Overture

Questo video d’apertura resta sempre in cima, perché tutte le volte che ne hai bisogno puoi guardarlo. Ma non fermarti qui: il resto cerco di aggiornarlo periodicamente.

Viviamo in un tempo in cui raccontare qualcosa di positivo desta sospetto. Credo che dovremmo abbassare le nostre difese e cercare ciò che in mezzo all’inferno non è inferno, farlo durare e dargli spazio, come dice il Marco Polo creato da uno scrittore a me caro. Questo però richiede coraggio, perché accogliere qualcosa di bello, vero, buono, cioè riconoscerlo come bello, vero, buono, significa mettersi in gioco personalmente per difendere e ampliare quel bello, vero, buono. Il cinismo è scorciatoia che ripara dal coinvolgimento personale e dal conseguente impegno, e a volte sembra un rifugio comodo, ma alla lunga inaridisce. Invece non nascondersi l’inferno e far crescere qualcosa di bello, lì in mezzo, è molto più appassionante. Per me questo si fa vita di tutti giorni in due modi: come insegnante, ascoltando e ampliando persone, e come scrittore, ascoltando e ampliando personaggi. Faticoso, ma entusiasmante.

La data del post? Il giorno in cui ho visto la luce per la prima volta. Per questo non sono cinico: perché mi è piaciuto, anche se ci ho pianto sopra.

5 novembre 2024

Ultimo banco 218. Lame

Mi tormenta, nella cronaca recente, il ripetuto e cruento brillare di lame che tagliano e forano corpi innocenti. Forbici, cacciaviti, coltelli che tolgono la vita con crudeltà incomprensibile in mano […]

30 ottobre 2024

Ultimo banco 217. Albert e Max

La bella serie televisiva di Sidney Sibilia dedicata alla nascita degli 883, colonna sonora delle adolescenze di inizio anni ’90 come la mia, si apre curiosamente in Germania, un secolo […]

23 ottobre 2024

Muse o Sirene?

In occasione dell’uscita del film Parthenope di Paolo Sorrentino, Sette del Corriere mi ha chiesto chiesto di raccontare chi erano le Sirene, dato che Parthenope, si narra fosse una di […]

22 ottobre 2024

Ultimo banco 216. Tutto in un pollice

Il nostro salto evolutivo è digitale, cioè in un dito: il pollice. Il “pollice opponibile” è infatti una prerogativa quasi solo umana: seppur comune ad altri primati, solo noi lo […]

15 ottobre 2024

Ultimo banco 215. Messi al mondo o all’angolo?

Qualche giorno fa leggevo a mia nipote storie di paperi ambientate nel mondo antico. Le ho chiesto: “Preferisci i Greci o gli Egiziani?”. Mi ha detto: “Gli Egiziani, perché ci […]

8 ottobre 2024

Ultimo banco 214. Per quale motivo?

La musica incanta il mondo, per questo la teniamo accesa: se il “fondo” della vita tace ci vuole un “sottofondo”. Nella vita, come nella musica, dai “motivi di fondo” dipendono […]

1 ottobre 2024

Ultimo banco 213. Tempi nuovi

“Leggo il suo ultimo libro, mi fermo, penso, ne parlo con i miei figli adolescenti. È emerso qualcosa che ci ha fatto ridere e riflettere. È nato un concetto che […]

25 settembre 2024

Ultimo banco 212. Quel sogno

Si è spento Totò Schillaci ma non i suoi occhi spiritati, cioè pieni di spirito, e lo spirito, se non è alcol, è grazia, vita che non si consuma, quella […]

17 settembre 2024

Ultimo banco 211. La vita è come il tennis

Un poeta non aveva mai visto il mare. Si mise in viaggio. Si fermò in una locanda e confidò all’albergatore la sua ricerca. L’uomo gli rispose che era ormai vicino, […]

10 settembre 2024

Ultimo banco 210. Elogio del minuto

Il presente ci raggiunge solo se gli prestiamo attenzione, ma spesso siamo troppo distratti. Abbiamo persino inventato la curiosa espressione “tempo reale” per indicare ciò che ci raggiunge il più […]