizionario britannico Collins la parola del 2022 è permacrisis (permanent crisis, crisi permanente): «Un periodo esteso di instabilità e insicurezza». Si è imposta all’attenzione mondiale in aprile quando Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, ha detto: «Alcuni dicono che viviamo in un’era di permacrisis: ci muoviamo da un’emergenza all’altra. Solo 10 anni fa abbiamo affrontato la peggiore crisi finanziaria dagli anni ’30, poi la peggiore pandemia dal 1919 e ora la più grave crisi geopolitica in Europa dalla fine della guerra fredda». Qualche ora fa, brindando, ci siamo di sicuro augurati una parola migliore per il nuovo anno. Quale?

23 dicembre 2022

Intervista natalizia

In un sistema scolastico che riesce a emanare circolari sempre anti-qualcosa è evidente che manca l’essenza della scuola stessa, che è affermazione positiva della vita passata e della vita in […]

20 dicembre 2022

Ultimo banco 142. Farsi carne

Il Natale ha lo stesso problema del cristianesimo: diventa una noia quando smette di dare vita. Cristianesimo è la parola che rinchiude Cristo in una dottrina, una filosofia, una morale, […]

15 dicembre 2022

Ultimo banco 141. Dare alla luce

Il Natale è il compleanno di tutti e ciascuno, perché ci faremmo i regali altrimenti? L’ho capito meglio guardando un capolavoro di Raffaello in mostra al Museo diocesano di Milano […]

6 dicembre 2022

Ultimo banco 140. Lasciare tracce

Un’amicizia cominciata con uno sgambetto. Mi trovavo nello spogliatoio del centro sportivo che frequento e un uomo vestito di tutto punto era fermo immobile, in piedi. Con uno sguardo fragile […]

29 novembre 2022

Ultimo banco 139. Spasimante

Innamorato. Così voglio morire. Non parlo della follia dell’inizio di una storia, ben espressa in italiano con “infatuato” e in inglese con “fallen in love”, cadere nell’amore come in una […]