London Secrets
Per vivere bene a Londra Prof 2.0 sta imparando alcuni segreti:Per una corretta pronuncia occorre atteggiare la bocca a forma di trapezio, con la base più ampia in basso e una leggera protrusione in avanti del labbro superiore. Gli inglesi hanno dalla nascita questa conformazione della bocca, cosa che li fa sembrare snob, ma che è anche necessaria a sorbire il tè bollente senza scottarsi…
Devi smetterla di tradurre le frasi dall’italiano, che scopri essere la lingua delle perifrasi inutili…
A colazione devi mangiare sino a non poterne più, anche se non sei abituato, perchè il pranzo quasi non esiste e arrivare sino a cena sani di mente non è facile…
“Sorry” è una parola magica. La devi pronunciare tutte le volte che ti dimentichi del famoso “gap”: se calpesti il piede a qualcuno in metro, se starnutisci, se non capisci cosa qualcuno ha detto, se non sai cosa dire o se hai detto troppo… Sorry!
Devi avere un adattatore per poter usare qualsiasi presa elettrica e naturalmente puoi comprarlo solo in Italia.
Devi evitare alcune parole pericolose: credi di avere detto di amare la spiaggia e hai detto “bitch”, credi di aver il letto senza “lenzuola” e hai detto “shit”. La vocale nei primi due casi va allungata…
Come mi ha ricordato un’amica: “il senso del viaggiare non è scoprire nuove terre, ma acquisire nuovi occhi” (M.Proust). Lo sottoscrivo.
Altro che Licia Colò e le sue “falde del Kilimangiaro” – trasmissione soporifera!
Tu dovresti fare le cronache di viaggio.
Prof 2.0 alle falde del Big Ben
Sei unico nel descrivere i luoghi, i popoli, i costumi e le atmosfere.
Questa della bocca a trapezio però non ce l’ho presente…
Sorry, è veramente la parola più usata, abusata e very British.
Madonna ci ha perfino fatto una canzone….
Scusami Prof, ma te lo devo proprio dire.

Da una persona come te non me lo sarei aspettato!
E poi… dirlo qui in pubblico…
e poi mi parli delle scritte che imbrattano i muri di SHIT City…
Tu ami le… bitch!
Quando ero in college nel New Jersey anche io ebbi la stessa esperienza con le lenzuola…
Quando dovevo chiedere il cambio, per evitare mi fraintendessero, pronunciavo: sheeeeeeeeeets.
Bisogna stare attenti anche fra “leave” (partire-lasciare-pron. liiiv) e “live” (abitare-prom. liv)che poi vuol dire anche “dal vivo” e si pronuncia: laiv.
Se dici a uno: “You live here” (abiti qui), ma pronunci “leave”, gli stai dicendo. “Vai via di qui”…e potrebbe finir male…
Altro rischio è l’atrio dell’hotel: hall. Se pronunci, come di solito con l’inglese maccheronico, “hol”, in realtà capiscono “buco”.
La pronuncia corretta è un suono che in italiano non esiste. una via di mezzo tra A e O.
Meglio allora dire: lobby.
Da quel che ho imparato io per la pronuncia corretta dell’inglese, specialmente americano, occorre pronunicare la “R” capovolgendo all’indietro la lingua.
Provate con: Rolls Royce – Ronald Reagan – reserverd – restaurant.
See U soon.
Charles
Thank u for the lesson!
see you