24 giugno 2011
La pasta delle cose – Le ali
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Ho scritto il testo di questo video, interpretato dalla voce del doppiatore del Di Caprio giovane.
Ho immaginato un Icaro sospeso tra mito e realtà, tra cielo e terra, tra c’era una volta e adesso.
Nato quasi per caso o per gioco. Dedicato a tutti quelli che non vogliono smettere di volare.
[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=8oBoLCjSTIA[/youtube]
Stupende le immagine…Meravigliose le parole che arrivano al cuore….
Di dov’è il paesaggio?
Trentino, cime di Lavaredo!
Non solo le tre cime di Lavaredo. Ma anche altri bellissimi scorci, tra cui il “Sassolungo” e la Marmolada.
Stupendo…
spettacolare… ma sbaglio o sono le Dolomiti??
Grazie per questo regalo.
Un desiderio di cose grandi si impossessa di me guardando queste immagini e ascoltando queste parole…e un’unica domanda mi ronza nel cervello…una domanda che fa paura perchè potrebbe essere arrivata nel momento sbagliato…potrebbe essere troppo tardi…Caro Alessandro…a 35 anni si è ancora in tempo per imparare a volare?O la struttura corporea si è già completamente sviluppata ed è ormai incapace di adattarsi al peso di quelle ali?Grazie di cuore per questa perla.
Dante dei suoi 35 anni scrisse: nel mezzo del cammin mi ritrovai per una selva OSCURA… da lì salì in Paradiso…
Fantastico. Testo, musica ed immagini. Guardando il video sembra di sorvolare davvero questi magnifici luoghi. Ognuno di noi ha delle ali costruite su misura dei nostri sogni. A volte una persona crede di non averne o di non saper volare, ma in realtà anche da seduti può farlo. E una volta che ha imparato, non smette mai più. Don Giovanni Bosco diceva di camminare con i piedi per terra e con il cuore abitare in cielo. Credo che questa frase si accorda perfettamente con la metafora dell’albero: abbiamo le radici qui, ma la chioma tende sempre verso l’alto, il nostro sguardo è sempre rivolto al cielo.
Comunque, anche tu sei un poeta.
Con le parole vivi, ami e unisci il cielo e terra.
E ci regali sempre delle meraviglie…
Grazie!
Mi ha fatto piangere, GRAZIE ci hai dato un bel dono … da custodire!
WOW!Senza fiato e vento fresco sulla faccia! Dentro un grande abbraccio…
Un’altra poesia scritta in prosa! Com’è vero e…bellissimo!
Grazie! Un gran bel video! Mi sono lasciata portare dalle immagini dalla poesia e dalla buona musica.
Mi hai fatto tornare in mente una preghiera di Tonino Bello «…vivere non è “trascinare la vita”, non è “strappare la vita”, non è “rosicchiare la vita”. Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano, all’ebbrezza del vento. Vivere è assaporare l’avventura della libertà. Vivere è stendere l’ala, l’unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te».
Ho sentito la nostalgia del cielo e del volo.
Il volo come desiderio dell’uomo di andare sempre oltre se stesso alla ricerca di un significato più grande… il “folle volo” di Ulisse che cerca l’infinito… e alzare lo sguardo, contemplare le stelle… salire le montagne per poter essere più vicini al cielo… Quanto grande è lo stupore che l’uomo prova facendo esperienza della bellezza(le montagne) della libertà (volare) della conoscenza (vedere la terra e il cielo contemporaneamente).
Questo è vero sempre, ad ogni età e sono anche io commossa di trovare nel blog questi messaggi tuoi e di tanti amici, messaggi che mi confermano la presenza di tanti compagni nel cammino verso la verità.
Dopo una mattina di esami con ragazzi splendidi e con qualche collega acido e ferito a tal punto da voler infierire, è un grande regalo trovare nel blog video e messaggi.
Grazie, Ale, grazie a tutti: stiamo percorrendo la stessa strada e riempie di fiducia il non essere soli in questo viaggio!
Ora capisco perchè Dio sta in alto, per abbracciare tutti gli uomini.
Non sono d’accordo, sta anche in basso. Per lo stesso motivo.
Come sarebbe bello se ogni tanto in tv trasmettessero un filmato del genere, a sorpresa, tra una pubblicità e un’altra, giusto per risvegliare il desiderio dell’uomo per il Grande e il Bello…
Grazie!
Per quello è nato Youtube, perchè la tv non bastava più…
Ci sono però tanti nonni che hanno nostalgia del Bello, del Grande e dello Spirito..e non hanno un PC. Sono d’accordo con Manuela!
P.S. Andrò in ritiro sulle Dolomiti, mi porterò il filmato come colonna sonora e le tue parole saranno sorgente di riflessione e anticipo di sogni. Grazie.
Sublime… Come i grandi afflati di burke e l’infinito naufragare di Leopardi! Un volo altissimo nelle profondità dell’io
Bravissimo Alessandro!!
Grazie prof!
Sono stato in alcuni di quei posti… è stato bello tornarci “in volo”.. e non solo con gli occhi!
Proprio oggi pensavo alla famosa frase di Dostoevskij.. “la bellezza salverà il mondo”.. ogni giorno di più mi convinco di quanto sia vero…
e mi domando se e cosa posso fare io per contribuire a questa salvezza…
Il tuo blog mi è stato segnalato da un’amica definendoti un appassionato come me il video è spettacolare e stranamente da sempre mi appartiene l’idea del volo continua a immaginare che se fosse possibile vorrei vivere un’altra vita da uccello libero di volare per poter guardare dall’alto il mondo e gli esseri umani con le loro piccolissime vite. Ti invio l’indirizzo del mio blog se ti facesse piacere visitarlo. Ora vado a scoprire qualcos’altro di te…Ciao. Maria
http://storiaedidattica.blogspot.com/2011/06/la-scuola-da-ricordare.html
“Per volare non servono le ali, ognuno può volare con il cuore e con l’anima, la danza e la pittura mi permettono di vivere emozioni straordinarie e lo sono ancora di più quando le condivido con gli altri”
E’ il messaggio che Simona Atzori, ballerina e pittrice di rilievo internazionale, senza braccia, ha portato in Kenya nel suo viaggio di solidarieta’.
Simona Atzori é una bellissima persona, straordinariamente umile, delicata, luminosa, con un sorriso dolcissimo ed uno sguardo sempre sereno…e se la vedi danzare, pare una farfalla. Ho un bellissimo ricordo di lei, incancellabile.
http://www.simonarte.com/
grazie maria teresa: sono andato a conoscere virtualmente simona e ho scoperto proprio una bella persona!
Prego! e S.H.I.T. City?!?….
Ciao sono Giacomo,ci siamo visti a Gualdo Tadino..è bellissimo questo video, è bellissimo alzarsi da terra con i propri sogni, però a un certo punto bisogna fare quello sforzo di tornare sulla terra e a quel punto le stelle che sono i fuochi nelle case dovremo ritrovarli camminando fra quelle case, questo è riconoscere la realtà…che ne pensi? (era un discorso che avevamo incominciato questo,durante l’incontro..ti ricordi?)
ciao e grazie di tutto
Credo di avere compreso solo da poco come si faccia a volare e rimanere in quota senza sforzo, adesso che anche i miei figli volano da soli. Grazie Alessandro ti leggo ed ascolto commossa
e grazie anche per avermi permesso di ricordare cima e cima, malga e malga, sentiero e sentiero. Là è più facile trovare Dio ed unirsi in preghiera
…..senza parole…!!! Grazie per avermi ricordato che posso volare. Un abbraccio virtuale
Non so dire quante volte, da oggi in poi, tornerò a dissetarmi a questo video… sentirsi leggeri dentro lo schermo del computer, qui sulla solita scrivania dove si lavora, è davvero una grazia,un dono. E quindi, grazie! E poi quelle immagini: dopo ogni cima, un’altra cima, dopo una vallata un ‘altra vallata e dopo una radura un’altra radura.
Come la vita, come la terra che viste dall’alto (o comunque da lontano) ci sembra di afferrarle con maggior senso. A quando un tuo libro che ci ragali ancora FAME DI STELLE?!
Cara Patrizia, ce la fai ad aspettare novembre?
novembre!!! così vicino eppure così lontano per chi è affamato e assetato di letture che parlano al cuore… in bocca al lupo per la uscita così prossima: è grande l’aspettativa sul tuo nuovo libro!!! sappi che in famiglia ti sosteniamo tutti in questa attesa!
Al di là della volce intensa del narratore, al di là dei paesaggi meravigliosi, sono le parole più belle che io abbia mai sentito. Come in tutte le cose che scrivi e pronunci ci metti l’anima, le tue parole raccontano di te. Se ci si potesse presentare alle persone per la prima volta con un video, anziche con la classica stretta di mano, tu dovresti usare questo! Grazie perchè continui a volare e grazie perchè non ti stanchi mai di essere innamorato della terraferma.
Grazie … hai dato voce al desiderio e alla nostalgia del cuore dell’uomo. Di tutte le tue parole le ultime sono quelle che ci permettono di non aver paura di spiccare il volo: le Sue mani, pronte a raccoglierci, in ogni momento, in ogni tempo. Vorrei tanto saper dare voce alla realtà come fai tu; riesci a far guardare al di là delle cose standoci dentro. Grazie. Marianna
Che nostalgia di infinito… perchè di quello siamo fatti!
Quando le parole sono vere, la musica evoca i desideri del cuore e le immagini esprimono la bellezza della realtà, non ci resta che abbandonarci a un abbraccio, con qualche lacrima, perchè ci rendiamo conto che Qualcuno ci ama e ciò ci commuove!
Grazie, video meraviglioso!
Che emozione vedere uno dei luoghi che amo di più con il sottofondo delle tue parole di speranza e coraggio! Ho un rapporto speciale con la montagna, luogo in cui riesco a trovare le risposte alle domande più difficili, luogo in cui tante volte ho ritrovato la serenità. Il video unisce in modo eccezionale le immagini al concetto nemmeno troppo astratto di volare, conquistare quello che ciascuno ha come obiettivo nel suo cuore … alla fine è poesia pura, complimenti sinceri, sei riuscito a trasmettermi una dose supplementare di voglia di vivere!
Adoro le composizioni musicali di Kaczmarek e non riuscivo a credere di star vedendo un video dove il tuo prodotto scritto veniva conciliato con il suo musicato.
Fantastico
Emozione pura. Testo bellissimo. Come sempre. Niente più.
http://youtu.be/lCuX4lC1l8w
Bellissimo, il video, le parole, la musica e le immagini… C’è così tanta bellezza in Italia che a volte ce ne scordiamo… Attendo con ansia il tuo prossimo libro!
Qui ci troviamo davanti ad una della più antiche e suggestive metafore, universalmente riconosciuta come la metafora dell’amore. Non smettere di volare significa proprio questo: non smettere di amare. E sognare. Effettivamente l’amore ti fa librare in cielo, dandoti la sensazione di abbracciare con le ali e con lo sguardo l’immensità spaziale, facendoti sentire straordinariamente forte e libero. Ma Icaro, grazie alle sue ali, comprende l’importanza non solo del cielo, ma anche della terra, perché anche la terra è piena di stelle e di fuochi che si accendono… proprio come il cielo. Volare in alto, nei cieli, per avere poi nostalgia della terra: Icaro grazie al volo comprende di essere nato per unire cielo e terra, entrambi colmi di bellezza e di amore… noi grazie ad Icaro ( e alle sue parole alate, caro prof), comprendiamo che non dobbiamo mai mollare, anche se non ci identifichiamo con un’aquila con ali possenti ed enormi, ma con esseri più piccoli, come ad esempio una farfalla. Le ali piccole e fragili non le permettono di andare troppo in alto. Non ci riesce. Preferisce ondeggiare timida ed incerta in basso, ma non importa. Ciò che conta è non arrendersi, anche perché c’è un altro Essere che, con il suo Amore infinito e celestiale, soprattutto nei momenti di dolore, giunge in nostro aiuto – anche se spesso non ce ne accorgiamo –, e “tiene il nostro cadere dolcemente nelle sue mani”; e poi ci abbraccia e ci culla, proprio come fa un genitore che stringe forte a sé il proprio bambino, svegliatosi improvvisamente di notte dopo un brutto sogno, e sussurrando parole affettuose, cerca di tranquillizzarlo. Un Essere che con il suo amore celestiale unisce cielo e terra… come Icaro. Tutto questo azzurro fa pensare all’Eterno. L’azzurro è il colore dell’amore. Dell’amore terreno e ultraterreno. Finito ed infinito.
Il prossimo video sulle dune di Menfi?…
Grazie Maria Teresa, che belle note per salutare il Sole! Come scriveva il grande Achille Campanile, lo spettacolo dell’alba che va in scena ogni giorno da milioni di giorni,soprattutto da parte di noi umani, è il meno ammirato e goduto. Campanile era un fine umorista e ci vuole umorismo per sottolineare il fatto che l’umanità corre spesso dietro a tanti eventi che sembrano epocali e spesso durano solo il tempo misurato dai nostri orologi.
Ma il tempo, vogliamo sperare, è anche eterno.
Ciao sole! Buona giornata a tutti!
Prego, Patrizia. Si tratta della melodia di “Signore delle cime” di Bepi De Marzi…sicuramente il canto più bello dei nostri alpini.
Buona giornata a te, ad Alessandro e a tutti i lettori!
Ciao sono Rita, è da un pò che desidero volare per poter abbracciare con lo sguardo tutto l’amore di mio PADRE…grazie per aver esaudito questo mio desiderio. BELLISSIMO!!!
Sono un’insegnante di lettere della scuola media, che ha letto il tuo libro e ne ha consigliato la lettura ai ragazzi, che ormai ti seguono. Ti leggo sempre con piacere, anche su NOI di Avvenire e mi ritrovo molto nella tua visione di scuola e di vita. Ho rilanciato il video all’interno del network http://www.lascuolachefunziona.it, del quale faccio parte.
Se vuoi, leggi qui: il video è di una mia amica, il testo mio…http://www.youtube.com/watch?v=q124keJIIR8 Buon tutto Alessandro.
Grazie, Cristina!
bello mil video e anche la musica,dolce e riposante. Guardando il video mi è venuto in mente la poesia di d. Tonino Bello”DAMMI, SIGNORE, UN ALA DI RISERVA”vivere dice sempre Tonino è abbandonarsi come un gabbiano all’ebbrezza del vento; vivere è assaporare l’avventura della libertà, vivere è stendere l’ala, l’unica ala con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te.Grazie perchè mji hai aiutato con il video a riflettere.
sento un bel tam tam di tamburi…anche se le vacanze sono da poco iniziate ( a parte i maturandi che come mio figlio fanno ancora un po’ di sauna sui libri e affini), le truppe della scuola italiana frequentano il tuo sito e si mettono in marcia, la scuola che funziona esiste, anche se se ne parla poco sui media, meglio così forse, e comunque la rete ci sta offrendo davvero mille possibilità. Complimenti Cristina!
una parola…poesia….grazie
bellissimo… una bella visione…del cuore umano…
Grazie infinite, di cuore. Fanne un altro – se appena puoi – presto.
OK!
grazie per il bellissimo regalo.
A te, Eli!
Grazie,mi hai fatto volare ” Alto” e mi hai riconfermato che c’è sempre <qualcuno che ha cura di me , di tutti noi. Grazie per qiello che sei"PROF" e perchè ci aiuti a volare " alto.
“chi non guarda il cilo non ha desideri” spesso nella nostra vita per paura di cadere, di soffrire , di provare un tormento , scappiamo freneticamente cercando un amore scambiato per pura tranquillità . siamo fragii e ringrazio dio per questo così abiamo l’opportunità di combattere per i nostri sogni che al contrario di come possano sembrare diverrebbero già realtà se ci confrontassimo con la vita reale ascoltando chi ci ama . per rendere un sogno reale bisogna avere coraggio , è semplice,ma non è facile però io non smetterò mai di volare perchè è la cosa più bella che mi è stata insegnata grazie ancora di tutto prof. <3
Ho letto questo brano sull’Avvenire del 19 agosto mentre ero a Madrid per la Giornata Mondiale della Gioventù. Mi è sembrato semplicemente fantastico, ho passato la pagina di giornale a tutto il mio gruppo di amici che mi guardavano strano visto che avevano tutti sonno ed io li scongiuravo di leggere! Una domanda però mi è nata spontanea: mai avuto a che fare con i Salesiani di don Bosco? Appena termino “le Beatrici” di Benni volo in libreria a comprare il suo libro! Spero anch’io di realizzare il mio sogno di scrivere 🙂
Tu coltivalo, giorno per giorno, e lui un giorno sboccerà…
“per caso” (e non credo nel caso) sto leggendo ora il tuo libro. e per scelta sono arrivata al tuo blog e a questo video. Sto vivendo proprio questa esperienza e a momenti mi sento in un volo folle e in altri schiantata a terra… ma la parte più bella di me l’ho trovata in cielo e voglio viverla sulla terra. grazie, hai un’anima bellissima.
D
da quando,3 giorni fa ti ho scoperto non faccio che parlare di te. Su faceebok mi arriva:IL primo giorno di scuola che vorrei, ora qyesto video. Sembri un vecchio saggio invece sei una meravigliosa poesia da leggere ed ascoltare.Come si ascolta il silenzio dell’universo, il fruscio delle foglie quando sussurrano al vento i loro sogni,lo sbocciare silenzioso di un fiore che si aapre alla vita e te la mostra racchiusa all’interno del suo calice dipinto come fosse il grembo di una madre…
Siamo gli unici a saper volare senza ali ed è bellissimo saperlo fare grazie.
Grazie per la tua scelta di comunicare quello che hai nel cuore….e nella testa!
Siamo tutti Icaro e, per chi non si lascia sfuggire l’ oppurtunità, siamo anche potenziali “padri” i Icaro. Ognuno di noi desidera il bello, l’infinito, la pace, la verità….il cielo detto con una parola….l’amore detto in un’altra.
Tanto più uno è cosciente di questo, tanto più non può che desiderare che anche gli altri ne siano coscienti
Tra le infinite paternità esistenti quella del geniore vero e proprio è la più ardua: desidera che suo figlio aspiri a volare … ma teme le cadute e le ferite inevitabili che questo volare porta con se. Ha paura, allora può decidere di non aiutarlo a costruire le ali o, ancor peggio, può far in modo che i suoi desideri soffochino.
C’è una cosa che fa la differenza….
C’è una cosa che fa la differenza: riconoscere quella “Mano” che non ti fa sfracellare al suolo
quella “Mano” che è origine, senso e compimento del nostro desiderare
quella “Mano” che rende meravigliose e potenti le mani dei genitori
quella “Mano” per la cui esistenza il genitore trepida ma non teme più…finalmente ama sul serio.
quella “Mano” che ti permette di aprire le ali, di sognare e di sperare!
è quella Mano che ti fa sentire “vivo”!
Dio tiene nelle sue mani l’universo..per Lui l’universo siamo tutti noi….e non ci ha mai guardati DALL’ALTO in basso!!!
…. ho amato Margherita, Teresa, Giulio, Eleonora, Andrea, Marta , le gemelle … un po’ anche Aldo, sono stata a leggere tutta notte per poi pensare che davvero quella storia è “solo” un “pretesto” (per dirla alla Prof: appiglio, argomento, cagione, occasione, ragione, rampino, scusa, opportunità, storia, motivo, spunto, espediente) per arrivare alle cosa piu’ alte, piu’ belle, piu’ semplici (come le frasi della nonna e del nonno Pietro),che non vanno quasi nemmeno capite, vanno solo trattenute, tenute dentro e un giorno chissa’ come le scopriremo vere per noi negli occhi del marito, nelle facce dei figli…
Così sono le “cose che nessuno sa”…
Le riprese aeree tolgono il fiato da quanto son belle……..come pure le parole
Adoro quei fori di luce che illuminano la notte e la rendono magica, quasi magnetica.… i miei voli “immobili”, i viaggi della mente sono iniziati guardando proprio le stelle. Mi sono sempre definita un’anima vagabonda, perennemente in bilico fra cielo e terra: volare e poi cadere, atterrare per poi ripartire … finito ed infinito … questa da sempre è stata ed è la mia filosofia di vita: una precarietà che non mi dispiace anche perché significa vivere in uno stato di continua tensione che colora la mia esistenza e non la relega nella noia. Perché anche l’infinito potrebbe stancare. Del resto la vita non è un gioco altalenante di illusioni e disillusioni? Ecco perché i miei momenti di felicità (perché la felicità è fatta di attimi) li trovo osservando il cielo oppure leggendo un libro, altro momento di pura astrazione. Il libro mi permette di deragliare dai binari di una maledetta quotidianità fatta di abitudini e riti consolidati e di catapultarmi in un mondo dove prendono corpo tutti i fantasmi che aleggiano nella mia mente. Ma soprattutto mi aiuta a scoprire che certe sensazioni, certe cose non le vivi solamente tu ma le condividi con altri. Pertanto si viene a creare molto spesso un sentimento di “solidarietà”che tiene uniti tutti noi, esseri umani, in questo lungo e faticoso percorso che è la vita. È grazie a voi scrittori che riusciamo a sopportare meglio le nostre fatiche quotidiane e a trarre il meglio dalla vita e dal mondo che ci circonda. Come mi è già capitato di dire recentemente in un’altra occasione, il libro è come la fede: ci si aggrappa ad essa nei momenti di grande difficoltà per dare una spiegazione logica e razionale alla irrazionalità della vita. Lo stesso avviene con un libro. Spesso è consolazione, un palliativo per i mali dell’anima. Troviamo forza dalle parole e dalle immagini. Per coloro che dicono che la letteratura è inutile io rispondo citando una frase di Miller: “L’arte non ci insegna nulla, salvo il significato della vita”. Grazie ancora a tutti voi scrittori che con le vostre parole e le vostre poesie ci aiutate a vivere.
Grazie a te, G. Credo però che la sfida sia a poco a poco trovare quella pienezza nel piccolo della quotidianità, altrimenti l’immaginazione e la vita quotidiana fanno a botte. La strada c’è. E sono proprio gli artisti che ci aiutano a trovare il sentiero delle e verso le cose.
Questo video e testo e pura ispirazione per me, perche sai davvero transmettere la filosofia del nuestro corpo: il cielo-il cervello, la terra -nostre piedi; e cio che unisce il nostro cielo e la nostra terra e la nostra anima. Si non imparamo di ascoltare la nostra anima, non possiamo volare, perche c’e dentro nel cuore l’essenza della creazione con cui possiamo vivere la terra e anche il cielo, se hai gli occhi aperti.
No so se avete letto la storia di Jonathan Livingston Seagull-Richard Bach, mi ricorda un puo il tuo testo di questa storia, si no, ti consiglio di leggere. Grazie di cuore per questa poesia della vita.