L’arte di essere fragili – Sorpresa n.1 – dediche
A dieci giorni all’uscita del nuovo libro “L’arte di essere fragili” (31 ottobre) comincio il conto alla rovescia con la prima delle sorprese che ho pensato per voi. In questi anni uno dei momenti più belli e lunghi è quello delle dediche, ho deciso di separarlo dalla presentazione del libro, così da avere tutto il tempo per stare con chi vuole una dedica (anche sui libri precedenti) e poter scambiare almeno due battute e uno sguardo, umanizzando quello che altrimenti si ridurrebbe a un meccanismo impersonale e inutilmente auto-celebrativo. A me interessa incontrare ciascuno di voi, nei limiti del possibile, compatibilmente con impegni lavorativi e familiari, per questo concentro il momento firma solo in date e luoghi precisi.
Ecco date e luoghi del 2016 (comunicherò più avanti quelli del 2017) dedicati a firma-copie, rigorosamente alle ore 17:
mercoledì 02/11/2016
Milano, Rizzoli Galleria, Galleria Vittorio Emanuele II 79
giovedì 03/11/2016
Bologna, Libreria Coop Zanichelli, piazza Galvani 1H
martedì 08/11/2016
Genova, Libreria Feltrinelli, via Ceccardi/via XX settembre
giovedì 10/11/2016
Torino, Mondadori Megastore, via Monte di Pietà 2
sabato 19/11/2016
Palermo, Mondadori Megastore, via Ruggero Settimo 18
Presto saprete anche date e luoghi del racconto teatrale, che sarà la vera e propria presentazione del libro. In quell’occasione non ci sarà tempo per firmare copie perché si tratterà di un momento magico serale, che voglio sia dedicato solo alla narrazione gratuita di questa storia e alla meraviglia da lasciare intatta nel silenzio della sera che troverete fuori dal teatro, che si sarà mescolata con un notturno leopardiano.
Carissimo Alessandro,
che bella sorpresa!
Ormai manca poco al 31 ottobre e non vedo l’ora di immergermi nelle pagine del nuovo libro, di incontrarti di nuovo al firma-copie e di godermi il momento magico del racconto teatrale.
Grazie di cuore di tutti i regali meravigliosi che continui a farci.
A presto!
Clara
PS: Fai tanti complimenti a Marta per la bellezza con cui, ancora una volta, ha “vestito” il tuo libro!
PPS: Ricordati di correggere anche qui i due errori nelle date! 😉
Ciao Alessandro,
ti volevo chiedere una cosa: fino a che ora rimani nelle librerie a firmare le copie?
Grazie per tutto ciò che scrivi.
A presto!!
Giorgio
Caro Giorgio, la fila delle dediche in genere dura almeno due ore. Per lo scorso libro a Milano durò 3 ore. Sarà lunga… ma bellissima! 😉
Non ho letto las data di Basri! Verrai per le dediche o per la presentazione …e quando?
Teresa
( 12.26 del 27/10/2016)
lo comunicherò più avanti, a presto 🙂
Carissimo Alessandro,
Non vedo l’ora di tuffarmi nelle pagine del tuo nuovo libro. Ho amato tanto “Bianca Come Il Latte, Rossa Come Il Sangue” dopo averti conosciuto con “Cose Che Nessuno Sa” che ho divorato in una notte in cui avevo bisogno di risposte non riuscendo a comprendere l’angoscia di una figlia in piena adolescenza. Grazie a te e a don Pino ho imparato a capire un po’ di più il cuore dei ragazzi del CFP dove ho la fortuna di lavorare, quei ragazzi che troppo spesso vengono considerati di serie B ma sono straordinariamente ricchi di risorse e di affetti forse perché poveri di tutto ciò che è materiale. La loro speciale intelligenza creativa e vulcanica ha solo bisogno di essere scoperta dato che troppo spesso è nascosta o sommersa da tanta sofferenza personale e famigliare. Grazie per tutta la meraviglia e la speranza che metti negli occhi e nel cuore dei ragazzi ai quali propongo di leggerti.
Ho già prenotato in libreria il tuo nuovo libro con una attesa enorme nel cuore. Un solo rincrescimento: non poterti incontrare nelle date che hai previsto e vederti firmare una copia anche per me. Ma importante per me è leggerti nei tuoi libri e sul tuo blog dal quale molto spesso prendo spunto per parlare ai “miei” ragazzi.
Arrivederci allora tra le pagine del tuo nuovo libro per percorrere ancora e di nuovo un pezzetto di strada insieme.
Ciao e… grazie !
Cara Piera, ci troveremo in un’altra occasione, magari andrà bene per lo spettacolo teatrale. Grazie per le tue parole e per il tuo impegno. A presto
Caro Alessandro,
saper scrivere è un talento e come tale per me è un dono di Dio.Ogni volta che ho letto un tuo libro mi sono commossa, praticamente mi hai ” aperto il cuore” così come dice mia figlia Veronica quando ascolta una canzone che gli piace.
Ho riconosciuto le bellezza di questo dono.
Ti scrivo per dirti che anche se non ti conosco di persona, ti voglio ” semplicemente bene” !
Spero di riuscire a vedere il tuo spettacolo e magari nel 2017 ad essere presente ad un firma-copie!
Grazie per tutto che sei e per quello che scrivi .
Grazie a te, Adelaide, per le tue parole. Allora a presto!
La vita è la ricerca della felicità, o la felicità lo scopo della vita, o forse meglio nessuno dei due?
Ma soprattutto cosa è la felicità? Forse il compimento del percorso di Dio e la meta delle emozioni?
Ho vissuto le prime fasi della mia adolescenza rifugiandomi nei tuoi libri ogni volta che volevo fuggire dal mondo esterno.
Ho vissuto ,grazie ai personaggi dei tuoi libri, tante altre vite ritrovandomi poi più coraggiosa nella mia di vita.
L’uscita del tuo nuovo libro è per me fonte di tante emozioni diverse ,prima fra tutte la voglia di immergermi nuovamente nel tuo modo di scrivere .
Vorrei chiederti peró se per l’incontro che avverrà a Genova è necessario comprare il libro nella libreria dove tutto ciò avrà luogo .
Grazie per l’amicizia fedele che i tuoi libri mi hanno sempre dato !
Il libro potete comprarlo dove e quando volete e se vi dicono che va comprato lì, sappiate che non è vero. CI vediamo a Genova 😉
Buonasera Professore,
Volevo sapere se verrà in Sardegna.Un grande in bocca al lupo e una Preghiera da un suo lettore
ancora non so, vedremo più avanti, ma spero sì
Adoro Leopardi principalmente per il contrasto fra realtà ed illusione che traspare ineluttabilmente nelle sue opere,per la concezione del ricordo visto come unico possibile scorcio di felicità(poiché la felicità che l’autore persegue non è frivola o ovvia,semplicemente sconosciuta dalla razionalità umana).
Salve prof! Non mi è chiaro quando viene a genova, l’8 o il 10? A presto!
Genova l’8!
Ciao Alessandro, grazie per essere quello che sei, semplice umile e passione infinita per la letteratura. Ho acquistato il tuo ultimo libro su Leopardi ma volevo farti delle domande: io vorrei imparare tanto sulla letteratura nonostante abbia 37 anni ed ho scoperto tardi questa passione; come posso imparare a leggere Leopardi? come capire cio’ che scrive? c’è un libro in particolare con testo a fronte?.
Scusa se ti ho riempito di domande.
Grazie mille
Manuel
Caro Manuel, in fondo al mio libro trovi dei consigli di lettura leopardiani: una biografia e i suoi testi originali. Io ti consiglio di provare a leggere direttamente dai quei testi. Buona lettura!
Carissimo D’Avenia,
Le scrivo anche da parte di un’altra compagna di università. Abbiamo saputo, con gioia, che ha rimandato la data per il firma copia a Roma (era oggi) al 2 dicembre e sarà proprio nei pressi della nostra università. Noi avremo un corso obbligatorio proprio nel pomeriggio.. Lei ci aspetta, vero?!! Mi faccio di promotrice questo libro perché credo che i giovani abbiano bisogno di buoni testi e di conoscere e riconoscersi in altri giovani come Leopardi che hanno abbracciato la fida che gli veniva incontro tirando fuori la propria fragilità (e questo mi ricorda tanto Gesù…).
Carissimo Alessandro, sono una futura studentessa del liceo classico. La ringrazio immensamente per le emozioni che i suoi libri mi hanno regalato. Le ho scritto una email tramite l’indirizzo del suo blog. Spero possa darle un’occhiata. Sarebbe davvero bello se esaudisse la mia richiesta.
Le auguro vivamente di star bene e di continuare a farci sognare.
Caro Alessandro!
Sono Teresa se sono già state pubblicate le date per gli eventi firma-copie del 2017??
Grazie mille
Teresa
Questo commento è “nato” ieri, anche se l’ho trascritto oggi e riguarda solo indirettamente “L’arte di essere fragili”. Mi si potrà chiedere, a ragione, perché inserisco qui un commento che sembra collegarsi al suo libro solo indirettamente.
Piano piano motivo il mio commento.
Sto leggendo “La storia infinita” di M. Ende. Oramai sono alla fine. Mi mancano gli ultimi due capitoli.
Premetto che ho un’edizione che non rende giustizia alla bellezza dell’opera, ma non importa. L’opera rimane stupenda, nonostante la grafica e l’impaginazione.
Sono entusiasta e contenta per averlo letto e mi chiedo perché non l’ho fatto prima. Eppure il libro era lì e forse mi stava “aspettando” da tempo. Lo trovavo nelle librerie, nelle biblioteche, negli auto grill nella sezione dei libri, nei commenti di amici che me lo consigliavano. L’ho letto solo quest’anno. Ma forse è un bene perché se lo avessi letto 10 anni fa non sarei rimasta così contenta come adesso. Oggi mi ha dato degli insegnamenti che
anni fa non avrei recepito.
Perché un libro va interpretato, ma si interpreta sempre a partire dalla propria esperienza, dal nostro background esistenziale e culturale.
Molti si ricorderanno i bellissimi paesaggi, i personaggi, le gesta del protagonista. Certo, è tutto incantato e stupendo. Anche io mi ricordo quei bellissimi paesaggi e colori. Ma ciò che è risultato saliente, per me, è stata la fragilità di Bastiano. Egli non accetta subito la sua missione che è quella di salvare Fanta’sia dal nulla. Inizialmente la rifiuta ma il suo rifiuto non è proprio un rifiuto. È più che altro una difesa. Ha paura di presentarsi davanti all’Infanta Imperatrice perché si sente inadeguato. Ha quasi paura di essere preso in giro, lui che di prese in giro se ne intende perché vittima di quello che oggi si definisce “bullismo” . Quindi non si presenta, anche se è consapevole di essere lui l’eletto. Eppure è stato scelto proprio lui, il più fragile e goffo. Bastiano si svaluta e questo sentimento iniziale contribuisce ad ostacolare la sua missione.
In questo momento poteva succedere di tutto : l’Infanta Imperatrice poteva benissimo scegliere un degno sostituto. Una persona decisa, che dice subito “Si, vengo”. Una persona, appunto determinata, decisa, sicura, disponibile. Non una persona indecisa, paurosa,quasi “egoista” che preferisce rifugiarsi in soffitta a leggere libri piuttosto che cimentarsi con la realtà e aiutare Fanta’sia. Eppure ella attende. Questa attesa rivolta solo a lui permette a Bastiano di acquisire pian piano sicurezza e decide di “gettarsi” in questa missione.
Tanti insegnamenti ho “ricavato” da questa lettura, ma non mi voglio dilungare. Il primo è stato proprio la fragilità che ho comparato con la mia e con quella degli altri. Una fragilità che va interpretata, compresa, anche se è difficile .
Il secondo è che le persone sono insostituibili perché uniche. Una lezione che a volte dimentico.
La nostra fragilità è unica così come la nostra personalità.
Leggendo “Ultimo banco” questa mattina mi sono meravigliata: ha parlato della fragilità. Il filo conduttore del mio discorso e il collegamento che ho fatto tra “L’arte di essere fragili” e “La storia infinita”. Mi si può dire tranquillamente che questo “legame” tra i due libri sia fittizio, forzato, ma per me (nonostante le differenze) il “fil rouge” c’è: la fragilità!
Che dire di Bastiano? Per me è un esempio :dall’ultimo banco al primo!