Ogni persona è un dono e un messaggio
Ieri una cena di compleanno. Oggi pranzo con una famiglia. In meno di 24 ore ho conosciuto almeno 10 persone nuove. Ciascuna con una storia da raccontare: sogni, paure, idee, progetti, sfide, scoraggiamenti, slanci… Mi arricchisco di ogni persona che incontro. A volte mi sento un vampiro di storie altrui. Ogni persona che incontro è un messaggio e un dono. Mi stupisco di fronte ad ogni persona, soprattutto quelle più diverse da me. E imparo un milione di cose: da come si gestisce un albergo low cost a come si ascolta Fabri Fibra, da come si lavora con i bambini in un ospedale a loro dedicato a come si gestisce un fondo d’arte di una banca, da come si studia l’arabo in università a come si gioca all’ultimo gioco della playstation.
È così facile vivere quando incontri veramente le persone. È così facile imparare, meravigliarsi, ricevere, crescere.
Nel mondo l’unica legge per vivere davvero è incontrare la persona; sfiorarne il cuore, dove sono custoditi amori, scelte, progetti. Il luogo dove c’è scritto per chi o cosa vivi.
E per ogni cuore che incontri davvero, non basterebbe un romanzo.
Perchè non riusciamo a vedere il bello delle persone?
Perchè è così difficile amare, se ciascuno ha qualcosa di unico da donare al mondo?
e se il cuore delle persone fosse vuoto?
Il cuore delle persone non è mai vuoto completamente…
Ho riflettuto sul tema. E ho risposto nel post di oggi.
Credo che amare diventi difficile anzi impossibile quando si rifiuta di vedere il dono e il messaggio che l’altro porta. Questo non vedere è spesso un’azione premeditata e razionale, un non voler vedere, per evitare accuratamente le possibili ma non certe sofferenze e ferite che il donare il proprio amore all’altro potrebbe causare.
Ma io parlo di amicizia e l’amicizia è sempre possibile no?
Se hai fiducia nella possibilità che esistano persone che davvero ti vogliono bene in modo gratuito e disinteressato l’amicizia è sempre possibile…Ma non tutti credono in questo
Credo che oggi l’amicizia sia da inquadrare di nuovo. L’amore spesso non funziona perchè non c’è amicizia. Si parla solo di amore. Ma l’amicizia dove è finita?
l’amicizia e’ uno dei doni piu’ grandi..io ci credo
profondamente..piu’ dell’amore..
c’e’ per me..piu’ dell’amore..basta crederci veramente..
antonella: credo che l’amicizia sia la forma base dell’amore. Senza amicizia, non c’è nessun altro tipo di legame.
a distanza di due anni esatti da quello che hai scritto. casualità? boh…
sono quasi 10 anni che ho incontrato, per la prima volta, quello che sarebbe diventato il mio tutor e inseparabile collega d’ufficio.
in questi anni l’ho conosciuto pian piano, e lui oggi di anni ne compie 47.
ieri sera in un’intuizione ho stampato un foglietto attaccandolo al suo monitor, così oggi avrebbe trovato una sorpresa inaspettata: l’augurio di una collega che il giorno prima l’ha pensato.
mia mamma cataloga questi gesti come “fesserie”, beh, io non tanto…
penso di non averlo mai visto così felice (in uffico intendo)! 🙂 e in questo pomeriggio che si sta chiudendo, mi porto a casa le sue confidenze sui libri, sui suoi gusti letterari, le pagine che più l’hanno colpito, perchè fino a pochi anni fa non ha mai letto, perchè la compagna legge tutt’altro… s’è aperta, grazie ad un foglio A4, una finestra sulla sua vita e quotidianità.
l’amicizia è avere anche il coraggio di fare il primo passo. è creare l’occasione per avvicinare i cuori, per condividere la bellezza che siamo; è aprire un po’ del proprio cuore per accogliere gli altri e farli sentire a casa.
come sempre, grazie di questo bello spunto di riflessione!
Grazie a te!
in ultima, prima di andare a casa.
a proposito delle tue domande:
“Perchè non riusciamo a vedere il bello delle persone?
Perchè è così difficile amare, se ciascuno ha qualcosa di unico da donare al mondo?”
mi sorgeva un’altra riflessione: prima di guardare all’altro, in una società diventata così competitiva e individualistica, siamo capaci ad amare noi stessi in verità e ad avere verso noi stessi uno sguardo d’amore e di tenerezza, di stima e umiltà, di perdono e di accoglienza che non è “di più” o “di meno” rispetto all’altro?
sappiamo stupirci di noi stessi senza doverci per forza gareggiare con l'”altro” che, come in un conto mentale matematico, deve per forza risultare migliore o peggiore di noi?
quanto dei nostri rapporti verso gli altri, di amicizia, di amore, dipende da come ci amiamo…
🙂 buona serata! e sempre grazie!