Leggere o non leggere? Questo è il problema
Ho chiesto ai miei alunni cosa ne pensassero. In mezza colonna. Non di più.
“La lettura è la possibilità di sognare, di immedesimarsi nel personaggio del racconto, una sorta di distacco dalla realtà. Quante volte ci è capitato di leggere un libro e di essere travolti dal racconto, di venire sconvolti dalle parole dello scrittore, che ci rimangono impresse nella mente come fossero scritte col fuoco. La lettura è avventura, è l’emozione che si prova quando si passa dall’angolo del letto della propria stanza alla Francia rivoluzionaria del 1700, dove un profumiere psicopatico è intento a creare il più buon profumo del mondo””Chi legge molto impara e riesce a vedere il mondo in modo differente, ragiona su tutto quello che gli si pone davanti e non fa mai scelte affrettate. Impara che la pazienza è una virtù importantissima e si accorge di come è fatto il nostro mondo. Naturalmente questo dipende dai tipi di lettura che si intraprendono…”
“Come tutti i ragazzi della mia età preferisco trascorrere le giornate in compagnia piuttosto che in solitudine. La lettura è un momento solitario che non posso condividere. Eppure, quando leggo, non mi sento solo. La lettura, se affascinante, mi trasporta in un altro mondo, dove sono i personaggi a farmi compagnia con le loro storie… Leggere un libro è stare in compagnia di una storia e di un altro me stesso”
***
“Fra i diversi strumenti dell’uomo, il più stupefacente è, senza dubbio, il libro. Gli altri sono estensioni del suo corpo. Il microscopio, il telescopio, sono estensioni della sua vista; il telefono è estensione della voce; poi ci sono l’aratro e la spada, estensioni del suo braccio. Ma il libro è un’altra cosa: il libro è un’estensione della memoria e dell’immaginazione.”
Jorge Luis Borges(Ringrazio un’amica per questa citazione)
Dalla lettura possono nascere tante idee e tante riflessioni illuminanti…Penso che ogni libro debba aggiungere un pezzettino di consapevolezza in più su una parte della realtà!!!
Ciao Ale! Quanto tempo che non passo da queste parti…
Devo essere sincero: più mi avvicino alla logica e alla filosofia (specialmente analitica), più mi allontano dalla lettura che non sia saggistica.
E ti dirò di più: il mio amore (nocivo) per la poesia e alcuni grandi(ssimi) classici della letteratura europea è direttamente proporzionale alla mia volontà di separarmene.
Non c’è poesia se non nell’azione. Sulla carta solo simboli di mondi fittizzi che attentano alla vita e con-fondono la Verità.