6 aprile 2008

Le pagine hanno le orecchie

Gli amici di Prof 2.0 godono di un privilegio. Possono maltrattare i libri che Prof presta loro. Segnare dei passi. Fare le “orecchie” sugli angoli delle pagine. Che direste di una camera da letto che non manifestasse la personalità di chi la abita? I libri non si leggono si vivono. E questo lo sa bene Sceneggiatrice Cuore Pensante (SCP) con la quale Prof sta scrivendo una commedia per il cinema, insieme anche a Sceneggiatore Testa di Nuvole (STN). SCP dopo una giornata di lavoro sulla sceneggiatura restituisce a Prof un libro prestato qualche tempo fa. Il libro è pieno di orecchie. SCP sa che non deve rimetterle a posto. Prof 2.0 torna a casa. Il libro è alto il doppio. Spiega, in senso fisico e non solo, le orecchiute pagine una ad una e su una di esse legge un pezzo di dialogo, un rabbino parla ad un artista in crisi creativa:”Un artista che non riesce a esprimere la sua arte è come un Rabbì che ha perso la chiave del cancello che deve varcare per raggiungere il Padrone dell’Universo. Ma il nostro Rabbì ci ha insegnato che gli ostacoli ci vengono dati per rafforzare il nostro desiderio. Più una cosa è nascosta all’uomo, più egli la desidera, e maggiori sono le possibilità che un giorno egli la scopra. Pregherò affinchè presto tu possa superare questi ostacoli”

Non vale solo per l’arte.
E questi sono doni che solo le pagine orecchiute ti sanno fare.

10 risposte a “Le pagine hanno le orecchie”

  1. Tommaso d-b ha detto:

    Un “dono” sarebbe un segnalibro all’allievo!
    Bye!

  2. Prof 2.0 ha detto:

    Avrei bisogno di un finanziamento…

  3. PAOLA ha detto:

    C’è la concreta possibilità che quello che si sta cercando con grande desiderio durante il cammino si riveli qualcosa che non è utile per il nostro bene e ci si rende conto che bisognerebbe cambiare completamente la direzione del desiderare…Ma capita di volere continuare lo stesso su quella strada …. Forse è solo testardaggine o forse no…

  4. Prof 2.0 ha detto:

    O forse fare delle scelte è la cosa più difficile… Decidere vuol dire tagliare. E tagliare qualcosa è sempre doloroso. Ma la scelta è scelta perchè si è rinunciato a tutte le atre possibilità. Rimane il rischio di sbagliare e siccome la vita è una questo fa paura. Ma questo ci rende maturi.

  5. giada ha detto:

    ho desiderato l’arte della poesia e grazie alla preghiera riesco a esprimere cosa è per me l’umanità…ma forse ora bramo il cielo..l’arte del vivere rimane una stella oscurata…sorrido dell’allegria ma spero nella felicità..troppe volte biasimo la realtà e mi riaddormento in un sogno…

  6. Prof 2.0 ha detto:

    Giada: grazie!

  7. giada ha detto:

    scusi la domanda…perchè grazie??

  8. Prof 2.0 ha detto:

    Grazie perchè non so chi sei e ti sei presa qualche minuto per leggermi. Ti sei presa qualche minuto per scrivere. Ed è tempo dedicato in qualche modo a me. In fondo noi possiamo donare agli altri solo questo veramente: il tempo.

  9. giada ha detto:

    forse è vero..ma a volte il tempo è solo un’immagine del limite..visitare il suo blog per me è dedicare tempo alla scrittura e scoprire un mondo di prof diverso dal solito stereotipo..in questo modo ho scoperto che la cara persona che mi ha indicato il suo indirizzo non è come pensavo l’unica prof “diversa”,innamorata della persona umana..

  10. Prof 2.0 ha detto:

    Allora sei a pieno titolo parte della classe 2.0. Qui la regola è che anche gli alunni insegnano ai prof e quindi benvenuta!

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