Che cosa è l’acqua?
Il famoso discorso di David Foster Wallace è stato intelligentemente ridotto e tradotto in un video.
Studiare serve a decidere cosa pensare su ciò che ci circonda. Se non lo facciamo saremo preda dei luoghi comuni. Non si può non pensare, ma si può decidere di mettere alla prova se quello che pensiamo è vero.
Alla fin fine è un discorso sull’empatia: la capacità di mettere gli altri al centro anziché noi stessi. Sperimentare la “pietà” che ci rende vicini e non potenziali nemici.
Rimane in sospeso qualche domanda.
Basta la cultura per riuscire a fare questa rivoluzione nella nostra testa? O si tratta di lavorare anche sul cuore?
Sono i pensieri che ci aprono alla realtà o è l’amore che apre i nostri pensieri alla realtà?
[youtube]http://youtu.be/tlhVgn7sKv0[/youtube]
Mi rendo conto che la cultura è sempre piú importante in un percorso di crescita. Aiuta a relazionarsi ma soprattutto a costruire un proprio pensiero. Senza il cuore peró non si va da nessuna parte, si rischia di non condividere sé stessi, non mettersi in gioco. Il cuore corrisponde alle proprie emozioni, bisogna lasciare libere di esprimersi, non soffocarle, rischiando di sembrare deboli, ma in realtá é forse questa la vera forza…
Caro Alessandro, io ho un deficit autoprocurato: non conosco l’inglese, non sono mai riuscito a entrare nei suoni anglofoni e quando al liceo arrivava la prof di lingua io scappavo nella classe dove c’era quella di greco! Mi spiace però ora non aver voluto applicarmi e mi sono perso quindi anche il senso di questo video, ma conosco il discorso “Questa è acqua” al quale tu rimandi. Breve discorso ma carico di significato. Non è scontato aver imparato a pensare ma sopratutto a cosa pensare. La libertà del pensiero e l’educazione del pensiero oltre che al pensiero non è cosa di poco conto e mi chiedo se oggi le nostre scuole siano capaci di fare questo o sono semplici nozionifici. Alla fine del tuo post tu fai una domanda sulla realtà se è raggiungibile con il solo pensiero o tramite l’amore che ci fa pensare ad essa! Mi è venuto immediatamente da dire: un pensiero senza amore è un pensiero freddo e che non genera “figli” e al contrario un amore senza pensiero è un amore sciocco, insipido. Non è forse l’amore che ci sospinge a scegliere cosa pensare? E contemporaneamente non è forse il pensare che ci fa scegliere di amare e amare sempre più consapevolmente e per scelta?
non voglio finire anche io con una domanda, mi sembrerebbe di copiare il compito! ehehe quindi finisco così.
Alessandro
Forse amore e conoscenza sono un’unica cosa, che circolarmente si implica: se manca amore il pensiero si riduce a calcolo, se manca pensiero l’amore si riduce ad emozione.
È l’amore che apre i nostri pensieri alla realtà. Basta pensare a quando ci si innamora, si è pronti a rimettere in discussione tutto.
H2O. Dare all’altro ciò di cui ha bisogno. Da quando lei ha pronunciato queste parole, ho posto al centro della mia vita questa frase. Non l’abbandono mai. Quando aiuto gli altri, mi sento bene. Bisogna lavorare sul cuore, più che sulla cultura. Il cuore è il cervello dell’anima. Ho cercato l’intero discorso fatto ai neolaureati, ed è stato un ulteriore insegnamento di vita. Mi fa tanta rabbia il pensare a persone che davvero si comportano con egoismo. Vorrei poter cambiare le cose, vorrei farlo davvero. Qualche consiglio?
” Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo” .In questo caso penso alle parole che Dio dice a Geremia e così mi piace credere che parta tutto dall’amore.Dio è amore. E quando finalmente sei nel grembo materno chissà che non sia proprio il gene dell’amore,il primo dono che Dio fa al feto!. Un fagiolino il cui primo sangue è l’amore poi arriva tutto il resto,compreso il pensiero. Per me,è l’amore che invoglia i nostri pensieri ad aprirsi alla realtà.E poi,dài! ” l’amor che move il sole e l’altre stelle” lo dice pure Dante! 🙂 Amore.Bello scrivere ripetutamente questa parola. Ciao!
Andrea Sala, Maestro della ricchissima disciplina dell’affresco nella Scuola di Affresco di Monza, e uomo traboccante di amore e passione, mentre mi insegnava un giorno mi disse: “l’amore viene con la conoscenza”, esortandomi ad applicarmi.
Credo che intendesse ciò che hai scritto tu, perchè avrebbe potuto anche aggiungere “la conoscenza viene con l’amore”.
Sì, credo che amore e conoscenza siano un’unica cosa e credo che sentimento e pensiero esistano già dalla prima cellula.
Questa, in fondo, non è una trinità? sentimento-pensiero-materia? (Per me è prima di tutto un pensiero bello…non vorrei fare la filosofa dei poveri!!!! :D)
forse una cosa utile da cercare di trasmettere ai ragazzi potrebbe essere il non avere paura né dell’amore, nè della conoscenza, e che non bisogna scegliere tra le due!
Se senti pulsioni emozionali forti che ti portano in una direzione, non aver paura di seguirle e non sentirti più debole perchè “guidato” dal sentimento.
MA ANCHE
se NON senti pulsioni forti non aver paura e scegli una strada usando la ragione, la tua riflessione, tua conoscenza. Non temere di essere più debole perchè non sei guidato da emozioni travolgenti!
Sentimento e pensiero sono un tessuto unico: sono due ingressi che se varcati con sincerità porteranno sulla stessa strada!
Tra circa 10/15 anni i miei figli saranno adolescenti e proverò a far loro questo discorso. Poi ti faccio sapere com’è andata hahahahaha!!!
Cos’è l’acqua? O meglio: cos’è la vita?
Cos’è questa cosa, nella quale siamo immersi, che sentiamo ma non riusciamo a vedere, né tantomeno a descrivere?
Forse la nostra capacità descrittiva non manca di parole adatte, ma di punto di vista, di giusta prospettiva.
A volte per capire bene una situazione dobbiamo vederla dal di fuori, prenderne le distanze, osservarla con “altri occhi”.
Ecco allora che entra in gioco la nostra volontà, la nostra capacità di scegliere.
Ecco allora che per capirsi veramente dobbiamo lasciar perdere noi stessi e concentrarci sugli altri, su coloro che ci vivono accanto silenziosi o prepotenti, che a volte sfiorano solo per un momento le nostre vite.
Ed è qui che il cuore ritorna prepotentemente ad essere il fulcro delle nostre azioni, perché non si può lasciare il centro del nostro essere a qualcun altro senza che questo venga automaticamente avvolto dall’amore che, come una seconda pelle, ne impedisce il naturale processo di rigetto.
E questo consapevole, a volte doloroso, atto di spostamento chirurgico del nostro centro è la sola valida scelta per non cadere in una vita vuota e inutile.
Grazie Prof, per aver scelto di mettere noi tuoi “studenti” – anche se non sempre siamo dietro a un banco di scuola o anagraficamente adolescenti – al centro del tuo cuore!
sai che facebook non permette le condivisione di questo video?
2 volte l’ho caricato e 2 volte è stato rimosso. Non posso dire che ciò mi piaccia.