Grazie Alessandro, per aver definito con tale chiarezza e lucidità ciò che la lettura può generare in un bambino teso a diventare persona e non individuo. Coordino un asilo nido e so quanto oggi sia necessario dare parole al mondo dei bambini e non immagini che li colpiscono arrivando dai dispositivi (sempre più spesso nuovi “ciucci e baby sitter “). Il mondo non diventa più intelligibile attraverso i sensi e l’immaginazione, ma un esterno da sè che colpisce, ferisce, divora. E i bambini restano preda delle loro ansie cui non sanno dare un nome e cui nessuno ha più tempo per darlo. Il primo atto creativo di Dio fu dare un nome alle cose e così esse diventarono vive. Chi legge ad un bambino permette a lui di esistere e al mondo di farsi per lui un luogo in cui abitare. Vi prego, ve lo dico da madre e da pedagogista e maestra: non spegnete le parole nella mente dei vostri figli. Leggete con loro. Leggete per voi e per loro, con loro.
Grazie Alessandro, per aver definito con tale chiarezza e lucidità ciò che la lettura può generare in un bambino teso a diventare persona e non individuo. Coordino un asilo nido e so quanto oggi sia necessario dare parole al mondo dei bambini e non immagini che li colpiscono arrivando dai dispositivi (sempre più spesso nuovi “ciucci e baby sitter “). Il mondo non diventa più intelligibile attraverso i sensi e l’immaginazione, ma un esterno da sè che colpisce, ferisce, divora. E i bambini restano preda delle loro ansie cui non sanno dare un nome e cui nessuno ha più tempo per darlo. Il primo atto creativo di Dio fu dare un nome alle cose e così esse diventarono vive. Chi legge ad un bambino permette a lui di esistere e al mondo di farsi per lui un luogo in cui abitare. Vi prego, ve lo dico da madre e da pedagogista e maestra: non spegnete le parole nella mente dei vostri figli. Leggete con loro. Leggete per voi e per loro, con loro.
Grazie a te, Lucilla, per queste parole.